Tre amici, buona cucina tradizionale, un ambiente dove si sta bene in compagnia, per un locale dove il conto lascia il sorriso

Il locale è di recente apertura. Ma siamo felici di averlo già provato perché siamo certi di aver fatto una di quelle scoperte che sono l’orgoglio del Gatti Massobrio. Segnatevi questo indirizzo: Orto di Sant’Antonio (via Alzaia Naviglio Grande 18 – tel. 02.94602202) di Abbiategrasso (Mi). Vi aspetta in un angolo di suggestiva bellezza, nel cuore del piccolo borgo di Castelletto di Abbiategrasso, antico abitato di origini duecentesche, che se ne sta defilato sulla sponda sinistra del Naviglio Grande. Quando il campanile della chiesa di S.Antonio abate vi annuncia che siete alle porte di Abbiategrasso, svoltate e salite sul ponticello, una curva, pochi metri sul pavimento di sassi di fiume, e dove la strada si allarga quasi diventando una piazza, proprio di fianco a palazzo Cittadini Stampa, pregevole complesso architettonico di origini seicentesche, la vostra meta.

Gli spazi sono quelli del quattrocentesco Albergo di Sant’Antonio, “bettola” in passato cara ai barcaioli che qui facevano sosta durante la navigazione per rifocillarsi, e fino a qualche anno fa osteria. Tre amici, Fausto Colombo, Tommaso Benincasa e Luca Grossi (chef), con esperienze di prestigio nel settore della ristorazione alle spalle, rilevato il locale, lo hanno ristrutturato in modo impeccabile, e lo hanno riaperto.

Accomodatevi in una delle belle sale, con travi a vista e arredi curati, scegliendo la prima, sulla destra, con camino e due biciclette da corsa (come intuirete, chi fa cicloturismo lungo il Naviglio grande, è il benvenuto), se volete fare una sosta più veloce, una delle due più grandi, se invece non avete fretta. Qui nessuno vuol fare il fenomeno, ma con materia prima di qualità, la cucina propone piatti semplici e gustosi.

Con un vino della selezione molto interessante, gusterete insalatina di cotechino, pasta con ravioloni di lepre, o ris +o con risotto alla pasta di salame, fracosta alle erbe, buoni formaggi (con il grande gorgonzola di Arioli!) o salumi, pere al mascarpone a chiudere. E quando sarà pronta la ghiacciaia, tutta in mattoni a vista, si potrà anche mangiare in uno spazio unico. Qui si sta bene e si spende il giusto. Che bella novità!

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