In Lombardia, Trentino e resto d’Italia, le 25 cantine da cui procurarsi “bollicine” d’autore per brindare a San Silvestro e a Capodanno

È un vero e proprio boom quello che registrano gli spumanti italiani durante queste festività. In Italia, in questi giorni, si stapperanno 66 milioni di bottiglie, all’estero 181 milioni. Secondo i dati Istat elaborati da Ismea, partner dell'Osservatorio del Vino, il quadro è molto positivo per il comparto nazionale dei vini spumanti, che chiuderà il 2018 con vendite totali superiori a 700 milioni di bottiglie (+5% rispetto al 2017), di cui 190 milioni in Italia (+4%) e oltre 500 esportate (+6%). Dati che fanno sembrare lontani gli anni in cui il protagonista dei brindisi di fine anno era uno solo, lo Champagne. Proprio per questa ragione, ora che finalmente il consumo delle “bollicine” del nostro Paese non è più confinato agli ultimi dieci giorni di dicembre, quale occasione migliore di San Silvestro e Capodanno per stappare un grande spumante italiano? Cosa scegliere?

Il fascino dei “capolavori” dei fuoriclasse di casa nostra, è indiscutibile. Si va sul sicuro “pescando” tra i 10 big della spumantistica franciacortina, ovvero Barone Pizzini, Bellavista, Berlucchi, Bosio, Cà del Bosco, Cavalleri, Monte Rossa, Mosnel, Uberti e Villa. Del Trentino, un’emozione i Trento Doc di Ferrari, della famiglia Lunelli, icona delle eccellenze italiane nel mondo, di Maso Martis , piccola cantina di valore il cui Trentodoc Extra Brut Rosé Riserva 2014 quest’anno è stato il nostro “Top dei Top” e di Tonini di Isera. Sempre affascinanti le espressioni e interpretazioni di pinot nero oltrepadane di Cantina Scuropasso con i suoi formidabili Roccapietra declinati in Brut, Rosé Cruasé e Zero, Fiamberti che firma un Brut Rosé Cruasé di classe, Monsupello con il suo Brut, Prime Alture di Casteggio con Io per Te, Tenuta Quvestra con l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosé “Zephiro” e Torrevilla con il Brut La Genisia.

Per gli amanti del Prosecco, fanno onore alla bandiera enoica del Veneto con sue interpretazioni suggestive, Bisol, Drusian, San Giuseppe e Vigneto Vecio. Le novità? Di Travaglini di Gattinara, da uve nebbiolo, pregevole il Nebolè, dal colore giallo paglierino, dal perlage fine, dal naso intenso di agrumi e frutta esotica, dalla caratteristica nota minerale e dal sorso persistente. Di Fongaro di Roncà fa racconti lo Spumante Lessini Durello Pas Dosé Riserva Metodo Classico. Giallo oro, con perlage finissimo, al naso ha note di frutta esotica, e in particolare di ananas e frutto della passione, sentori speziati, mentre in bocca è secco, di grande complessità, con caratteristica nota minerale e lunghissima persistenza.
Della Tenuta Stella di Dolegna del Collio, i due spumanti metodo classico, con il Pas-dosé “Tanni” Blanc de Blanc (48 mesi sui lieviti), e quella Ribolla Gialla in purezza (24 mesi sui lieviti) che ad ogni assaggio stupisce con il suo colore aureo, il perlage fine e persistente, la spuma abbondante, il naso dagli eleganti profumi floreali di acacia e fruttate di mela, pera e nocciola, il sorso fresco, piacevolmente sapido, minerale, la buona persistenza. Buon anno a tutti!

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