Ottima sosta nella parte moderna della città, dove si sta spostando la movida

A me questo Al 20 (via Vignetto, 20 – tel. 01520079) che non conoscevo e sul quale le guide non si sono scaldate poi più di tanto mi ha non solo soddisfatto ma anche colpito. Scusate, ma di quali ristoranti dobbiamo parlare? Siamo a rincorrere ancora i fenomeni e le schiumette? Ora ditemi. Questo ristorante è in una viuzza che va cercata, entri ed un giorno feriale qualsiasi a mezzogiorno è pieno di gente. Sulla destra ha una capienza speculare di posti a sedere, che superano i 200. Ma la cosa che più impressiona è l’inno al vino, che si evince dalle bottiglie, dalla casse e poi dalla carta dei vini.

E siamo a Biella, una città che viene considerata in decadenza economica e invece sa alzare la testa di fronte alla qualità. Bisognerebbe analizzare ben ben il successo di questo locale, a iniziare dalla lettura del menu del giorno: orecchiette broccoli e acciughe, gnocchi alla bava e passato di verdura con i crostini. Tutto a 4,50 euro. Come secondo, a 6,50 euro, arrosto di manzo al forno e petto di pollo alla griglia. Insalatona a 5,50 euro, contorni a 3 euro e i dolci a 3 euro. Noi abbiamo assaggiato anche la pizza Margherita (4,50 euro) e una delle altre schiacciate (a 6,50 euro).

Il menu della sera cambia, con 7 proposte per ogni portata e prezzi sui 10/12 euro per antipasti e primi e 15 per i secondi. Poco più del doppio del mezzodì. E che buono lo sformatino di rapa rossa con leggera salsa al gorgonzola e noci, accanto ai classici vitello tonnato e tartare di fassona, oppure baccalà mantecato con cipolle di Tropea e polenta. Di primo abbiamo assaggiato con voluttà i ravioli di paletta, polenta e mostarda di mele con crema di Grana, ma c’è anche la tagliatella ai gamberi rossi e quella al ragù di coniglio; quindi risotti (sempre col paletto - non la paletta - per due) e due curiose portate: crema di ceci, curcuma e zenzero con crostino pugliese al forno; zuppa di cipolle con crostino e Fontina.

Ci si sazia poi volentieri con la costoletta orecchia di elefante alla milanese, mentre saranno una ghiottoneria sia il rognone di vitello al Cognac, sia il filetto di fassone con vellutata alla bagna caoda. C’è anche il pesce: filetto d’orata con riduzione di sedano e tortino di patate. Per i carnivori c’è poi una teoria di filetti e sottofiletti alla griglia delle principali razze del mondo. E siamo a Biella. Si chiude con una serie di dolci abbastanza comuni: millefoglie, tortino di cioccolato, sacher oppure con il quadro dei dolci a 12 euro. E anche a cena nonostante i prezzi superiori, la sosta risulta sempre conveniente.

E se si vuole la pizza, ci sono 30 proposte a 7,50 euro circa. Voi prendete la Biellese con mozzarella, pomodoro, paletta di Coggiola e Maccagno (costa 10 euro). Ah ecco perché vien mal segnalato Al 20: perché fa la pizza ? Ma dai! Questo è un posto del futuro, dove col vino, servito anche a bicchiere c’è da divertirsi.
Venite a Biella, venite a Biella!

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