La nuova sfida di Fabio Baldassarre al The Corner di Roma

Ve lo ricordate, eccome no, Fabio Baldassarre? Esordì a Roma con l’Altro Mastai, poi aprì l’Unico di Milano portandolo ai vertici, ma alla fine è tornato a Roma, da pochi mesi. Ha lasciato anche la nascente esperienza di Taormina e ora è concentrato qui, in quella che era una villa d'epoca, in viale Aventino (tel. 0645597370) Che ci sia qualcosa di nuovo lo noti comunque fin dalla strada, dove una bottega sottostante fa da biglietto da visita di un progetto imprenditoriale che ha come obiettivo l’ospitalità, in tutte le sue declinazioni: il The Corner. E qui prendi un aperitivo, mangi un dolce, assaggi un caffè. Ma se sali i gradini ecco che il The Corner diventa un hotel de charme, con 11 stanze, ma è anche ristorante, o meglio un bistreet (ovvero un bistrot che sbircia al cibo di strada a 360°), essendo emporio, club e loung garden.

Ben 2000 metri quadrati da vivere, con tante luci, verde, una teoria di terrazzi. E poi ti siedi in quello che è di fatto il ristorante e puoi scegliere una poltrona con un tavolino davanti oppure un tavolo con amici. Fabio arriva, saluta, prende la comanda, ma poi rispunta con uno zucchero filato per salutare una comitiva oppure improvvisa un piatto in sala, su un bancone sempre pronto per un suo show.

Il menu degustazione è a 60 e 80 euro, la carta dei vini è ricercata quanto basta, con alcune scelte classiche e altre da veri esperti. Ottimo il servizio a bicchiere.
Detto questo, agli antipasti (€ 17) può capitare l’assaggio della tartare di fassona piemontese con pesca senapata e lattuga al sale. Oppure le polpette di bollito panate ai cereali verdure in agrodolce e purea di patate al limone, il carpaccio di ricciola lampone al pepe maionese di bottarga, la crocchetta di melanzana pesce spada e menta su carpaccio di pomodori, e gli ottimi moscardini alla pizzaiola con scarola e olive di Gaeta. Fra i primi (€ 16) concedetevi i mezzi paccheri con coniglio di Carmagnola scarola e pecorino, i tagliolini con pomodori datterini marinati e frutti di mare, gli spaghetti “ajo e ojo” peperoncino su carpaccio di gamberi rossi al lime, e, in ricordo dei suoi trascorsi milanesi, il riso al salto burrata pomodorini e polvere di capperi. Ma c’è anche la zuppa di ricotta di pecora gnocchi di barbabietola ed erbe aromatiche.

Via coi secondi (€ 28): filetto di manzo tuberi grigliati e radici estive (ottimo!), accanto a filetto di vitello rosa con infusione di arancia e zenzero, al pollo alla cacciatora con patate cremose e peperoni arrostiti. E poi la catalana di astice con verdure croccanti e sfoglia di mango fresco, o il trancio di ombrina in guazzetto di pomodorini limoni e capperi.
Si chiude coi dolci (€ 8): pesche gialle con crema chantilly con crumble al basilico, tiramisù con crema al cioccolato bianco e fragole, semifreddo al pistacchio e zabaione al caffè.

Una gran bella esperienza: divertente, rilassante, a prezzi ancora abbordabili, tutto sommato. È la nuova sfida di Fabio. E già qui a Roma se ne sta parlando.

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