La notizia

Domani debutta ilGolosario 2016 che sarà presentato a Grezzana alta (Vr), alla Collina dei Ciliegi, che inaugura la nuova barricaia dedicata all’Amarone. Il volume di 1.000 pagine con oltre 10.000 segnalazioni di luoghi e prodotti interagirà con il web, il sito www.ilgolosario.it, per gli aggiornamenti in tempo reale. @ Si apre domenica a Parigi la conferenza mondiale sul clima che ha l’obiettivo di limitare le emissioni dopo il fallimento della conferenza sul clima di Copenaghen del 2009. @ Nei boschi scoppia la guerra del tartufo, dove le uniche vittime sono i cani. La denuncia su Il Giornale di oggi. @ E a Montà d’Alba sabato si celebra il Festival internazionale della canzone al tartufo @ Cracco sale sulle navi Msc crociere e a bordo delle Singapore Airlines per firmare i menu, mentre Aldo Grasso stronca il talent Il più grande pasticcere. @ Il modello vincente è il family business. Lo dice Confindustria che ha analizzato 500 casi in Brianza.

IlGolosario si presenta: domani il debutto nella nuova barricaia de La Collina dei ciliegi

Si terrà domani nella nuova barricaia della Collina dei Ciliegi di Grezzana (VR) la prima in Veneto de ilGolosario, la guida di Paolo Massobrio alle cose buone d’Italia, che in 1.000 pagine da sfogliare segnala oltre 1.500 produttori d’eccellenza, 4.322 Botteghe del Gusto, 712 produttori d’olio e 2.773 cantine, tra cui i 1.300 Top Hundred selezionati negli anni da Paolo Massobrio e Marco Gatti. Il debutto di domani sarà occasione per mettere a tema il sistema del gusto “Made in Veneto” e i suoi eccezionali produttori, dapprima con il talk condotto da Massobrio e Gatti dal titolo “il Veneto del Gusto che fa sistema con ilGolosario” (ore 10.45), poi con il wine tasting “Il tempo degli autoctoni: Corvina, Ripasso e Amarone” (ore 14.30), guidato da Massobrio e Gatti insieme all’enologo Luca Degani e al sommelier de La Collina dei Ciliegi Simone Antonietti. Durante tutto l’arco della giornata (10.30 - 15.30) il pubblico avrà la possibilità di “toccare con mano” l’eccellenza visitando i banchi d’assaggio food&beverage provenienti dal Veneto e non solo.

La conferenza sul clima e la battaglia del tartufo

A Parigi, dopo il terrore, si gioca un’altra partita importante, per tutto il mondo: la conferenza mondiale sul clima. Si riuniranno da domenica i rappresentanti di 190 Paesi, con la presenza di 147 tra premier e capi di Stato. L’obiettivo è limitare le emissioni di gas serra e contenere di due gradi centigradi il surriscaldamento globale, mentre si appresta a chiudersi un anno - il 2015 - che potrebbe essere il più caldo mai registrato. Questa conferenza avrà il difficile compito di superare il fallimento di Copenaghen 2009. @ Mentre si susseguono le feste in onore del tartufo oggi Oscar Grazioli su Il Giornale sottolinea l’altra faccia della ricerca e del commercio di questo prezioso fungo ipogeo, ovvero la battaglia che vede come vittime i cani. Meno tartufo si raccoglie, più sale la concorrenza tra tartufai e in tanti non si fanno scrupoli ad avvelenare i cani dei colleghi. Infatti decine di animali sono stati avvelenati nelle Marche, dove nei boschi sono state rinvenute anche polpette con vetro che condannano gli animali a una morte atroce. @ Il volto più allegro e gioviale del tartufo andrà invece in scena sabato 28 novembre a Montà d’Alba dove da un’idea di Luciano Bertello (presidente dell’Enoteca del Roero) è nato il 1° Festival internazionale della canzone al tartufo che vedrà esibirsi il meglio della “canzone popolare d’autore” di Langhe-Roero e Monferrato. Questi i cantanti: Brav’om di Prunetto (Trifola bela), Cricca dij Mes-cià (Trifulun), Padre Filip e Luca il chierichetto (Piacciono tanto le trifole), Paolo Frola (La storia di Re Profumo), Piero Montanaro (Il tartufo del nostro Piemonte), Sergio Pavat (El canto dei tartufi). Presenta Bruno Gambarotta. In giuria, con Paolo Massobrio ed altri è atteso anche Mario Calabresi, che oggi i giornali danno come direttore di Repubblica, a partire dal 17 gennaio prossimo. Nuovo direttore del quotidiano torinese dovrebbe essere, secondo le indiscrezioni delle ultime ore, Maurizio Molinari.

