All'Antica Locanda del Falco nel borgo di Rivalta di Gazzola scoprirete un luogo unico, accogliente e dall'insuperabile rapporto qualità/prezzo

Di questo posto, l'Antica Locanda del Falco, che ci ha segnalato Federico Francesco Ferrero mi sono innamorato. Intanto il borgo di Rivalta di Gazzola (Pc), antico, con le belle case di pietra antica, la chiesa, e poi questo ristorante che ha una bottega strepitosa di prodotti del territorio.

Si prende l’aperitivo all’ingresso, guardando la piazza della chiesa, mentre all’interno c’è una teoria di salette intime e accoglienti coi muri spessi. Ancor più accogliente è il grande cortile interno con tavoloni di legno dove la gente volentieri si attarda per assaggiare questa cucina d’autore che Sabrina Piazza ha voluto rivoluzionare con la presenza di un cuoco giapponese Tomohide Nakayama, davvero bravo. Quando vi porteranno il menu andrete in crisi perché vorrete assaggiare tutto.

La teoria di salumi del territorio è invitante, ma anche le verdure sott’olio, croccanti preparate da loro. Per noi l’insalata di cappone con verdure all’agro accompagnate dalla maionese della casa (superba). Che buona anche l’insalata tiepida di merluzzo con pomodorini confit, olive taggiasche, cipolla di Tropea, marinata in aceto di lampone.

Il piatto più gettonato qui sono i tortelli di ricotta e spinaci al burro e salvia, ma il tocco del cuoco propone anche i ravioli di melanzana con salsa di burrata, pomodorini secchi e olio al basilico. Da manuale i pissarei e fasò che valgono il viaggio; imperdibili gli gnocchi di piselli con gambero rosso di Sicilia su crema di porri e pecorino toscano.

Ai secondi propongono lo stinco di vitello al forno, ma solo per 4 commensali. Sennò lo straordinario (ma davvero straordinario) petto di faraona accompagnato da pesca caramellata al Brandy (e io tornerei anche solo per quello). Altri secondi sono il maialino da latte cotto al forno con zenzero e miele accompagnato da una salsa di mele o il filetto di agnello con purea di carote e cardamomo e crumble di lavanda. E, ancora, il trancio di salmone e la tartare di scottona piemontese. Mi sono piaciute anche le patate al forno. Ma che buona la loro focaccia generosa e i tipi di pane che fanno in casa.

Al dolce – specialità di Yurika Koeda – scegliete il cremino al mirtillo, la tarte tatin, il semifreddo di torroncino caffè e nocciolato oppure i gelati e i ghiaccioli di Yurika.

La carta dei vini è decisamente interessante e il maitre Marco Beltrametti è un vero appassionato che sa indicare le chicche più curiose che non ha quasi nessuno. Anche a bicchiere.

Ci siamo divertiti. Ma fino a ieri come potevamo fare senza un locale così? Anche per l’ottimo e insuperabile rapporto qualità/prezzo, favorito dal servizio di più assaggi fra gli antipasti o i primi. Siamo felici!

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