Su Avvenire Paolo Massobrio riflette sul valore dei nuovi progetti delle monache trappiste, che può essere fonte d'ispirazione per tutti

Nell'articolo di Avvenire pubblicato oggi Paolo Massobrio ha raccontato dell'incontro con le Monache Trappiste di Vitorchiano, che quest'anno hanno deciso di iniziare a produrre vini. Due di queste monache hanno inviato un video ai delegati dell’Associazione Papillon per raccontare della loro nuova missione in Portogallo, dove costruiranno un monastero che a sua volta ospiterà un laboratorio di pasticceria e domani, chissà, anche una vigna.

Ciò che più ha colpito Massobrio è constatare la loro letizia nell'affrontare questa nuova avventura, suggellata dalle parole della suora più giovane: “Se Cristo è la Bellezza, tutto ne diventa riverbero”. È lo stesso punto di vista dei benedettini che, oltre mille anni or sono, misero le basi della vitienologia.

Questo incontro ha portato Massobrio a pensare al valore di questa esperienza, di chi ci indica dove sta la speranza e non si arrende nonostante le difficoltà di questo nuovo anno che si apre con la minaccia dei dazi Usa, che potrebbero penalizzare il nostro export alimentare e soprattutto il mondo del vino.

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