La notizia

Milano si prepara a diventare, dal 23 al 31 maggio, la capitale mondiale del commercio equo e solidale con la World Fair Week. Intanto, nelle botteghe spopolano i cibi locali per favorire anche i piccoli produttori “etici” del territorio. @ Ma di cibi locali, o meglio “localissimi”, parla anche Paolo Massobrio, che su Avvenire scrive dell’attrazione dilagante per l’orto. Da coltivare anche sul terrazzo di casa. @ E sulla scia di questa nuova tendenza anche un’inversione di rotta per il turismo di oggi, che insegue nuove esperienze come, ad esempio, quella di pernottare in castelli per imparare a lavorare, raccogliendo le verdure con cui preparare il pranzo. @ A conferma dell’attenzione crescente per il rapporto tra cibo e salute anche i risultati di una ricerca dell’Università-Policlinico Gemelli di Roma, che dimostra come a tavola si possa guarire ma soltanto sapendo scegliere il giusto menu.

World Fair Week, funzione educativa dell'orto e cura del cibo

“Nutrire il pianeta” mettendo al centro le comunità locali e il loro sviluppo. Questo l’obiettivo alla base della World Fair Week, l’iniziativa a corollario di Expo che a Milano, dal 23 al 31 maggio, racconterà l’universo del commercio equo e solidale. Un’ evento che arriva in un momento critico per il settore (- 6% di ricavi in Italia) ma che ha come grande sfida quella di continuare ad appoggiare i piccoli produttori locali. Secondo Rudi Dalvai, presidente della World Fair Trade Organization: “C’è stato un cambiamento positivo di tendenza (…) è cresciuta l’attenzione a consumare prodotti locali nel rispetto dell’ambiente. Ora il commercio equo deve porsi in sinergia con questo cambiamento”. @ E sulla stessa pagina anche Paolo Massobrio interviene scrivendo dell’attrazione dilagante nei confronti dell’orto. Dimenticato negli anni del benessere, oggi è tornato in voga persino sul balcone. Ma, al di là della sua funzione pratica, per Massobrio: “L’orto non risolverà i problemi della fame o della crisi, ma è un potente educatore che ci fa ritornare coi piedi ben saldi a terra”. (Avvenire) @ Il salmone grazie agli Omega 3 frana il cancro del colon e il melanoma, le ciliegie sono ricche di sostanze antiossidanti e hanno un ruolo contro le malattie cardiovascolari, i semi di zucca sono piccoli serbatoi di magnesio che contribuiscono a combattere il morbo di Crohn, il caffè allo stesso modo ha effetti antiossidanti. Sono questi i risultati di una ricerca dell’Università-Policlinico Gemelli di Roma sul rapporto cibo - salute; dallo stesso assunto ha preso vita il progetto di A’mati!, confluito nell’apertura del Papillarium di via Cappellini a Milano, il luogo dove chef-biologi e medici-chef lavorano insieme per offrire un’alimentazione non solo gustosa, ma anche salutare.

Turismo 2.0, mercati da vivere

Cambia il modo di intendere le vacanze: dai manieri in cui si raccolgono le verdure e poi si impara a cucinarle (come accade a Polesine Parmense nell’Antica Corte Pallavicina degli Spigaroli) fino al mare dove si aiutano i piccoli di tartaruga. (Sette) @ E anche i mercati sono sempre più luoghi da vivere (oltre che di commercio). Sulle pagine di Sette un viaggio all’interno del mercato del pesce di Cagliari. @ Il Trentino visto attraverso gli occhi dei vignaioli e degli chef. Su L’Espresso di oggi Emanuele Coen racconta la regione attraverso i suoi protagonisti, scegliendo - tra gli altri - la vignaiola Elisabetta Foradori dell’omonima cantina e lo chef Alfio Ghezzi della Locanda Margon. @ Trasferirsi in montagna per allevare asini. E’ il sogno (realizzato) di Cinzia Dutto che a 1600 metri d’altezza in Val Stura ha aperto la sua azienda agrituristica dove produce preparati con le erbe e a base di latte d’asina. (La Stampa) @ Ad Asti si apre, domani e domenica, Vinissage, che vede protagonisti 100 vignaioli provenineti da tutta Italia che si sono convertiti al biologico. Saranno ospitati nelle strutture di Enofila.

