Sono interessanti i vini di questa cantina abruzzese da vigneti autoctoni: montepulciano d'Abruzzo, pecorino, trebbiano, cerasuolo

Ausonia è una farfalla, rara in Italia. Ma tra i calanchi che circondano questa cantina di Atri (provincia di Teramo) è molto comune. Ed è finita in volo anche sulle bellissime etichette (hanno vinto nel 2012 a Vinitaly il premio per il packaging) che caratterizzano questa azienda.

Un omaggio a mio padre, entemologo per passione e grande sostenitore della nostra avventura” spiega Simone Bonini, titolare ed enologo del'Azienda Agricola Ausonia (Atri - contrada Nocella, tel. 0859071026). Nel 2005 Simone, una laurea da farmacista alle spalle, si iscrive a Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Firenze. È la base per questa nuova avventura professionale, che lo vede coinvolto in prima persona, affiancato dalla moglie Francesca – che cura la parte amministrativa – e coadiuvato dai fratelli Paolo e Michele.

Oggi l'azienda conta su 11 ettari vitati (i vitigni sono autoctoni: trebbiano, montepulciano, pecorino, cerasuolo), da cui scaturiscono 40.000 bottiglie annue. L'impronta è naturale. E se ancora non ci sono certificazioni in etichetta, dalla vendemmia 2016 comparirà il marchio Demeter, per una produzione biodinamica a tutti gli effetti. Ma già oggi la filosofia è precisa, e la si può apprezzare in vini che sono espressione sincera del territorio e dell'annata.

A cominciare dal Montepulciano D’Abruzzo DOP Apollo 2013 (prezzo in enoteca, 10 euro). Come tutti gli altri vini aziendali, è a fermentazione spontanea e non filtrato. Rubino alla vista, intenso al naso di liquirizia e frutti rossi, in bocca ha bella acidità e pienezza del sorso.
Tra i bianchi, il Trebbiano d'Abruzzo Apollo 2014 (prezzo in enoteca, 9 euro) è un vino “femminile”: nell'integrità del frutto (mela, ananas) che si esprime al naso e in bocca, e per la sua freschezza e sapidità, senza che la struttura sia “muscolare”.

Ma il vino che più intriga è il Pecorino Machaon 2014 (prezzo in enoteca, 10 euro), decisamente varietale, e bello fin dal colore paglierino brillante con riflessi dorati. Al naso, ecco fieno e fiori secchi, agrumi e anice. Poi in bocca, c'è polpa, per un sorso che si allarga, rotondo, sorretto da buona acidità e una sapidità sempre piacevole. Prendete due amici e una bottiglia di questo Pecorino: non durerà a lungo, statene certi!

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