La notizia

Anche Torino diventa vegan, o almeno ci prova. E’ l’intento dichiarato da Stefania Giannuzzi, assessore all’Ambiente della nuova giunta Appendino, che ha illustrato il programma di governo eco-friendly del nuovo sindaco del capoluogo piemontese. “Non vogliamo imporre a nessuno un regime vegano o vegetariano - precisa l’assessore - ma è nostra intenzione promuovere questa dieta sul territorio comunale come atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente”. Quali saranno le iniziative? Oltre all’inserimento del menu vegan nelle scuole, saranno introdotti anche il Veg-festival e altri momenti simbolici sul modello delle domeniche ecologiche. La dieta senza carne rientrerà invece nelle azioni per combattere l’inquinamento, ridurre i rifiuti e gli sprechi alimentari. Una dichiarazione d’intenti che non è piaciuta a tutti, diventando bersaglio di critiche sui social network e da parte degli oppositori. “Ognuno è libero di mangiare ciò che crede - ha polemizzato Silvio Viale del PD - Pensare che il compito del Comune sia promuovere la dieta vegana e vegetariana è demenziale, oltre che una pericolosa illiberale politica da guru”. (La Stampa e Repubblica) @ Nuova querelle sulla Xylella. La Commissione Europea prepara una nuova lettera di messa in mora a danno dell’Italia, che non avrebbe applicato le misure imposte da Bruxelles per contrastare la diffusione del batterio. “Capiremo con la Commissione UE come agire - ha fatto sapere il ministro Maurizio Martina - il nostro obiettivo è contribuire allo sviluppo di un piano utile per il territorio e gli agricoltori. Abbiamo bisogno della Regione Puglia in campo, da protagonista”. (Italia Oggi) @ Ma in tema di olio anche una buona notizia. A partire da settembre vedrà la luce Oleum, il progetto europeo di ricerca coordinato dall’Università Alma Mater Studiorum di Bologna che punterà a smascherare i falsi extravergini di oliva. Come? Tramite una revisione dei metodi di analisi oggi in uso, per valutarne la qualità; quindi la messa a punto di test innovativi per scovare le soluzioni più efficaci e divulgarle a tutti i laboratori d’analisi attraverso il sito del progetto, che sarà online entro la fine dell’anno. (Italia Oggi) @ Sempre più produttori francesi vittime di tumori e malattie gravi. E’ quanto emerso dall’ultima ricerca dell’Agenzia transalpina su sicurezza alimentare, ambiente e lavoro, che ha acceso i riflettori sulle sostanze chimiche riversate sulle coltivazioni secondo un calendario scandito dalle centrali cooperative che forniscono i pesticidi. Ma il vero colpevole resta l’industria chimica, che non fornisce informazioni adeguate sulla pericolosità dei prodotti. (Italia Oggi) @ E di agricoltura parla anche Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi interviene per parlare dell’estate come momento propulsivo per il settore, ma anche per muovere una critica contro il sistema che non premia (più) la cura del territorio. “La moderna agricoltura - scrive - non è più quella dei sussidi, che appartiene a una generazione di meri produttori; l’agricoltura di oggi fa i conti con la distinzione in un’ottica di filiera: dal campo alla trasformazione fino al consumatore consapevole della differenza. Ma come la si racconta questa differenza? (…) Qualcuno lo fa, creando una microeconomia, altri parlano di ‘specialty”, ma senza rendersi conto di quanto sia ridicolo parlare di qualcosa di cui non si conoscono i connotati”.

