La cucina intrigante, leggera ma saporosa del giovane Christian Mandura

Abbiamo trovato un genio, a due passi da casa. Un genio che si chiama Christian Mandura, ha 25 anni e da un anno ha rilevato i locali di un albergo in disuso, alla periferia della cittadina di Chieri (To) dove fare la sua cucina della leggerezza e della sorpresa.

Diciamo subito che il posto (la sala da pranzo) non è all’altezza della cucina. O meglio: se la cucina vale 8, la sala da pranzo è 2. Ma non fateci caso, perché fareste la fine di molti Chieresi che guardano all’apparenza e non alla sostanza. Appunto quella che è capace di tirare fuori questo ragazzo, che è destinato a scrivere pagine nuove nell’empireo della cucina italiana. Ha fatto la gavetta all’estero, poi al Cambio di Torino con Baronetto. Ed ora è qui al Geranio (via Beppe Fenoglio, 4 - tel. 0115532889).

Chi serve in sala è molto gentile. Porge una carta dei vini essenziale, ma con buone proposte; scarsa anche se di qualità la proposta a bicchiere (forza! cosa ci vuole? Avete una cucina intrigante e non volete che la gente si diverta con gli assaggi a bicchiere?).

La proposta qui è di un menu degustazione di 4 portate a 25 euro oppure (e ve lo consigliamo, anche se è per tutto il tavolo) il menu snack’s con 13-15 assaggi a 38 euro (e qui c’è scritto, letteralmente: “la tecnica lascia spazio all’idea, dando vita a una cucina infantile”). Noi come sempre abbiamo ordinato alla carta, anche se nel frattempo sono arrivati cinque amuse bouche che ci hanno sorpreso. E che danno l’idea. Via col crostino di pane con polvere di olio extravergine di oliva, poi il raviolo di rapa rossa con caprino che ci è piaciuto molto. Ma anche l’insalata russa “ricostruita” con germogli di piselli e julienne di carote era intrigante. Superbo il tuorlo d’uovo fritto ricoperto di granella e croccante da mangiare in un boccone. E infine l’anguria con capperi e ricotta salata. Un genio.

Agli antipasti abbiamo provato la capasanta scottata con panna acida e pistilli di zafferano e polvere di liquirizia (buona) e un insolito vitello tonnato, ovvero un filetto di vitello marinato in salsa di soia con tuorlo, mimosa e una salsa tonnata tradizionale, che alla fine ti lascia in bocca la medesima persistenza (anzi più lunga) del vitel tonné tradizionale.

Da fare la firma per la pasta e fagioli. Sentite qui: mezze maniche fredde ripiene di crema di cannellini fredda e al tavolo una colata di crema di borlotti calda. Il risultato è grandioso!!! Preparano anche la zuppa di cipolle, i conchiglioni con porri, gamberi e caffè, i bottoni con mascarpone limone e speck. Come secondo, è molto buono il petto d’anatra cotto al rosa con una misticanza composta di fiori, germogli, erbe spontanee e frutta secca. Per chi è vegano magari può andare il cuore di lattuga brasato, con senape e pane bruciato, mentre il pesce annovera triglia in gaspacho e spugna di pomodoro.

Servono la piccola pasticceria e un pre-dessert al peperone. Prima di Miele: una composizione costituita da mousse al miele e crumble di amaretti e salvia e la creme brulée aromatizzata alla camomilla. Che bella sorpresa, per una cucina insolita, leggera, ma di sostanza. Diventerà famoso!

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia