Meno due a Golosaria!

Mancano meno di 48 ore a Golosaria tra i castelli del Monferrato, la rassegna itinerante che anche quest’anno, per l’undicesima edizione, sabato 1 e domenica 2 aprile metterà a sistema più di 20 location tra le colline riconosciute European Community of Sport 2017, per un weekend dedicato al gusto, alla bellezza e alle attività all’aria aperta. E dopo l’attenzione suscitata dall’appuntamento nei giorni scorsi, con articoli pubblicati dai principali giornali piemontesi, oggi se ne parla su Repubblica Torino, TuttoMilano, Il Secolo XIX e La Stampa di Asti, con un’anteprima di quanto si potrà trovare al Castello di Casale, con 70 espositori food, le cucine di strada e 10 birrifici artigianali ma anche al Castello di Uviglie, dove saranno protagonisti i grandi rossi del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, 70 bollicine da vitigni autoctoni provenienti di ogni parte d’Italia e gli champagne dei piccoli vigneron d’Oltralpe, oltre ai tanti paesi che per due giorni si animeranno con incontri, degustazioni ed eventi a tema, con un focus speciale sugli sport del Monferrato, celebrati attraverso rievocazioni storiche, mostre e avvincenti sfide campanilistiche. Clamorosa l’adesione di 60 cantine che domenica a Vignale faranno assaggiare l’anteprima Grignolino, mentre c’è la corsa a prenotare la cena medievale di sabato sera alla Tenuta Montemagno (€ 50 - prenotazione al numero 014163624). Tutto il programma su Golosaria.it. @ Intanto arriva anche un regalo per tutti i naviganti di Golosaria: dopo cinque anni è pronta la nuova app Golosaria Monferrato: un focus dettagliato e prezioso su tutto il territorio monferrino, con oltre 1200 indicazioni tra locali dove mangiare, negozi e produttori, cantine, strutture ricettive e bellezze artistiche da non perdere. Disponibile per iOS e Android, si può scaricare subito gratuitamente: è uno strumento indispensabile per vivere il territorio più castellato d’Italia, non soltanto durante la due giorni di Golosaria.

La Notizia

Barilla vuole il bollino made in Italy anche per i prodotti fatti all’estero”. Così su La Verità di stamane Claudio Antonelli spiega come la neonata Unione Italiano Food, l’associazione che raggruppa 450 aziende dell’agroalimentare italiano, abbia preso posizione tramite il presidente Paolo Barilla contro lo “stellone”, il bollino proposto dal ministro Carlo Calenda a tutela dei prodotti made in Italy. “Il sistema industriale - ha dichiarato Barilla - è fatto sia di aziende che operano in Italia sia di altre presenti in Italia e all’estero. Così si rischia di disincentivare quelle aziende internazionalizzano”. Ma contro gli industriali interviene anche Coldiretti, che tramite il presidente Roberto Moncalvo annuncia: “Tutelare la filiera, di delocalizzare non parliamone proprio”. @ L’integrazione passa anche dall’agricoltura. Nonostante la “croce” del caporalato, sono molte le aree rurali italiane in cui ci sono buone pratiche di integrazione e gestione dell’immigrazione. A darne conferma è la Cia, che certifica come in tutta Italia, dei 25.000 imprenditori titolari di aziende straniere, 12.000 siano extracomunitari. “Un’azienda agricola su tre fa affidamento su un lavoratore straniero - fanno sapere - mentre gli stranieri impiegati in agricoltura sono 320.000, di cui 128.000 extracomunitari”. Ne parla su La Stampa Maurizio Tropeano, che riporta anche le esperienze di tre imprenditori stranieri che hanno contribuito alla rinascita dell’agricoltura. @ Ma in tema agricolo continua a far discutere la questione voucher. Ultima in ordine temporale la rivolta messa in atto dai panettieri di Bologna, che dopo l’abolizione dei buoni-lavoro si sono trovati in difficoltà a mettere in regola i propri collaboratori. E contro i sindacati dicono: “Ora fatevi assumere dalla Cgil”. Su Libero l'approfondimento di Alessandro Gonzato. @ L’Italia si conferma il primo produttore mondiale di vino, anche grazie al boom degli spumanti. Ma burocrazia e lacune nelle attività di promozione minano seriamente i nostri calici. Lo scrive su Panorama Pietro Romano, che riporta le prime proiezioni dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) e a proposito dell’exploit degli spumanti (+22%) scrive: “Proprio questo exploit fa temere un rallentamento quest’anno. Anche perché sul fronte della promozione all’estero del vino italiano i nostri produttori rischiano di gareggiare con una gamba legata, dal momento che dei 23 milioni destinati alla promozione ne sono stati assegnati soltanto 13,5”.

