Una sosta fantastica, dal re del gran fritto di pesce, al secolo Stefano Bartolini

Che bello questo locale, di design, curato, minimale ma caldo, immerso nel porto canale peschereccio di Cesenatico, progettato addirittura da Leonardo da Vinci. Preso posto al proprio tavolo, con un servizio gentile e la cucina a vista, non resta che scegliere se affidarsi ad uno dei due menu degustazione (a 55 e 70 euro) oppure se optare per la carta. Nel secondo caso, sappiate che si può scegliere tra una vasta teoria di crudità (anche con la formula degustazione di quattro antipasti in crudità a 46 euro). Il Plateau di crostacei crudi al naturale costa 29 euro.

Altrimenti, via (€ 14) con polpo alla plancia con patate schiacciate profumate al rosmarino o sgombro con pomodoro e basilico. Tra i primi (€ 13), ecco i fusilloni aglio olio cozze e prezzemolo o gli spaghetti alla chitarra gambero rosso crudo bottarga e lime. C'è anche il risotto garusoli e spinaci, e le tagliatelle “TuttoSeppia”. Si prosegue (€ 20) con il fritto di pesci molluschi e crostacei, dove ogni pesce sembra cucinato a se per rendere al meglio la carne; ma c'è anche il filetto di rombo ratatouille di verdure e mandorle salate o scorfano (o soaso) cucinato sulla griglia (€ 7 all'etto), o ancora pezzogna (o pagello) brodettato.

Per chiudere (€ 7.50), millefoglie con gianduia fragole e rabarbaro o il gelato di crema amaretti e caramello al frutto della passione. Superbo il tutto nocciola crema al gianduia e latte di mandorle amare. Carta dei vini interessante e importante, ricca di annate storiche. Chiedetemi se sono felice.

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