Ca'Rina della famiglia Frizzarin, a Torreglia, produce un extravergine che merita assolutamente di essere scoperto

È un olio per pochi. Ogni anno ne vengono realizzate solo 400/500 bottiglie e, una sera a Padova, due di queste sono finite sulla tavola del nostro Paolo Massobrio.
Ma c’è di più, perché questo olio straordinario si può trovare alla Bottega del Pane di Padova (in Piazza delle Erbe, 28) di Ivana Mattiello, che possiede anche una tenuta di circa 5 ettari sui Colli Euganei da cui derivano le materie prime impiegate per realizzare i prodotti di gastronomia in vendita nella Bottega. Il pane è a dir poco clamoroso e per Massobrio è un motivo per andare lì ogni volta che passa da Padova (grandi antichi, per pani di grandi formati, fragranti). Pane e olio dunque.

Ma quale olio? Sul Monte Rina ci sono ulivi di cultivar Rasara, un clone derivato dal Frantoio toscano che pare sia stato portato in Veneto dagli antichi Romani e qui abbia trovato l'habitat ideale in cui svilupparsi: Lago di Garda, Colli Euganei e Istria.

La famiglia Frizzarin ha iniziato a produrre olio quasi per gioco: dapprincipio solo per uso casalingo e poi, visti gli apprezzamenti ottenuti, per la vendita al pubblico.
Dal 2012 la produzione si è consolidata e il giovane Marco ha deciso di dedicare l'extravergine al padre Paolo, mancato improvvisamente in un incidente mentre lavorava con il trattore nei campi di Torreglia.
L'uliveto, costituito da circa 200 piante, è a impianto promiscuo, con una prevalenza di ulivi giovani, dai 10 ai 30 anni d'età, e qualche pianta secolare. A metà degli anni '80 infatti un'intensa gelata ha causato la morte della maggior parte degli ulivi, che sono poi stati selezionati e ripiantati.
Le olive, dopo la raccolta, vengono subito portate al Frantoio Colli del Poeta di Arquà Petrarca che si occupa della molitura e dell'imbottigliamento.

Paolo Massobrio ha assaggiato l'olio Novello, ottenuto dai frutti degli olivi più giovani, e il secondo lotto di febbraio che lo ha colpito per la fragranza.

"Spiccano le note di erba tagliata, di carciofo e di asparago per un risultato di grande finezza. Che ha anche un accento un poco piccante. L’altro olio ha sempre note erbacee che virano verso il fruttato, ma un’eleganza diversa. Se il primo è perfetto sulle insalate, il secondo non è male sulle carni (crude o poco cotte) e sul pesce. In ogni caso due oli che parlano di una zona da riscoprire".  

Vi abbiamo presentato una chicca, grazie al nostro don Lucio Guizzo da Padova, che ci ha messi sulle tracce dei Frizzarin. 

Ca'Rina
via Rina, 17 
Torreglia (PD)  
tel. 049 8752140

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