Robot maggiordomo e farinata in versione street food

Testa, busto, braccia, telecamere e sensori. Sono alcuni dei connotati che avrà il robot maggiordomo, un umanoide del tutto simile a una persona in carne e ossa pensato per dare una mano nelle faccende domestiche ma anche a lavoro. A realizzarlo è stata l’Università di Genova, che entro un anno e mezzo lo metterà sul mercato grazie anche al coinvolgimento di investitori privati. Qualche curiosità: il’androide costerà come una tv, peserà 50 kg e avrà 28 motori che gli permetteranno di muoversi e interagire con le persone. (Il Giornale) @ Dal robot maggiordomo al naso elettronico che salverà le viti. Si chiama genome editing, ed è un vero e proprio naso creato per annusare la peronospera, una delle malattie più diffuse tra i vitigni. Il progetto, seguito dal Wine Research Team e voluto dal presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, è stato presentato la scorsa settimana a Villa Sandi, nella terra del Prosecco. “La ricerca - ha commentato Cotarella - è l’unica via per la sostenibilità”. (Italia Oggi) @ “Dal 2012 porto la mia farinata in tutta Italia”. Parola di Ivan Boccaccio, il 33enne di Montaldo Bormida che ha reso la farinata un esempio perfetto di street-food. Oggi, con uno staff di 10 persone e tre furgoni, gira l’Italia per far scoprire questa ricetta tipica della tradizione ligure, ma si prepara ad aprire il suo primo locale ad Ovada. (La Stampa) @ Paesaggio, vino e cultura protagonisti con i “Percorsi DiVini”. L’iniziativa, organizzato dalle Donne del Vino del Piemonte guidate dalla delegata Renata Cellerino e supportata a livello nazionale, metterà al centro 15 aziende vinicole piemontesi delle associate, che apriranno le loro porte accogliendo i visitatori e accompagnandoli in percorsi tra le vigne per raccontare i loro luoghi e divulgarne la cultura. Il progetto sarà presentato domani, giovedì 21 luglio,  alle 17 alle Cantine Bosca di Canelli (At). 

L'Antica Corte Pallavicina celebra la Notte dei Culatelli

Si è svolta ieri, all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, l’edizione 2016 della Notte dei Culatelli, evento voluto dalla famiglia Spigaroli per premiare la qualità che contraddistingue l’immagine dell’Italia in tutti i settori, a partire da quello agroalimentare. La serata, cui ha preso parte anche Paolo Massobrio, è stata occasione per sostenere con un aiuto economico il progetto promosso da Slow Food di tutela della terra e del paesaggio denominato “Un milione di orti in Africa”, rivolto ad altrettante piccole produzioni di estrema qualità. Tra i premiati della serata anche lo chef Gennaro Esposito e la pallavolista Francesca Piccinini (insieme nella foto).

Il pensiero

In principio era la rucola. Oggi invece è zenzero. Sempre più spesso l’erba verde utilizzata per insaporire i piatti viene sostituita dallo zenzero, un vero must per gli amanti delle tendenze, anche in cucina. Sul Corriere della Sera ne parla Luca Mastrantonio, che scrive: “Un giorno, la stella della rucola ha iniziato a declinare; ci sono stati periodi di transizione, come la paretesi Tofu, un derivato della soia fermentata: una delizia, per gli amanti, polistirolo insapore per chi lo odia. Ma né rucola né tofu hanno la versatilità della spezia del momento: lo zenzero. Ci sono donne che non possono vivere senza zenzero. (…) E in un mondo pieno di incertezze, lo zenzero sembra avere tutte le risposte. (…) Ma chissà se verrà anche un giorno in cui qualcuno potrà raccontare quando lo zenzero non c’era".

L'assaggio

E' da I Soffioni (p.zza dei Signori - tel. 04221747821) di Treviso. Nel cuore della città, un biopub di recente inaugurazione che deve la sua nascita a un’idea di Paolo Lai e dei soci Simone Vianello e Giovanni Ferro. Qui tutto parla bio a partire dal menu, imperniato su prodotti da agricoltura o allevamento biologico, dai salumi ai formaggi passando per le carni e il pane, realizzato con farina bio da un panificio della zona. E dove spicca anche un'interessante selezione di piatti vegani. Su ilGolosario.it l’approfondimento di Fabio Molinari.

Il Vino

E’ il Private Cartizze Fermentato in bottiglia Dosaggio Zero di Bisol (tel. 0423900138) di Valdobbiadene (Tv). Desiderio Bisol, anima talentuosa della cantina, firma un vino giallo paglierino brillante, dal perlage fine e continuo, dal naso elegantissimo e complesso con note di fiori bianchi, pera, mela e grano maturo, in bocca è ampio e armonico, di grande equilibrio e complessità, lunga persistenza. Un grande vino italiano!