Alla scoperta dei prodotti, dei negozi e dei locali che meritano una sosta ad Alassio e dintorni

Per chi come il sottoscritto frequenta il Ponente Ligure da quando è nato, c'è sempre stata, sia durante le vacanze estive sia in quelle invernali, una tappa obbligata da raggiungere almeno una volta prima del ritorno in città. 
Vi dicono qualcosa queste parole? “Adelasia”, figlia dell'Imperatore Ottone I che la leggenda narra che qui si stabilì dopo essersi unita in sposa ad Aleramo, dando vita alla stirpe degli Aleramici; i Baci, dolcetto autoctono a base di nocciole e cacao con una squisita ganasce di cioccolato al centro.



E infine il (celebre) Muretto, ricoperto da mille piastrelle di ceramica autografate da personaggi famosi che qui sono transitati (da Ernest Hemingway a Woody Allen).

 

Se ancora non lo avete capito, siamo ad Alassio, da sempre perla turistica della Riviera Ligure di Ponente. Diamo ora qualche consiglio goloso per coloro che trascorreranno le festività in questa zona. Incamminiamoci nel centralissimo "budello”, l'antico carrugio che attraversa l'intera città parallelamente al litorale, e scoviamo due indirizzi dove acquistare lo squisito dolcetto locale già menzionato: in piazza Matteotti, troviamo la Pasticceria Balzola dal 1902

 

mentre in via XX Settembre, al numero 138, ha sede la Pasticceria Cappa, apprezzata anche per il “Pan du Pescau” (pane del pescatore con uvette, pinoli e canditi).

 

Nella stessa via, ma al civico 27, merita la sosta al Fornaio di Alassio, tempio dei prodotti da forno (con una linea dedicata ai “Senza Glutine”): 50 e più tipi di pane, svariate focacce della tradizione ligure (in primis la focaccia di Recco) e anche pasticceria fresca e secca di prima qualità.

 

Altro prodotto top del territorio, l'olio extravergine d'oliva di cultivar Taggiasca. Anche qui andiamo sul sicuro. Risale addirittura al 1871 il primo anno di attività de Al Frantoio di Aldo Armato. Nel suo punto vendita di via Solferino 3, accanto ai top extravergine d’oliva “S-ciappa” e “U Re” da monozona di cultivar Taggiasca, una vasta scelta di paté, di condimenti aromatizzati al profumo di mandarino, ginepro, erbe, basilico, aglio e peperoncino, e di confetture e marmellate (per esempio bergamotto, sambuco, uva e amara d’agrumi). 



Bisogna spostarsi nel primo entroterra di Alassio per raggiungere la seconda meta: siamo da Garumba (S.P. Crocetta - Caso, 75), produttore di un ottimo extravergine da cultivar Taggiasca e Pignola, ma anche agriturismo con proposta di una cucina leggera e genuina, di stretta tradizione.

 

Ma in tema di cucina, non fatevi sfuggire l'occasione di sedervi ai tavoli di un luogo davvero unico e spettacolare, all'interno di una delle ville più suggestive dell'intera Liguria. Si chiama Nove - Villa della Pergola (via privata Montagu, 9 - tel. 0182646140) e lo chef è Giorgio Servetto, abilissimo nel muoversi senza esitazioni tra tradizione e creatività, con uso mirabile dei prodotti locali. Piatti imperdibili: cima alla Ligure; tataki di ventresca di tonno rosso, cime di rapa, salsa Spagnola; Carnaroli Riserva San Massimo, triglie locali, pomodoro, capperi dell’orto, porro di Calizzano; raviolini ripieni di 12 erbe spontanee del Sassello, tocco ligure; carré di capra dei Pirenei, fagioli di Pigna, scalogno di Calizzano. Cremoso di carciofi d’Albenga, terra di nocciole delle Langhe. Potete anche soggiornarvi, dato che la villa è elegante relais dotato di 15 suite. La degna conclusione di una giornata trascorsa nella località ligure più amata da artisti, scrittori e personaggi del mondo dello spettacolo….

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