La notizia

Mille piantine di uva Glera razziate dai ladri. E’ il bilancio della serie di furti messi in atto nel cuore della zona del Prosecco, finita nel mirino dei criminali. Secondo gli inquirenti si tratta di “Esperti che agiscono con cognizione e probabilmente su commissione per produrre il vino in Est Europa”. E mentre le indagini proseguono, il Consorzio Tutela del Prosecco per ora minimizza: “La notizia ha fatto scalpore perché si tratta di Prosecco - spiega il Presidente Zanette - ma i furti riguardano un numero limitato di barbatelle. Il gesto è grave, ma il furto su commissione è solo un’ipotesi”. (Libero) @ Nuovo impulso per i consumi. E’ il segnale che emerge dai dati dell’Istat, che nel mese di febbraio ha mostrato un andamento positivo sia per l’industria sia per i consumi. Un successo sostenuto dalle vendite di prodotti alimentari (+3,3%), articoli di profumeria (+3,1%) e utensili per la casa (+2,7%), mentre a beneficiarne sono state non solo la grande distribuzione (+3,5%), ma anche le piccole imprese (+1,8%). Un segnale “molto positivo” per Confcommercio, mentre Confesercenti chiede maggiori garanzie con una sforbiciata fiscale. E anche il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobogli Gigli, invita alla prudenza: “L’insicurezza delle famiglie permane”, mentre riguardo agli interventi del Governo sul mercato del lavoro aggiunge: “Gli 80 euro non bastano: avanti con il taglio Irpef alle classi medie”. (QN) @ Ma a proposito di mercato del lavoro, tirano (e attirano) sempre di più le attività legate all’agricoltura. Una tendenza confermata dalla ricerca firmata Eurispes, secondo cui nel 2015 si è verificato un vero e proprio boom di agricoltori sotto i 35 anni (+35% rispetto al 2014), con richieste in aumento per figure specializzate e innovative (agronomi, esperti di marketing, enologi, pettinatori e spollonatori di vigne ecc..). A dare i numeri di questo successo anche una recente analisi di Cia-Agricoltori Italiani e Censis, che evidenzia come agricoltura e agroalimentare producano ogni anno un fatturato di 300miliardi di euro, con 21mila gli agriturismi disseminati in tutta Italia e più di 80mila aziende che sviluppano molteplici attività e che nei prossimi 10 anni potrebbero dare accesso a 200mila nuovi posti di lavoro. (Libero) @ Situazione drammatica per i frutteti nostrani, minacciati dall’ingresso sul mercato di agrumi taroccati provenienti dall’Africa, Tunisia e Marocco in primis. Una vera e propria ecatombe che sta portando alla disperazione gli agricoltori italiani, costretti a fermare la raccolta perché più conveniente lasciare marcire gli agrumi piuttosto che venderli. Ma oltre alla grande svendita, a preoccupare sono i controlli inesistenti applicati sulle merci in arrivo dall’estero. Per il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi: “Mentre il prodotto nelle aziende agricole è stra-verificato, quello di importazione no”. (Repubblica) @ Tracce di glifosato nei limiti di legge in una cinquantina di prodotti a base di farina, ma anche nei rubinetti di alcune città italiane. Lo rivelano le analisi firmate dal mensile dei consumatori Il Salvagente, secondo cui 2 marchi di farina su 16 contengono glifosato, mentre su 31 tipi di pasta analizzati, 8 hanno dato risultati positivi , così come alcuni tipi di corn-flakes e le fette biscottate. Per quanto riguarda l’acqua, in due campioni su 26 (a Busnengo in provincia di Biella e a Campo Galliano, in provincia di Modena) sono state trovate tracce di Ampa prodotto dalla degradazione del glifosato, presente in 4.6 e 2.3 microgrammi al litro, quando il limite è 0,5. “I nostri test - ha commentato il direttore del mensile Riccardo Quintili - dimostrano che il glifosato viene usato in maniera talmente massiccia da essere ormai ubiquitario. Basta cercare per trovarlo”. Pronta la replica dell’Aidepi, l’Associazione che riunisce le industrie del dolce e della pasta: “Con le quantità rilevate non sarebbe possibile superare i limiti di sicurezza neppure mangiando 200 chili di cibo al giorno”. E mentre la Commissione Europea è chiamata ad esprimersi sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del diserbante, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo lancia un appello: “In una situazione di forti importazioni low cost si dovrebbe guardare anche all’ingresso di prodotti stranieri contenenti glifosato”. (la Repubblica) @ Cibi gluten free: nuova necessità o moda costosa? Se lo chiede il professor Vittorio Sironi, che su Avvenire scrive dei cibi privi di glutine come ultima frontiera del business alimentare. E aggiunge: “Essenziali per chi soffre di celiachia, i cibi e le diete senza glutine non forniscono alcun vantaggio particolare alle persone sane. In questo caso “fanno bebe” e portano vantaggi soltanto a chi li produce”.

