La notizia

Un’etichetta potrebbe salvare il latte italiano. Mentre in tutto il Paese impazza il dibattito sulla crisi del latte, il cui prezzo in stalla si attesta fra i 28 e i 34 centesimi contro una media europea di 27, oggi il premier Matteo Renzi, insieme al ministro Maurizio Martina annuncerà il decreto che introduce in etichetta l’indicazione obbligatoria di origine per latte e formaggi italiani. “Il Governo ha fatto molto per il latte italiano, ma la crisi non è ancora risolta - è stato il commento del ministro Martina - Ma tutta la filiera deve fare la sua parte. Oggi come oggi nel settore c’è ancora troppa frammentazione. Una debolezza strutturale che va superata”. (Repubblica e Il Corriere della Sera) @ Italiani spreconi? Non più. Secondo un’indagine condotta da Doxa per il Conai, il 72% dei connazionali si ritiene in grado di influenzare con le sue scelte virtuose alcuni comportamenti degli altri cittadini, soprattutto quelli che riguardano il decoro e la pulizia degli spazi pubblici. In dieci anni, il tasso di riciclo nello Stivale è passato dal 17,6% al 42,5%, e ha visto le regioni del Centro-Sud sorpassare di misura quelle del Nord. Un esempio su tutti: a Capannori (Lucca) e in altri 223 paesi d’Italia, i cittadini aderiscono da anni al progetto “Rifiuti Zero”, che garantisce la raccolta differenziata su larga scala con quote percentuali superiori al 70%, ma anche il riuso e la riparazione degli scarti, oltre al pagamento di utenze sulla base della produzione effettiva dei rifiuti. (Corriere della Sera) @ Il 2015 è stato l’anno del miele. A dirlo l’apicoltrice e giornalista Bèatrice Mathieu, che nel 30° rapporto Cyclope dedicato alle materie prime ha messo in luce come la produzione di miele, nel 2015, abbia superato 1,7milioni di tonnellate, confermando una crescita del 44% in 25 anni. Un mercato in crescita dominato dalla Cina, diventata il primo produttore mondiale con oltre 450mila tonnellate, ma anche il primo consumatore, con quasi 350mila tonnellate. Il resto? Viene tutto esportato in Europa. (Italia Oggi) @ Novità in vista per eno-turismo francese. Apre oggi, alle porte di Bordeaux, la Cité du Vin, l’attrazione turistico-scientifica in vetro e acciaio a forma di decanter progettata dallo studio parigino Xtu di Parigi, che si prepara ad accogliere almeno 450mila visitatori all’anno. Un’opera da 80milioni di euro realizzata grazie alla sinergia tra pubblico e privati, che hanno messo a disposizione fondi "Per far prevalere gli interessi di un territorio sulle divisioni politiche e di schieramento”. Lo scrive su Italia Oggi Giuseppe Corsentino

Polpi figli del surriscaldamento, caprioli sotto attacco e storia di Caterina, la capra spazzina

Polpi, seppie e calamari si moltiplicano per via del cambiamento climatico. E’ la conclusione a cui è giunto un recente studio australiano pubblicato sulla rivista Current Biology, dove la ricercatrice Zoe Doubleday ha mostrato come i cefalopodi - la specie marina cui appartengono polpi, seppie, calamari e altri molluschi simili - siano più adattabili al surriscaldamento degli oceani rispetto alle altre specie marine. “I cefalopodi sono notoriamente variabili - ha spiegato la ricercatrice - Abitano in tutti gli ambienti marini e sono voraci predatori, ma anche un’importante fonte di cibo per molte specie animali, compreso l’uomo. (…) Il loro aumento ha implicazioni importanti, ma estremamente complesse, sia per la catena alimentare degli ecosistemi marini, sia per la nostra specie” (Italia Oggi) @ I caprioli non piacciono più agli agricoltori. L’allarme arriva da Asti, dove gli imprenditori sono insorti contro gli ungulati che continuano a proliferare devastando le coltivazioni. (Solo nel 2015 la Regione ha stanziato 100mila euro in rimborsi per danni causati da animali nel Sud Astigiano n.d.r). E la replica degli animalisti non si è fatta attendere. Secondo il veterinario Umberto Gallo Orsi:I caprioli fanno parte del nostro ambiente e i danni che sono attribuibili a loro sono percentualmente bassi. Esistono sostanze repellenti che si possono spruzzare con costi sostenibili” (ma gli ambientalisti si sono posti il problema di cosa potrebbero mangiare questi animali?) (La Stampa) @ Dagli ungulati contestati alla capretta divenuta la mascotte del Municipio III di Roma. Si chiama Caterina e - non a caso - è la capra “spazzina” che la pidiellina Caterina Della Valle, iscritta alla lista civica “Roma torna Roma”, ha portato con sé per ripulire i giardini. Un lavoro svolto egregiamente, come conferma chi ha avuto modo di vedere Caterina all’opera: “Va in giro per i mercati, si fa conoscere dagli elettori, segue i comizi comunali, ogni tanto bela, ma soprattutto mangia e toglie le erbacce”. (Libero)

L'assaggio

Oggi siamo a Bassano del Grappa (VI) al ristorante Ca’ 7 (via Cunizza da Romano - tel. 0424383350). All’interno di un’incantevole villa che ospita anche un relais, un luogo del gusto che è  “pura eleganza”. Ai fornelli il bravissimo Alex Lorenzon, che interpreta in modo del tutto originale la cucina di pesce. Da provare l’insalata di granchio e asparagi di Bassano, gli agnolotti grigliati con crostacei, asparagi e fumetto di soia e la teoria di risotti (agli asparagi Dop di Bassano, mantecato agli scampi), mentre tra i secondi spiccano il fritto misto di pesce e il carré d’agnello in crosta di pane e timo con marmellata di cipolle e chips di verdure. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio. 

Il Vino

E’ il Brut Stelle di Lugana di Bulgarini (tel. 030918224) di Pozzolengo (Bs). Dal colore giallo oro brillante, ha perlage fine, profumo fresco di pesca bianca e sentori agrumati, note minerali tipiche del Lugana, che ritornano anche in bocca dove è fresco e sapido, con sorso cremoso e delicato, e di buona persistenza.