Davide Oldani, un nuovo locale nel segno dell'eleganza, del design, del gusto

La novità dell'anno è il nuovo D'O (piazza della chiesa 14 - tel. 029362209). Realtà che definire ristorante è riduttivo, perchè è splendido spazio di pensiero, design, e, va da sè, gusto. Davide Oldani fa quello che dice. Oggi, un’eccezione. Lo conosciamo fin da quando era giovane promessa, animato dalla voglia di imparare, e per questo disposto a fare grandi sacrifici pur di potere avere i migliori maestri (obiettivo raggiunto, visto che nel suo curriculum ci sono esperienze con Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé, poker formidabile di stelle). Ambizioso, sì, ma sempre con la consapevolezza del punto di maturazione umana e professionale raggiunta, quando ha capito che era il momento di “volare da solo”, sorprendendo tutti, non ha aperto a Parigi, New York o Londra, né ha dato vita a un locale pretenzioso, ma ha iniziato la sua avventura da chef patron, a Cornaredo, alle porte di Milano, con una piccola trattoria, con una manciata di coperti. È stato un successo, nel segno della "Cucina Pop", sua geniale invenzione che ha rivoluzionato il modo di pensare la ristorazione. Erano anni un cui c'era necessità di un cambiamento. Piatti d'autore a prezzi popolari, la sua provocazione, riscoprendo il valore della spesa, del non spreco, della stagionalità delle materie prime.

Il suo percorso professionale è studiato nelle università. Ha fatto lezione ad Harvard, ha rappresentato l'Italia ad Expo e alle Olimpiadi di Rio. Il suo volto è richiesto come testimonial di realtà leader. Scrive libri e insegna ai giovani. Ma la sua forza è di essere sempre sè stesso. L'ultima sua creazione, il nuovo ristorante, il suo capolavoro. Lo ha costruito seguendo i lavori dall'inizio alla fine, ed ecco perché è luogo dove ogni particolare ha un senso e in cui nulla è lasciato al caso. Dalle grandi vetrate che guardano la chiesa e danno sulla piazza (rimessa a nuovo grazie a sponsor privati da lui coinvolti, e ora vero gioiello, in cui si ammira anche la pregevole istallazione "Foresta rossa" del famoso scultore Velasco Vitali). Ai tavoli, alle sedie, alla mise en place, piuttosto che alle meravigliose cantina e cucina, dalle soluzioni più all'avanguardia e geniali, fino al salva gocce in tessuto firmato, al cavalluccio in cuoio di pregevole artigianato che vi verrà consegnato al guardaroba. Tutto è pensato per far vivere un'esperienza memorabile.

Con Davide Novati, Manuele Pirovano, Alessandro Procopio, a dirigere gli staff di sala, vino e fornelli, sarete felici non solo con quei piatti che ormai sono entrati nella storia del gusto italiano, due per tutti la cipolla caramellata e zafferano e riso alla milanese, ma anche con creazioni come gnocchi di patate al carbone vegetale more e lumache, semi tostati composta di mirtillo arabica e riso, con new entry come midollo di mela alla milanese o spaghetti al cartoccio, o ancora, con novità formidabili come "battuta d'inizio" (con presentazione strepitosa - davanti a voi, campo da tennis, pallina e racchetta! - un capolavoro di gusto che esalta quella gloria italiana che è il gorgonzola), o "dama", dolce finale che valorizza il cioccolato e le diverse farciture su un gioioso piatto - scacchiera. Alain Ducasse e Gualtiero Marchesi possono essere orgogliosi del loro allievo, oggi diventato a sua volta maestro. Questo è un locale di caratura internazionale!

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