Rubriche e giornali

Su La Stampa di oggi Paolo Pejrone scrive del susino, “Dolcissmo frutto di antica tradizione dimenticato negli ultimi anni, ma prezioso”. @ Poi Luciano Ferraro, che sul Corriere della Sera sdogana l’dea della birra “da degustazione” presentando il manuale in cui il sommelier Giuseppe Vaccarini raccoglie alcune semplici regole: mai berla dalla bottiglia e farle fare sempre la schiuma. @ Sulle stesse pagine anche Roberto Perrone, che ambienta le sue scorribande nell’Alta Langa, dove scopre una cucina “Semplice, ma non banale” che accanto a nocciole e acciughe offre anche il pesce maritato con la frutta. @ Poi Enzo Vizzari, che su Espresso descrive la cucina del ristoranti Penati al Baretto di Parigi, mentre per Altre Tavole segnala l’Aquila Antica di Ivrea (To) e il Grangusto di Napoli. @ Intanto Gianni e Paola Mura, sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Alle Carceri di Pavia e da bere consigliano il Riesling 2013 prodotto a Treiso (Cn) dalla cantina Ca’ del Baio. @ Consigli alimentari per Caterina e Giorgio Calabrese, che su Sette riportano i cibi che rendono i denti più belli. Tra questi: tè verde contro la placca, fragole per sbiancare lo smalto e kiwi per gengive più forti. @ Infine, sempre su Sette, un approfondimento di Enrico Mannucci racconta la storia del Maraschino prodotto dalla storica azienda Luxardo. Ottenuto da una particolare ciliegia della Dalmazia, divenne più alcolico con il passare degli anni per dare carica ai soldati durante le guerre napoleoniche. (Sette)

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Quello di oggi è di Goffredo Fofi, che su Avvenire spiega come: “A parlare di fame si rischia l’abbuffata”. Prendendo spunto dalla frase proverbiale che dice: “Altro è parlare di morte, altro è morire”, Fofi scrive: “Non credo sia possibile, a pancia piena, capire davvero chi ha la pancia vuota, vecchio o giovane che sia. Quando parliamo di fame la nostra è, credo, una moderna forma di retorica”.

L'assaggio

E’ al ristorante Olio d'Oliva (via Nomentana 1006 - tel. 0660668008) di Roma, dove si comincia con un trionfale cestino di pane per procedere con maccheroni cacio e pepe con polpo marinato allo zenzero e  tagliata di petto d'anatra alla cenere con confettura di cipolla e mentuccia. Ne parla Paolo Massobrio su IlGolosario.it.

Il Vino

E’ il Salento Campo di Mare 2014 prodotto dall’azienda Duca Carlo Guarini di Scorrano (Le). Di colore rubino chiaro, al naso richiama i profumi di fragola e una nota minerale che lo caratterizza. In bocca è fresco e a emergere è la nota salina che evoca immediatamente il mare. È un vino perfetto per accompagnare la robustezza della cucina marinara salentina. Una bottiglia costa sugli 8 euro. Lo racconta insieme agli altri vini Fabio Molinari su ilGolosario.it.

Lutto

Se n’è andato a 83 anni Aldo Strocco, patron del ristorante Cà Vittoria di Tigliole d’Asti che oggi vede al timone il nipote, lo chef Massimiliano. Ai famigliari, le nostre più sentite condoglianze, nel ricordo di una persona simpaticissima, che ci conquistò con il suo Grignolino preferito.

Appuntamenti

Tutti in Val Nure, domani alle 17.00, per il primo compleanno di Valore Valnure, l’associazione che mette a sistema le imprese di un territorio, con la partecipazione di ristoranti, agriturismi, cantine e produttori di salumi e formaggi. Saranno presenti l’assessore del comune di Vigolzone, Silvia Milza, e Paolo Massobrio. @ Domenica sera Paolo Massobrio sarà invece atteso a Chioggia per l'incontro "Alimentazione e convivio: aggiungi un posto a tavola" (ore 21.00 - auditorium San Nicolò), organizzato al Fondaco di Chioggia nell'ambito della rassegna Il Volto dell'altro. @  E se domani sarà il giorno ufficiale dell’inaugurazione del Padiglione dei Vino ad Expo con il ministro Martina, lunedì Paolo Massobrio e Marco Gatti daranno il via alla giostra dei wine bar con il primo incontro in terrazza, alle ore 20.00, protagonista Hic Enoteche di Milano e il Pinot nero dell’Oltrepo’ Pavese secondo due declinazioni. L’ingresso è libero.