(L)ode alle carni bianche e l'allarme nel piatto

Polli, tacchini, faraone e conigli sono leggeri, digeribili e ricchi di nutrienti. Sul Giornale di oggi Mara Venturini celebra le carni bianche, un comparto che nel 2015 è valso all’Italia 4,2 miliardi di euro, impiegando 38.500 addetti e 18.500 aziende. “Il loro consumo - scrive - non ha controindicazioni perché non contengono estrogeni. E quelle provenienti dalla filiera italiana sono richieste in tutto il mondo”. @ Sandwich al salmone contenenti listeria, un pericoloso batterio capace di causare gastroenteriti acute e guai anche peggiori. E’ quanto trovato dai tecnici dell’Ats (ex Asl) nei frigoriferi di un’azienda di Segrate, alle porte di Milano, pronta a distribuire il tutto in supermercati e catene della grande distribuzione. La vicenda, avvenuta in realtà qualche mese fa, ha portato all’apertura di un fascicolo in Procura, mentre ieri il Ministero della Salute, per il pericolo di listeriosi, ha diramato un comunicato in cui invita a non consumare anche il tramezzino di kebab, pomodoro e cipolla prodotto da R RIVA - Premium con sede nello stabilimento di Nibionno, nel lecchese. (Il Giorno) @ “Il sindaco di Milano salvi il ristorante Galleria”. E’ l’appello lanciato su Panorama da Maddalena Bonaccorso, che spiega come il locale storico milanese ora rischi di chiudere perché, alla vigilia della scadenza del contratto d’affitto, il Comune di Milano non sembra interessato a un rinnovo. “Beppe Sala - spiega il titolare Pier Galli - è una persona di grande sensibilità storica, speriamo voglia spendersi per noi, piccoli locali di grande tradizione”.

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio presenta i vini dell’Oltreò Pavese della cantina Torre degli Alberi della famiglia Dal Verme (che proprio ieri ha perso il suo capostipite), una realtà che si potrà conoscere anche al castello di Uviglie (Rosignano Monferrato), l’ 1 e 2 aprile in occasione di Golosaria. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero ricorda la storia del vitello tonnato o “Vitel tannée” e spiega che “Fatta eccezione per alcuni dolci legati alle feste religiose, la maggior parte dei più elaborati gusti della tradizione italiana è uscita dalle cucine di palazzi e castelli dove in passato operavano cuochi francesi”. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Claudio Sadler, patron dell’omonimo ristorante milanese che confida: “Sono riuscito a fare nella vita quello che avevo sempre desireato: lo chef”. @ Edoardo Raspelli questa settimana è invece a Carate Brianza, dove recensisce i piatti di una storica scoperta del GattiMassobrio, il ristorante Il Ritrovo con voto finale: 14,5/ 20, che sul nostro Taccuino ha invece la Corona. @ Su Panorama Bruno Vespa racconta “Il Cabernet dall’eleganza perfetta” della cantina Vignalta, ma tutto da leggere è anche il tour di Antonella Bersani e Chiara Raiola tra le eccellenze di Torino, dove tra creatività e inventiva arrivano anche segnali positivi su produzione, ordinativi e occupazione.

Ho capito bene?

A differenza dei dinosauri gli uomini si distruggeranno da soli. Con questo titolo provocatorio La Stampa di stamane lancia un allarme ma anche un monito. “Le alterazioni dell’equilibro del pianeta provocate dall’ uomo - si legge - sono paragonabili all’impatto di un grande asteroide”. (Sarà forse il caso di farci un paio di domande?! n.d.r)

L'assaggio

All’enoteca La Moscheta (c.so Milano, 58 - tel. 049660946) di Padova. Un luogo vero, in cui si beve a tutte le ore ma dove anche la cucina, seppur con pochi piatti, è decisamente originale: dal toast tirolese con pane nero, speck, formaggio di Sesto e senape, alle tagliatelle fatte in casa coi piselli, dall’insalata di polpo con puntarelle, acciughe, bottarga e crostini di pane. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

La Barbera del Monferrato superiore “Convivium” 2011 di Beccaria (tel. 0142 487321) di Ozzano Monferrato (AL). Bisogna predisporsi agli assaggi di Golosaria, che saranno davvero tanti. Quindi eccoci ad Ozzano, che per la prima volta aderisce al programma di Golosaria. Ci siamo andati per assaggiare l’humus di un territorio che è fatto di Grignolino, di Freisa, di Nebbiolo (avete letto bene) e di Barbera. Qui sta la sintesi perfetta del Monferrato, dove il “grande” vino è proprio la Barbera del Monferrato superiore, che ha appunto la Docg. La loro Barbera Convivium è profondamente contadina, ampia, speziata, generosa (la quarta di reggiseno gli va stretta), e poi rotonda, con quell’acidità finale che mi fa dire S T R A O R D I N A R I A! W Il Monferrato!