Un menu dove regna in modo assoluto il pesce, con piatti tipici e una carta dei vini che parla del territorio

Resterete affascinati dalla bella Grado (Go) tanto più se vi giungerete da nord attraversando la laguna, ampio specchio di mare da cui si attinge gran parte del pescato locale. Si coglierà subito la vocazione turistica della città: alberghi, spiagge e un piccolo gioiello di centro storico segnato dalla via pedonale su cui affacciano numerosi locali, più o meno chic, che propongono dal semplice aperitivo alla cena più completa.

De Toni (piazza Duca D'Aosta, 37 - tel. 0431 80104 - www.trattoriadetoni.it) vi conquisterà per l’ordinato dehors e il menu che parla Gravisano, oltre al servizio professionale ma alla mano. Certo il "fuori stagione" aiuta a muoversi con un flusso di clientela più tranquillo che giova a sala e cucina.

Il pesce la fa da padrone nel menu che non prevede piatti di carne; per noi un soddisfacente tris in saor: sardine, triglie e inusualmente scampi, ciascuno appunto con il "suo saor” utilizzando tre differenti tipi di cipolla per assecondare le caratteristiche del pesce. E ancora: cozze alla marinara, delicate, accompagnate da crostini che invitano alla “scarpetta"; resta la curiosità per la zuppa di vongole e per il misto gratinato.

Lasciamo "per la prossima volta" tanto la golosa zuppa di pesce quanto i gnocchi fatti in casa ai fasolari per assaggiare il piatto più tipico della laguna: il saporito boreto alla graisana, piatto povero in uso ai pescatori, un umido di pesce, normalmente rombo coda di rospo e cefalo, aromatizzato all’aglio e aceto e accompagnato dall'irrinunciabile polenta bianca.

Soddisfa la voglia di dessert: una buona zuppa inglese in mancanza di dolci più "tipici". Esperienza piacevole, servizio familiare e competente carta dei vini che parla del territorio.

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