L'Académie Internationale de la Gastronomie premia Paolo Massobrio

A un giorno dalla chiusura di Golosaria a Padova, ieri a Milano Paolo Massobrio è stato insignito dall’Académie Internationale de la Gastronomie del Prix Multimedia. La cerimonia, tenuta a battesimo dal presidente dell’Accademia Italiana della Cucina Paolo Petroni, ha interessato uomini e donne del mondo della cultura, del gusto e della comunicazione e premiato, oltre a Massobrio, anche lo chef Enrico Crippa del ristorante Duomo di Alba (Grand Prix de l’Art de la Cuisine), Gianluca Gorini (Prix au Chef de l’Avenir), Martina Tribioli di Firenze (Prix au Chef Patissier) Alberto Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio (Prix au Sommelier) e il giornalista Gigi Padovani (Prix de la Litterature Gastronomique). Il racconto dell’evento su ilGolosario.it nell’approfondimento a firma di Marco Gatti.

La Notizia

Italia a secco di burro. A dare l’allarme è Carlo Cambi, che su La Verità di stamane spiega come la “dieta” imposta dall'UE alle vacche per frenare la superproduzione di latte in Europa abbia messo in crisi la produzione di burro, determinando un aumento dei prezzi dell’ 82% e mettendo a rischio numerosi prodotti made in Italy per cui il suo utilizzo è necessario. Tra questi pandori, panettoni e colombe, che per disciplinare (europeo n.d.r) devono essere prodotti con materie prime locali. Un paradosso su cui anche l’Aidepi, Associazione che riunisce le industrie dolciarie italiane, è stata categorica: “Con il perdurare di questa situazione, e con il grado di riduzione di consegne di latte, non sarà assicurata la continuità di produzione e la sussistenza stessa delle aziende”. @ Dalla crisi del burro al debutto di Latterie Alpine. La nuova società, nata dall’unione di Piemonte Latte, di cui fanno parte 270 allevatori piemontesi, e del marchio InAlpi, punta a creare una filiera di latte “piemontese al 100%” per prodotti di qualità capace di sfidare le multinazionali nel mercato dei formaggini e del formaggio a fettine. “Abbiamo cercato di dare una prospettiva a quelli che vivono e lavorano nelle stalle - ha spiegato il presidente di Piemonte Latte Roberto Morello - Uno sforzo importante, che ha ricadute positive su tutto il territorio”. (La Stampa) @ Modena e Trento in guerra per l’aceto balsamico. L’oro nero è diventato oggetto di contesa tra l’Emilia e il Trentino, dopo che quest’ultimo ha avviato l’iter per la proposta di iscrizione del suo aceto nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Un’operazione che non è andata giù ai produttori modenesi, che hanno portato la questione al ministero e costretto la Provincia autonoma a fare un passo indietro (Italia Oggi). @ E di aceto (di vino) parla anche Repubblica, con l’intervista all’ad di Ponti, Giacomo Ponti, che racconta come l’azienda di Ghemme, grazie alla crisi, abbia visto crescere il suo fatturato, superando i 110 milioni di volumi, tre quarti dei quali sul mercato italiano. “Il nostro - spiega - è un prodotto economico e poliedrico, che piace anche agli ecologisti”. @ Ma da leggere, su La Verità, è anche l’intervista ad Agostino Frigerio, il direttore di Solidando che a proposito del supermercato nato a Milano per i bisognosi dice: “In dono da Carrefour ci è arrivata la cella frigorifera, mentre i mercati generali e ortofrutticoli ci regalano la merce. Ma i nuovi poveri sono troppi. E’ impossibile dare cibo a tutti. A noi si rivolgono tanti padri separati e nuclei con tre figli che vivono con 250 euro al mese”.

Atlante del cibo, piramide social e i rischi legati alle erbe

Un grande atlante del cibo che raccoglie informazioni su consumi e abitudini dei torinesi, ma anche sui sistemi di produzione del settore agroalimentare tra città e provincia. E’ l’identikit della banca dati online da ieri realizzata da Università e Politecnico di Torino e dall'ateneo di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. “Vogliamo dare una nuova rappresentazione del sistema del cibo nel torinese - spiega il referente del progetto Egidio Dansero - E’ un lavoro che può aiutare a definire l’orizzonte delle politiche locali del cibo”. Intanto, tra i fenomeni interessanti emersi da questo lavoro di ricerca, anche quello relativo al ritorno dei contadini sulle piazze cittadine. Dai mercati ai gruppi d’acquisto, sono sempre di più le realtà che mettono a disposizione dei torinesi la possibilità di acquistare prodotti ortofrutticoli direttamente dai produttori. (Repubblica) @ La Dieta Mediterranea è perfetta, ma non basta. Per vivere in salute non è sufficiente mangiare gli alimenti giusti, ma occorre vivere in un ambiente sano, seguire ritmi naturali e soprattutto “condividere”. E’ il dato emerso da uno studio del MedEatResearch dell’Università di Napoli, che ha preso spunto dallo stile di vita degli anziani del Cilento, tra i più longevi d’Italia, per dimostrare che la solitudine può fare più danni dell’obesità. (Repubblica) @ Sì agli antiossidanti, purché arrivino da frutta e verdura. E’ il consiglio lanciato stamane su La Verità dal nutrizionista Nicola Sorrentino, che elenca i benefici di una dieta ricca di antiossidanti nella prevenzione di molte patologie e invita a stare lontani dai cibi “industriali” ricchi di grassi saturi, responsabili del declino delle funzioni cognitive. “Mangiare frutta e verdura - scrive - aiuta a mantenersi sani e a invecchiare meglio”. @ Dagli antiossidanti di frutta e verdura ai rischi legati al consumo delle erbe. Su Repubblica di oggi Paola Emilia Cicerone spiega come non sempre “naturale” significhi anche “migliore”. Dal ginseng alla borragine, esistono alcuni principi vegetali che possono interferire con le terapie o aggravare le malattie. Per questo motivo, nella scelta delle erbe è sempre meglio affidarsi al controllo medico ed evitare la somministrazione fai-da-te.

L'assaggio

Al ristorante Sikélaia (via Marco Polo, 10 - tel. 0229014556) di Milano. Tra i grattacieli di Porta Nuova, l’alta cucina regionale di Federico La Paglia, che in omaggio alla sua terra d’origine ha una fatto una scelta di campo netta, mettendo la Sicilia nei suoi piatti. Tra questi, da provare il polpo arrosto con cantalupo di Licata e sedano, il pesce spada alla ghiotta o il filetto di maialino dei Nebrodi al nero di seppia con cipollotti alla brace. E per concludere, il Sole: cremoso di cioccolato bianco con agrumi, pistacchio e gelato alla mandorla salata. Un trionfo non solo di gusto, ma anche di gioia. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

Il Terre di Cosenza Donnici Dora da Cantine Cundari (tel. 340 8325354) di Figline Vegliaturo (CS). Una vera sorpresa il Dora, da uve Mantonico bianco, Pecorello bianco, Malvasia bianco, Greco bianco. Giallo oro, ha profumi di agrumi, cedro, bergamotto, note di macchia mediterranea e sentori di salvia, gusto fresco e sapido, lunga persistenza.