Due ragazzi coraggiosi hanno riacceso i fornelli del mitico Scoiattolo

Carcoforo (Vc) è un paese fiabesco della Val Sesia che sta proprio sotto il Monte Rosa. Un tempo c’era un ristorante altrettanto fiabesco, lo Scoiattolo, che era un punto di riferimento sicuro per la nostra guida. Oggi, quei locali sono tornati a nuova vita, grazie a due giovani, Maddalena Bacher e Federico Barinotti, che hanno accettato la sfida con il loro Bergè (loc. Casa del Ponte, 373 - tel. 0163087041 - 3427691218). E complimenti per il bel sito internet (www.ristoranteberge.it).

Ci siamo andati una sera di giugno, passando per il ponticello che conduce in questa casetta di legno. Al piano alto c’è la sala con il camino e tutto sembra essere rimasto come allora: bello, riposante, romantico. L’offerta di questi ragazzi è poi davvero intrigante e ci ha colpito.

Hanno un menu degustazione a 28 euro con 7 assaggi (avete letto bene!) e una scelta alla carta, con selezionate ma soddisfacenti soluzioni e una carta dei vini altrettanto essenziale e soddisfacente. Appena seduti ti servono tre fette di salame come entrée e poi i piatti che via via abbiamo ordinato. E che felicità trovare nel menu il tonno di merluzzo con pioggia di pistacchi e coulis agrodolce di fragole; il milcaos chilote su misticanza di insalate e germogli.

Fra i primi erano davvero eccellenti e morbidi gli gnocchi di castagne, ma eccellenti anche i tagliolini alla farina finissima di mais con pianbress, broccoli e patate viola che avevano la consistenza dei pizzoccheri valtellinesi.

Apoteosi sui secondi: l’agnello alla moda del Bergé era perfetto, succulento, ma buona anche la rollatina di vitello su pesto di ortiche in alternativa alla treccia di branzino con insalata catalogna appassita in padella, albicocche disidratate e pinoli.

Si chiude coi dolci con una scelta di torte e dolci al cucchiaio preparati con ricette classiche o rivisitate, tra cui ricordiamo il gelato alla crema profumata ai fiori di sambuco servita nelle miaccie e il cannolo in versione valsesiana ovvero con la mascarpa (ricotta locale) addolcita con miele di castagno, saleggia e scaglie di cioccolato.

Un posto che consigliamo vivamente: per il calore, per la cucina che non è niente male, per il coraggio di animare un ristorante in un posto fiabesco, con prezzi decisamente onesti. Se volete farci e farvi un regalo partite. Questa è autentica resistenza umana!

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