Il "Gelato di Pà" della start up Pascal di Trofarello è ideale per ristoranti e privati che possiedono un mantecatore, che possono realizzare molto semplicemente un gelato artigianale di qualità

Il gelato a secco: fantascienza? No, oggi è realtà grazie allo spirito imprenditoriale, alla passione e determinazione di Osvaldo Branciaroli che, dopo avere prodotto la Panna Elena venduta da Parmalat vent'anni fa, ha deciso di puntare ancora sulla panna (e poi sul gelato), riprendendo i brevetti del padre con l'aiuto del figlio Leonardo e la partecipazione di Lorenzo Muller.

Ha così rilevato i locali di un ex pastificio a Trofarello (via Torino, 155) e ha creato Pascal, una start up innovativa. L'innovazione – certificata da un brevetto italiano ed europeo – sta nella possibilità di produrre il gelato a secco.
Il "Gelato di Pà" infatti è contenuto in una confezione di cartone che può stare nella dispensa a temperatura ambiente per oltre sei mesi pur senza contenere conservanti. Per fare il gelato basta versare il liquido in un mantecatore refrigerato e mescolare, senza aggiungere altri ingredienti. In questo modo si riducono molto i costi di trasporto, soprattutto per un prodotto che punta ai mercati esteri, dove il gelato Made in Italy è molto apprezzato.

Al momento il Gelato di Pà è venduto all'ingrosso e su Amazon, ma in progetto c'è l'apertura di una gelateria per la vendita al pubblico proprio accanto al capannone della produzione.
In catalogo ci sono due tipologie di panna di montare, una più grassa e una più light, e poi il gelato al fior di latte e al cioccolato ma, dal nuovo anno, sono in programma altri sette gusti tra creme e frutta. Il plus? Il latte e la panna 100% piemontesi, prodotti a pochi chilometri dallo stabilimento, che sono alla base di tutte le preparazioni.

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