A Guastalla, la Butega ad Franton: l'arte dei lievitati con lievito madre

Nell'era degli chef televisivi c'è chi, già cuoco, decide di abbandonare la strada dei fornelli per dedicarsi al primo amore: il pane. La storia di Flavio Borghi è quella di un innamoramento già da bambino per i segreti della panificazione. I primi esperimenti nella cucina di casa. Poi è venuto il lavoro, come chef, e la necessità di partire per affinarsi lontano dalle sue terre. A quel punto la scelta di rimettersi in gioco, a 25 anni, e far diventare la passione un mestiere. Oggi, a dieci anni di distanza, la Butega ad Franton di Guastalla (corso Prampolini, 13/a - tel. 0522825053) è un gioiello da scoprire nel mondo della panificazione, per i cereali utilizzati e per la scelta rigorosa del lievito madre.

Tra i tanti formati proposti spicca la Pitta, a base di grano tenero e duro, che vuol rappresentare l'archetipo del pane mediterraneo. Accanto ai pani c'è anche un vasto assortimento di grissini, schiaciate e focacce, oltre al tradizionale erbazzone. Questo è proposto nella versione classica oppure come carpasot, il nome dialettale con cui se ne indica il ripieno privato dell'involucro di pasta e fritto. Ma la mano felice di Flavio per la panificazione si vede anche nelle paste lievitate, dal panettone (lo definisce "il trait d'union tra Milano e Torino") al pandoro.

La passione per le cose buone però va oltre il pane e si esprime in una selezione di prodotti da Golosario: l'Aceto Balsamico Tradizionale, la pasta di Gragnano, gli oli extravergini liguri e toscani, lo zafferano di Navelli e un fornito scaffale di vini, biologici e a tripla A.

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