A Montjovet un angolo dove riscoprire i piatti tipici della Vallée

Cercateli appena usciti dal casello di Verres. Arrivati a Montjovet, all’altezza dell’albergo Napoleon, svoltando a sinistra sotto il viadotto dell’autostrada si arriva nella parte medievale del paese. Entrateci proprio sul selciato con i porfidi: in fondo c’è un posteggio fra la chiesa e questa antica osteria che da pochi mesi è tornata a lucido con Carlo e Dedè, ma soprattutto la loro figlia Vittoria e lo chef Umberto. Sono quelli della Bucunà di Fontanetto Po, che ora si dilettano in questo angolo coccoloso, con giardino e griglia, ma anche sale fascinose all’interno e una taverna. Le Bourg Chez Dédé è qui per voi (tel. 016679452) con una cucina davvero a chilometro zero.

Poi Carlo è un appassionato di vini e la cantina è ben fornita anche di etichette della Vallée. Via allora con l’assiette valdotaine (i salumi superbi di Porter a Pont San Martin), il reblec con l’erba cipollina, la superba insalata di porcini con tuorlo d’uovo, il buonissimo flan di borragine con fonduta. La specialità poi è il risotto al Torrette e salsiccia o con la toma di alpeggio, ma anche i tagliolini al tartufo nero, gli agnolotti al sugo d’arrosto e gli irresistibili gnocchi di patate con ovuli reali alla poveretta. Fantastico sarà il Boch (carne di capra) stufato con ginepro e mirtilli, ma c’è anche lo stracotto all’Enfer d’Arvier e le Fresse al petite d’Arvine. Ai dolci, crema di nocciole e tegole valdostane, panna cotta con ciliegie marasche, torta alla nocciola con zabaione. E la spesa? Da farci la firma.

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