Coldiretti raccoglie i dati sul consumo di carne: consumi in calo costante, ma ben indirizzati

La carne è ancora una passione per gli italiani? Ni. A leggere i dati Coldiretti / Ixe’ - nonostante l’attacco trionfalistico dei comunicati odierni - quello che appare è un consumo sempre più risicato di carne: il 18% degli italiani ne porta in tavola meno di 100 grammi alla settimana, il 45% dai 100 ai 200 grammi e il 24% tra i 200 ed i 400 grammi. Il consumo medio annuo in Italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) è di 79 chilogrammi pro-capite, tra i più bassi in Europa - continua la Coldiretti - dove i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi 101 chilogrammi, gli spagnoli 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi 85,8 e 86 chilogrammi. E la situazione – precisa la Coldiretti - non cambia se il confronto viene fatto a livello internazionale.

La tendenza sembra confermata anche dai dati Ismea che registrano nel primo trimestre del 2017 un ulteriore calo del 3,7% rispetto all’anno precedente. Il dato più interessante viene dall’aumento di razze storiche nell’allevamento: +52%. La razza piemontese nel 2016 - precisa la Coldiretti - è la più diffusa e può contare su ben 276mila capi mentre sono oltre 51mila quelli di razza marchigiana, quasi 45mila di chianina, 12mila romagnola, 10mila maremmana e 32mila podolica per un totale di circa oltre 415mila animali allevati. insomma, gli italiani consumano sempre meno ma sempre meglio, si specializzano nelle cotture e lasciano spazio alla fantasia anche nei modi di cucinare tradizionalmente legati alla carne come il BBQ (e proprio su questo abbiamo grosse novità in vista). 

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