Su Avvenire Paolo Massobrio mette in evidenza l'importanza del progetto di filiera fra produzione agricola e turismo

Nell’articolo di Avvenire uscito oggi Paolo Massobrio ha parlato della grandine che ha flagellato il Piemonte nei giorni scorsi, danneggiando le vigne prima della vendemmia. Succede oggi e succedeva in passato, quando però le famiglie contadine accettavano tutto con maggiore serenità, consapevoli che “Dio dà e toglie, ad ogni cosa c’è un perché”, per dirlo con le parole di Gianni Piccoli, un produttore di vini di Valeggio sul Mincio che Massobrio ha intervistato vent'anni fa e che ha incontrato di nuovo quest'anno.

La speranza è che il neo ministro per le Politiche Agricole si rivolga al mondo delle campagne italiane per rendere solida la struttura delle aziende agricole italiane, che vivono ancora sull’impresa famigliare e che rappresentano un grande valore per l'economia. Per esempio il comparto vitivinicolo, che dà occupazione a 21.476 addetti, ha creato un indotto che ha incrementato l'enoturismo facendolo diventare una vera e propria attività. Massobrio si chiede allora che fine farà il progetto di filiera fra produzione agricola e turismo che non è più contemplato dal nuovo governo giallo-rosso.

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