Vasocottura mon amour, la cucina sociale di Massimo Bottura

Quando il piatto d’autore finisce in vasetto. Si chiamano jarit, sono la tendenza del momento e sempre più spesso vedono piatti a firma di grandi chef finire su scatolette di varie forme, sfruttando la tecnica della vasocottura, lanciata quest’anno a Golosaria Milano da Alessio Bottin. O come Matteo Pisciotta, che al ristorante Luce di Villa Panza a Varese ha avviato un vero e proprio team dove ogni cuoco mette le sue idee in un barattolo. Ma gli esempi si sprecano; dalla lasagna e spinaci, con ragù di faraona e fonduta di parmigiano di Katia Maccari ai ravioli di magro con pomodoro siciliano e basilico di Lorenzo Secondi, al riso basmati con verdure, gamberi, salsa curry, banane e mandorle di Claudio Sadler. (Il Giornale) Senza dimenticare, appunto, Alessio Bottin, che dopo Golosaria Milano farà conoscere le sue creazioni “in vaso” anche i prossimi 4 e 5 giugno a Bassano del Grappa, in occasione della prima edizione di Golosaria in Veneto. @ “All’Expo ho riflettuto sul tema ‘Nutrire il Pianeta’. Serve più responsabilità, quindi usare gli scarti e i cibi in scadenza è la base di questo messaggio”. Parola di Massimo Bottura, che su QN racconta a Mauro Bassini la sua ultima sfida: trasformare la cucina in gesto sociale. @ Ma sociale è anche il progetto della cooperativa Company, che al carcere di San Michele (Alessandria) permette a più di 300 detenuti di dedicarsi a una fattoria ecologica estesa su 18mila metri di terreno. Un progetto che, oltre ai 350 alberi da frutta e all’orto con le verdure, ha permesso ai carcerati di prendersi cura di un ettaro di terreno seminato a camomilla, diventando i maggiori coltivatori in Italia. “Il primo raccolto è atteso a maggio - ha commentato il presidente della cooperativa Renzo Sacco - ora vorremmo avviare l’autoproduzione con i nostri semi e arrivare a produrne 2 ettari qui a San Michele”. (La Stampa) @ Orlando Pecchenino è il nuovo presidente del Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco. Il viticoltore 54enne di Dogliani (CN) succede a Pietro Ratti, di cui è stato per tre anni vicepresidente insieme con Aldo Vacca, direttore della “Produttori barbaresco”. (Repubblica) @ Addio ad Alberto Folonari, il banchiere e signore del vino mancato a 79 anni dopo una lunga malattia. Sul Corriere della Sera il ricordo di Luciano Ferraro.

Salute in pillole, storie di fiori e i custodi delle Langhe

Il digiuno fa bene alla salute. A dirlo uno studio sui segreti dell’invecchiamento pubblicato dal National Institutute on Aging, che ha confermato la validità del digiuno come terapia anti-age capace di regalare anche 10 anni in più. E mentre sul web il gruppo dei digiunatori cresce a dismisura, un seguace autorevole come l’oncologo Umberto Veronesi invita alla moderazione: “Non è una pratica da imitare tout-court”. Ma quali sono i vantaggi di questa privazione? “Il digiuno viene dalla notte dei tempi - spiega l’autore del Il Digiuno come cura e prevenzione Massimo Melelli Roia - disintossica e reintegra le cellule. Quindi favorisce l’elasticità dei tessuti, migliora il sistema immunitario e aumenta le cellule staminali nei vari organi. (Corriere della Sera) @ E se è vero che il digiuno fa bene è altrettanto vero che un’alimentazione eccessivamente grassa può avere ripercussioni anche sul sistema nervoso centrale, favorendo l’insorgere di disturbi cognitivi, ansia e depressione. Secondo il professore di Farmacologia alla Sapienza di Roma Luca Steardo: “Da molteplici dati clinici emerge l’ipotesi che l’obesità sia implicata nello sviluppo di patologie psichiatriche, mentre altre ricerche rivelano che da madre obesa possono nascere figli più esposti a malattie come l’autismo o a disturbi dell’attenzione o del comportamento alimentare”. (La Repubblica) @ Titola “Un giardino semplice“ (Einaudi) il nuovo libro dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Qui espone la sua filosofia sui giardini, fatta di coraggio e di un po’ di disordine: “Le piante - spiega Perone - hanno una loro dignitosa coerenza che il bravo giardiniere cerca di agevolare”. (La Stampa di sabato) @ Nelle Langhe a Paroldo si sono riuniti nel weekend i “Custodi di paese”: si tratta di appassionati volontari che con le loro ricerche conservano le più antiche tradizioni e credenze delle Langhe, dalla ricetta dei pani tipici alle masche. (La Stampa di sabato) @ Piero Chiara è stato un fine gourmet oltre che una grande penna della letteratura italiana del Novecento. E’ uscito per l’editore Henry Beyle la raccolta di saggi Il diamante della cucina curato da Federico Roncoroni che raccoglie le riflessioni di Chiara sulla cucina del territorio, dal capretto arrosto marinato al vino bianco fino alla pastasciutta.

L'assaggio

All’Osteria della Madonnetta (via Vajenti, 21 - tel. 042475859) di Marostica (VI). In uno dei borghi più caratteristici d’Italia una vera osteria d’antan che ha la bellezza di 110 anni. Ad aprire il pasto le tipiche palline di baccalà mantecato o il piatto freddo di oca marosticana con broccolo di Bassano in agrodolce. Fra gli antipasti, da provare la ricotta fresca con pomodori freschi e capperi di Salina, mentre tra i primi meritano la zuppa di trippe, ma anche i bigoli in quattro versioni. Si prosegue con il fegato alla veneziana, il brasato al Breganze o il mitico baccalà alla vicentina. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

L'Extra Brut naPunta di Franco Conterno - Cascina Sciulun (tel. 017378627) di Monforte d'Alba (CN). Questo brut fa parte del progetto Nebbione e nasce come gli altri (noi abbiamo già parlato del Nebbiolè di Travagliini) dalle uve nebbiolo in sovrappiù, o meglio da quelle che vengono staccate prima della vendemmia per dare maggior vigore ai grappoli che daranno vita a Barolo, Barbaresco o Gattinara. Di colore paglierino scarico, al naso è intensamente floreale. In bocca e' buonissimo. Di spada forte, ricco, al fondo sapido e speziato. Fresco ancora sul finale, con spezie finemente aromatiche e molto presenti. Un gran bel vino, una scoperta di cui vado orgoglioso.