Al via in questi giorni le celebrazioni del grande rosso piemontese, che sarà protagonista a Golosaria Monferrato

Piemonte e Italia in festa per la Barbera d'Asti, che celebra i dieci anni dall’ottenimento della Docg.
Bandiera di qualità del vino piemontese, la Barbera d’Asti, secondo l’indagine effettuata dalla redazione della nostra guida GattiMassobrio, Taccuino dei Ristoranti d’Italia 2019, e presentata nel novembre scorso a Golosaria a Milano, è uno dei vini più richiesti nei migliori ristoranti lombardi da noi selezionati.
Altro dato importante, è anche uno dei rossi che piace di più al pubblico internazionale. Un cliente su quattro che ordina questo vino infatti è straniero e arriva già intenzionato a ordinare il rosso piemontese. In generale la tipologia più ordinata è la Barbera d’Asti superiore, quindi invecchiata più a lungo (61%), tuttavia – ed è un’altra sorpresa – cresce la fascia di clientela che ordina la Barbera d’Asti più giovane e fruttata (39%). E anche gli stranieri iniziano a seguire questo trend: uno su tre predilige infatti la versione più giovane di questo vino.

Come leggere questa evoluzione della richiesta di Barbera d’Asti? In due modi: da un lato attraverso un traino dei vini rossi piemontesi in generale e dall’altro attraverso una conoscenza più approfondita del mondo della Barbera da parte dei ristoratori. Sempre dal sondaggio, emerge che nel 31% di chi ordina Barbera d’Asti si limita a questa tipologia di vino e invece nel 35% dei casi fa seguire all’assaggio a un altro vino piemontese da uve nebbiolo. Questo implica che per un terzo del pubblico, barbera e nebbiolo siano i vitigni identificativi del territorio piemontese. Infatti, analizzando le scelte della parte di pubblico residua che ordina altre bottiglie contemporaneamente alla Barbera d’Asti, non emerge una scelta altrettanto chiara: Chianti, Bonarda, Dolcetto e Valpolicella i vini presenti in elenco.

A contribuire al successo della Barbera d’Asti è poi una conoscenza di questo vino in aumento tra i ristoratori. Il 60% degli intervistati infatti saprebbe elencare oltre cinque diversi produttori che ha assaggiato in degustazioni dedicate e fiere (38%) quasi in ex aequo al costante lavoro dei distributori specializzati e degli agenti (42%).

Ieri a Costigliole d’Asti al via le celebrazioni per i 10 anni di Docg, con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che sarà anche a Golosaria Monferrato (www.golosaria.it) , il 30 e 31 marzo, a celebrare con il popolo del Golosario questo importante traguardo con eventi di spicco che animeranno la due giorni della splendida kermesse in programma nelle terre monferrine.

«Siamo orgogliosi del traguardo dei 10 anni di Docg – il commento del Dott. Filippo Mobrici Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti e vini del Monferrato – che segnala come i produttori di questo grande rosso abbiano fatto una scelta di campo, orientandosi solo sull’eccellenza, con il risultato che questo vino è oggi uno dei più apprezzati al mondo».

In attesa di celebrare la “purpurea barbera” a Golosaria, oggi brindiamo con la Barbera d’Asti docg Sopra Berruti de “l’Armangia” di Canelli. Dal colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso ha profumi di rosa e viola, note fruttate di ciliegia e fragola, caratteristico sentore di mandorla, mentre al palato ha sorso pieno, secco, con giusta acidità e buon corpo. Viva la Babera!

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