L’azienda di Lipomo (Co) rivoluziona lo stabilimento e apre un’esposizione dal chicco alla tazzina

E’ il 1934 quando Celestino Milani apre un bar nel cuore di Como e soli tre anni dopo - nel 1937 - acquista la sua prima torrefazione. Qui inventa la sua miscela Milani Bar che conquista i locali di Como e diventa il primo gradino di una lunga storia continuata con il figlio Pierluigi che studia sul campo (in Costa Rica) e, negli anni Settanta, amplia la produzione con un nuovo stabilimento a Lipomo (Co).  

Altra svolta gli anni Novanta quando Milani è la prima torrefazione a proporre i caffè monorigine nella linea Puro che lancia nei locali di propria concezione, le caffetterie Caffè&Caffè. L’ultima svolta due anni fa, coincidente con l’arrivo in azienda della terza generazione rappresentata da Elisabetta Milani specialista in marketing. Nasce così l’Altascuola Coffee Training che offre un sistema completo e avanzato di corsi di formazione e aggiornamento teorici.

Mercoledì 7 giugno è stato tagliato il nastro nelle nuove aree dello stabilimento, progettate dallo Studio Castiglioni & Nardi AA di Varese, che vedono come fiore all’occhiello l’edificio dell’esposizione capace di immergere completamente il visitatore nel mondo della tazzina. Il percorso prende il via dal secondo piano con il caffè verde. Qui sono protagonisti i paesaggi delle coltivazioni, le immagini dei fiori bianchi del caffè, simili per forma e profumo al nostro gelsomino, le drupe mature al cui interno si trovano due chicchi, i processi di lavorazione e poi attrezzature che mostrano il trasporto, la selezione con appositi “setacci”, i crivelli, con cui sono classificati i chicchi. Ancora, i sacchi con il verde da guardare, toccare per verificare la durezza, la resistenza e l’assenza di profumi di ciò che con la tostatura diventerà un chicco di colore marrone che crescerà in volume, perderà in peso, si farà molto fragile, ma soprattutto ricco di una gamma aromatica intensa e ricchissima.

Sul fondo della sala una serra propone alcune piante di caffè arabica mentre, al centro, spicca una struttura di legno a forma di doppia foglia: al suo interno si trovano immagini del caffè al microscopio: chicchi verdi, tostati e macinati, ingrandimenti delle foglie: particolari invisibili a occhio nudo che affascinano.

Il primo piano è dedicato alla trasformazione del caffè in bevanda con una sezione sugli strumenti per la preparazione del caffè in ambito domestico e una sulle macchine professionali, da quelle a vapore fino a quelle a leva e, ancora, le prime macchine espresso. Quest’area è collegata tramite passerella - che si affaccia sulla torrefazione - alla sala corsi. È possibile visitare l’Esposizione Caffè Milani ogni primo e terzo venerdì del mese. Ci si può prenotare tramite il sito di Caffè Milani alla pagina www.caffemilani.it/esposizione-milani oppure telefonando allo 031 280778. Visite e telefonate si ricevono in orari di ufficio: 8,00-12,00 e 14,00-18,00.

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