Ambiente affascinante, cucina di eccellenza, cantina invitante, gusto dell'accoglienza. Questo il poker calato da Marco e Andrea Pirotta, nel loro locale, tra i migliori della città

Al fresco (via Savona, 50 – tel. 0249533630) a Milano. Era una promessa. Ora è una certezza. Una delle esperienze più belle, per noi cronisti del gusto, è quella di vedere realtà di successo, migliorare, superarsi. Un po’ come trovarsi di fronte a un atleta che è già un campione e che supera un record. Una soddisfazione ancora maggiore, poi, per noi, potere condividere con voi lettori in tempo reale questi passi in avanti, grazie alla sinergia tra la guida Gatti Massobrio e il www.ilgolosario.it .

È il caso di Al fresco, appunto. Ristorante nato e cresciuto con la preziosa consulenza di due big della ristorazione nazionale come Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Dagli inizi del 2015 ha “iniziato a volare da solo”. A determinare la svolta, l’arrivo in plancia di comando degli Abbagnale del gusto, ossia dei fratelli Pirotta, Marco (chef) e Andrea (direttore). Della loro terra – Fara Gera d’Adda, in provincia di Bergamo – i due “fratelloni” si portano nel sangue l’essere lavoratori infaticabili, umiltà e rispetto del prossimo, intelligenza e realismo, capacità imprenditoriale, voglia di fare bene. Chi conosce il capoluogo lombardo lo sa. All’ombra della Madonnina, chi vede le cose andare bene, più facile che dorma sugli allori, piuttosto che voglia crescere ancora di più. Ebbene, qui una delle poche eccezioni.

Il risultato è un locale che oggi è tra i migliori della città. Incantevole l’ambiente, con l’ampio e verde giardino interno dove è una goduria stare nella bella stagione, la veranda, le sale dall’atmosfera un po’ bohemienne con gli interni luminosi un po’ serra, un po’ bistrot, un po’ atelier che mettono a proprio agio sia chi voglia fare una sosta veloce bevendo un bicchiere o mangiando un piatto ai grandi tavoli social che guardano la cucina, sia chi non ha fretta e con amici o persone care si vuole gustare un pranzo o una cena nel segno del gusto.

Professionale e attento il servizio, che sotto la direzione autorevole di Andrea, vede il maitre Mauro Rota e Andrea Bortolotti, uno dei titolari, guidare uno staff giovane e volonteroso. Invitante la cantina, gestita con bravura da Maurizio Tola, sommelier di razza che sa sorprendere con vini mai banali e frutto della sua selezione competente e appassionata.

I piatti? Una goduria. Marco Pirotta è cuoco pensante ed ha personalità da leader. A differenza di molti che operano ai fornelli non ha solo “mani”, ma anche testa. Il suo obiettivo, non fare il fenomeno, stupire con “effetti speciali”, ma fare felici gli ospiti, nei tempi richiesti. Sotto ai vostri occhi (la cucina è a vista), direttore d’orchestra carismatico della brigata di giovani cuochi che lo affianca (il numero delle casacche bianche vi dirà come qui il cliente sia re), da un menu nel segno della stagionalità e realizzato con le migliori materie prime, vi preparerà battuta di fassone piemontese selezione Cazzamali, leccornioso uovo di livornese asparagi bianchi di Bassano pecorino canestrato e bottarga di muggine, strepitosi bottoni di ricotta di capra e limone di Sorrento gamberi rossi agli agrumi, salicornia, caviale e salsa di coralli, carne con cotoletta di vitello alla milanese salsa ajoli e patate novelle arrosto o pesce con triglia di scoglio farcita salsa di cacciucco caponatina melanzane perline cucunci e pomodori arrostiti al timo.

Dopo “la moretta”, golose ciliegie di Vignola tiepide con biscotto soffice alle nocciole gelato di ciliegia e aceto balsamico di ciliegie, o “frutta al quadrato”, scacchiera di frutta al naturale con curd al cedro di Sorrento, uscirete pensando che questo è indirizzo che fa onore a Milano!

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