A Milano, la cucina della tradizione partenopea in tavola

Il successo che sta accompagnando l'arrivo sul mercato della nuova edizione del GattiMassobrio, ci conforta perché dà visibilità al meglio della cucina italiana, a partire da quelle decine di indirizzi di trattorie che, ahinoi, critica e guide, per pigrizia, da anni ormai ignorano. Il nostro lavoro, è nel segno del "Viva la trattoria!", che Paolo Massobrio esclamò alzando un calice, a Porta a Porta, perché, muovendosi la nostra "squadra" senza pregiudizi, così come riconosce il valore di quei big che tengono alta la bandiera del gusto del nostro Paese, allo stesso modo, con la stessa passione, premia anche chi, pur con locali semplici, tuttavia, svolge il suo lavoro ai fornelli con cuore e bravura. Peraltro, tre le caratteristiche che rendono preziose osterie e trattorie. La spesa fatta ancora non appoggiandosi solo "al camioncino", la presenza in menu di piatti della tradizione proposti senza "rivisitazioni" ma in modo da far conoscere, soprattutto alle nuove generazioni, sapori e profumi di quel piatto di quel territorio, un conto ragionevole, per tutte le tasche. Per questo motivo, nella nostra instancabile attività di ricerca, è una soddisfazione trovare sempre più indirizzi di questa tipologia che scelgono di far bene.

E' il caso di Donna Titina (via Principe Eugenio 15 - tel. 023494239) a Milano. È baluardo di cucina napoletana, con piatti della tradizione e pizza. Curato l’ambiente, con i tavoli ben distanziati, in questi giorni in esposizione le caratteristiche statuine del “Presepe” napoletano, bottiglie campane che fanno bella mostra di sé (nella carta dei vini anche qualche buona bottiglia del resto d’Italia), il forno, due salette con grandi televisori dove nei giorni di Campionato e Champions League scorrono le immagini delle sfide calcistiche, il banco bar.

Anima del locale i fratelli Pappalardo, che qui, mandano in tavola una gustosa interpretazione della cucina delle loro origini, campane, appunto. A pranzo ritmi più veloci per accontentare la numerosa clientela degli uffici che qui sa di fare una golosa pausa pranzo. A cena, ritmi più rilassati, anche se è meglio prenotare, perché si mangia bene e l’atmosfera famigliare invita a tavolate con parenti e amici.

In tavola ghiotta frittura napoletana, con crocchè, arancini, zeppoline e verdure, che vi sorprenderà per gusto e leggerezza, “oro di Napoli” (parmigiana, mozzarella e friarielli) o impepata di cozze per iniziare. Poi, di primo, pasta patate e provola o scialatielli alla sorrentina, a meno che preferiate una pizza, che avrete di ottima fattura, e anche nella versione fritta. Quindi friarielli, braciola napoletana o fritto di mare. Per chiudere, immancabili zeppole, sfogliatelle o babà. Vesuvio e Golfo non ci sono...Ma sapori e profumi vi faranno sentire a Napoli!

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