Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio si appella al Governo per dare risposte alle urgenze del mondo del vino

Agosto tempo di vendemmia, ma del testo unico nessuna traccia. Paolo Massobrio su Avvenire di oggi prende spunto dalle prime indiscrezioni sulla vendemmia, che stimano una produzione di 5 milioni di ettolitri in più rispetto al 2017, per avviare una riflessione sulle urgenze che pesano sul comparto del vino, prima tra tutte il testo unico del vino italiano, un provvedimento che dal precedente governo era stato annunciato come una rivoluzione, ma che rischia di trasformarsi in un’altra bolla di sapone, in quanto mancano ancora i decreti attuativi.

“Il mondo del vino in Italia - scrive - rappresenta 25.000 aziende produttrici, spesso soffocate da una burocrazia che non scioglie i suoi lacci. E dietro quelle aziende ci sono speranze, famiglie, giovani che chiedono solo di poter lavorare. Invece scoprono che la politica non è mai cambiata: promesse, proclami, articoli di giornale, ma in concreto nulla. (…) E se gli annunci del nuovo Governo non seguiranno i fatti, si rischia di diagnosticare una malattia endemica della politica”. Inoltre, proprio sul fronte del vino, urge anche un’altra risposta: autorizzare le Regioni all’utilizzo di nuove varietà di uva per contrastare i cambiamenti climatici. “Riusciremo a cogliere la palla al balzo di un’emergenza acclarata?”.

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