Cracco in volo, il modello vincente del family business

Il marchio Cracco si allarga e lo chef arriva a firmare i menu della Singapore Airlines, dopo aver già ideato i piatti di Frecciarossa e per le cene di Natale e Capodanno su Msc Crociere. @ Dal protagonista di Masterchef al talent dolce, Il più grande pasticcere, viene stroncato da Aldo Grasso sul Corriere della Sera: “Un talent senza alchimia tra i giudici”. @ I talent di cucina sono anche alla base del film Il sapore del successo di John Wells che porta sul grande schermo la caccia alla terza stella Michelin di un cuoco. (Il Giornale) @ Il family business è il modello vincente: lo dice una ricerca di Confindustria che ha analizzato le 500 imprese al top in Brianza. Il motivo del successo di un modello familiare è nella capacità di rispondere alla crisi, indebitandosi poco e sapendo innovare. @ Nasce il Marengo metodo classico. Si chiamerà “Marengo Italia 1800”, per ottenerlo ci vorranno dai 18 ai 30 mesi ed è l’ultimo nato nel Progetto Marengo Cortese voluto fortemente dalla Camera di Commercio di Alessandria, con la consulenza dell’enologo Donato Lanati, a cui Famiglia Cristiana questa settimana ha dedicato un servizio di 4 pagine.

La birra bevanda sacra (e c'è anche gluten free)

La birra era bevanda sacra già in Mesopotamia; nel Medioevo fu preservata dai monaci (ogni religioso ne produceva in media 5 litri al giorno) e in Germania influenzò persino il processo di riunificazione. Lo scrive il Corriere della Sera anticipando i contenuti del convegno di oggi alle 18 (in via Solferino) con Assobirra e l’ad di Heineken Italia Edwin Bottermann che spiega le strategie del gruppo: promozione del consumo responsabile e investimento sulle birre regionali (con il marchio Moretti). @ Sempre in tema birra, l’azienda scozzese Tennent’s dopo aver lanciato la sua birra senza glutine ha prodotto una serie limitata a sostegno del Centro prevenzione della malattia celiaca - fondazione IRCCS Ca’ Granda Policlinico di Milano.

Rubriche

Italia Paese di Kiwi. Lo dice Paolo Massobrio, che su La Stampa di oggi spiega come il Bel Paese sia diventato il primo produttore al mondo di questo frutto, con il Piemonte al secondo posto tra le regioni produttrici. Ma come è meglio gustarli? “I kiwi pronti al consumo devono essere morbidi, ma non molli - scrive Massobrio - La surmaturazione porta a un sapore sgradevole”. @ E Massobrio tra le pagine nazionali racconta anche di Christian Kerschbaumer, il vignaiolo della Valle Isarco che nel suo Maso Garlider produce un Vertliner che “Fa toccare il vertice del gusto”. @ Poi Doctor Chef Federico Francesco Ferrero, che scrive del “formaggio simbolo di Parigi”, ovvero il Brie de Meaux artigianale, prodotto alle porte della ville lumière e servito nel suo bistrot preferito in abbinamento allo champagne d’annata di un piccolo produttore. Senza bisogno di baguette. @ Intanto, Rocco Moliterni annuncia la prossima edizione di Parabere, il forum al femminile in programma a Bari nel mese di marzo che ha avuto la sua anteprima al ristorante Alice di Milano con una cena a 16 mani realizzata da 8 chef donne. Tra i piatti proposti, la mozzarella ripiena di Rosanna Marziale, il panino alla liquirizia di Cristina Bowerman, la tartara di pecora di Clelia Bandini e l’ostrica con panna acida della padrona di casa Viviana Varese. @ Infine Edoardo Raspelli, che recensisce i piatti dell’hotel Capovilla Tentazioni di Pisogne (BS) con voto finale: 14/20.

L'assaggio

E’ alla pizzeria Gigi Pipa (viale Rimembranza, 1 – tel. 0429600533) di Este (Pd) dove Alberto Morello realizza pizze eccezionali come la “Dall’orto” (14 euro) con fior di latte, fontina d’alpeggio, zucca al forno del loro orto, cavolo cappuccio viola, topinambur e spuma di taccole. La racconta Paolo Massobrio su IlGolosario.it

Il Vino

E’ il Muffato della Sala 2008 di Antinori (tel. 055 23 595) realizzato da uve sauvignon blanc, grechetto, traminer e riesling.Di colore dorato che vira sull’ambra, al naso ha grande eleganza con note di albicocche secche, datteri, miele e sensazione balsamica. Al palato è dolce ma non stucchevole con retrogusto di zafferano e lunga persistenza. Una bottiglia costa 35 euro.