Dall'azienda Persiani, quattro tipi di olio biologico certificato di grande classe

"Finalmente un olio vero, come una volta!" Questo il commento, stupito e ammirato, di Fabio Pisani, grande chef de Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano, ma soprattutto palato tra i più selettivi (avendo avuto come maestro il sommo Aimo Moroni, ed essendo abituato a scegliere solo il meglio), quando ha assaggiato uno degli oli dell'azienda Persiani (tel. 0858700246) di Atri (Te).
Stesso giudizio, peraltro, condiviso da Heinz Beck, chef di fama internazionale, che lo ha selezionato per il suo ristorante romano.

Realtà avviata nel 1976, quando Helvia Tini, figlia di artisti, e Mattia Persiani, avvocato ed emerito di diritto del lavoro alla Sapienza di Roma, sulla scorta del desiderio di ritornare alle loro radici, acquistano una grande e vecchia casa in Abruzzo, in contrada San Martino di Atri. Dopo anni di lavori di ristrutturazione e di utilizzo per figli e nipoti, nel 1991, la svolta. Nei loro terreni, un patrimonio di olivi dalle potenzialità inespresse.

"Ci siamo resi conto - dicono Helvia e Mattia -  che avremmo potuto fare della nostra passione un’azienda capace di produrre un buon olio secondo i principi dell’agricoltura biologica, praticamente un extravergine che fosse una spremuta di olive».  

Per diventare una realtà imprenditoriale vocata a un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, con l’obiettivo di una produzione di alta qualità, innanzitutto gli interventi sulla parte agricola: “Sono le ‘buone pratiche’ nel campo a fare la differenza in agricoltura, perché è lì che inizia il percorso virtuoso della qualità”, sottolinea Mattia.

Oggi l’azienda comprende 20 ettari, con olive raccolte dalle 4.250 piante delle principali varietà autoctone abruzzesi, certificate in agricoltura biologica secondo il regolamento Cee 2092/91 (codice di certificazione IT IMC M573 T000$486) che beneficiano di lavorazione intensiva del terreno, concimazioni naturali, esclusione dell’impiego di fitofarmaci e potatura annuale equilibrata. Definiti da Eric Verdier, famoso degustatore, la "Romanée Conti degli extravergine", dopo aver avuto successo in tutto il mondo, dal 2016, in occasione del 40° compleanno dell’azienda, Helvia e Mattia hanno deciso di non riservare in esclusiva i loro oli al mercato internazionale, ma di proporli anche al mercato nazionale. Scelta di cuore e tributo di affetto per la nostra nazione. Con i consumatori italiani che ora possono gustare l’olio extravergine da agricoltura biologica a marchio Persiani sia nella versione blend San Martino sia in quella monovarietale delle due principali cultivar autoctone, ossia Leccino e Dritta.

“E in aggiunta” conclude Helvia Persiani, “abbiamo anche la Dop Pretuziano delle Colline Teramane, un blend di cultivar Dritta, Leccino, Frantoio, Moraiolo e Castiglionese delle colline teramane, una rarità”. Quest'ultimo, per quanto ci riguarda, è autentico capolavoro. Frutto di sapiente miscela delle cultivar autoctone delle colline teramane, e disponibile in bottiglie da 250 e 500 ml., al naso si propone con aroma piacevole ed equilibrato con richiami di carciofo e fragranze erbacee, mentre al palato ha una buona armonia di amaro e piccante che ne fa compagno ideale dei piatti della cucina italiana.
Per noi è la "Ferrari" dell'olio extravergine! È eccellenza italiana!

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