Un menu che asseconda le stagioni e i prodotti reperibili al mercato e una carta dei vini "a vista"

Lo troverete facilmente passeggiando nel centro storico di Lucera (Fg), proprio a due passi dal Duomo, questo piccolo e piacevole ristorante che Paolo Giuseppe Laskavj – un cognome curioso per un lucerino puro sangue – conduce insieme con la moglie Rosanna da circa 16 anni.

Siamo al piano terra del Settecentesco palazzo De Nicastri, dove ha sede anche il Museo Fiorelli, come rivelano le suggestive volte a botte in mattoni dei soffitti.   

Questa è una cucina di territorio, dove altissima è l’attenzione al km 0 e alla tracciabilità delle materie prime. E lo è al punto che qui non esiste un menu prestabilito, ma i piatti variano non soltanto assecondando il ritmo delle stagioni ma addirittura la freschezza dei prodotti reperibili ogni giorno sul mercato. Per questo lo chef, dopo avervi accolto con cortese affabilità, non mancherà di raccontarvi nel dettaglio i suoi piatti, invitandovi a seguirlo in cucina per saperne di più sulle sue preparazioni. Noi lo abbiamo preso in parola e ne abbiamo ricavato una piccola lezione che cercheremo di non dimenticare!

L’inizio è stato uno sformato di verdure miste selvatiche su rucola con misto di fagioli tondini di Faeto, piselli e pelatino giallo, crostino di pane tostato e olio di "Nasuta", davvero rispettoso del territorio nell’accostamento delle verdure tipiche ben amalgamate. A seguire, una pasta locale dal formato curioso: i troccoli. Qui sono stati serviti con salsa di carciofi, con punte di asparagi tirati con guanciale di maiale in olio di "Coratina" e cipolla novella croccante con scaglie di cacio ricotta: un “piatto povero” della tradizione arricchito dalla cura dei dettagli e dalla completezza degli ingredienti. Piatto forte della serata, che però avremmo preferito più in temperatura – lo chef, ahimè, è solo in cucina – una delicata coscia di agnello disossata al mosto cotto di fichi con mandorle a fette tostate cucinata con soffritto di verdure in olio di "Peranzana" e vino bianco. Non è mancato anche un assaggio dell’immancabile caciocavallo, dalla perfetta gratinatura, in terrina con pere, gherigli di noci e mollica di pane tostato. Dolce, e abbondante, conclusione: lo spumone di gelato su caramello con cioccolato, nocciole tostate e biscotti alla nocciola sul top.

La carta dei vini è “a vista”: etichette del territorio accuratamente scelte con particolare attenzione a piccoli produttori emergenti.

Si pagano, è vero, 2.50 € di coperto, ma corretto è il rapporto qualità/prezzo e… tanta la simpatia!

Ristorante Il Cortiletto
via De Nicastri, 26
Lucera (Fg)
tel. 0881542554 - 3471503403
www.ristoranteilcortiletto.it

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