La Notizia

Chi ha detto che le ostriche sono afrodisiache? Un mito, purtroppo, da smentire. Nonostante Casanova ne mangiasse 50 a colazione per sostenere le sue sexy maratone, non esiste alcuna prova scientifica degli effetti positivi di questi molluschi sulla nostra libido. Ma almeno sotto un aspetto vanno salvate: contengono infatti una buona dose di zinco, utile per la sintesi del testosterone maschile. Un minerale che però - va detto - si può trovare nelle stesse quantità anche in alimenti decisamente meno costosi come mandorle, semi di zucca e alcune tipologie di fagioli. (Sette) @ E in tema di alimenti, si fa un gran discutere in questi giorni dei food trends del 2017. A scandagliarli sul Venerdì di Repubblica è Lara Crinò, secondo cui i cibi e condimenti di cui non si potrà più fare a meno sono broccoletti, mirtilli, harissa, una salsa marocchina a base di peperoncino, coriandolo, aglio e olio d’oliva, e le bacche di ashwagandha, utilizzate per preparare la curcuma. @ Ma mangiare puà fare bene anche alla pelle. Sull’onda del salutismo dilagante, la guru della bellezza Wendy Rowe pubblica un libro, Eat Beautiful, in cui detta le regole per un’alimentazione che rende anche belli. E tra i cibi che non possono mancare inserisce cavolfiore, barbabietola, latte di mandorla, uova e quinoa. Tutti da appuntare in agenda. (Corriere della Sera) @ Vegani uniti…contro Panebianco. L’editorialista Angelo Panebianco sul primo numero di Sette del nuovo anno solleva un vespaio toccando il tema del “Veganesimo”. E il direttore della testata oggi pubblica alcune delle lettere di dissenso inviate dai lettori, lasciando quindi la parola al diretto interessato. Che alle critiche risponde: “E’ difficile discutere con i veri credenti di qualsivoglia fede sul carattere di quella stessa fede. Infatti, parlando dei vegani, non rivolgevo a loro ma agli altri, a quelli che come sono interessarti a capire alcune delle conseguenze sociali e culturali del processo, ormai avanzatissimo, di scristianizzazione dell’Europa”. @ E a riprendere la “questione vegan” intervengono anche Caterina e Giorgio Calabrese, che scrivono dei rischi connessi all’abuso di alimenti come soia, tofu e latte. Secondo di medici questi cibi contengono isoflavoni, usati per alleviare i sintomi della menopausa, ma dalle molte controindicazioni. (Sette)

Biscotti che scappano in Austria e i vini da cervelloni

Dal Friuli all’Austria per pagare meno tasse. E’ quanto sta accadendo all’azienda Le Esse di Raveo, pronta a trasferire la produzione dei biscotti a forma di esse - appunto - in Carinzia, una regione dell’Austria dove le tasse sarebbero più basse e la burocrazia più snella. “Tra qualche mese trasferirò la produzione - annuncia il titolare Aldo Bonanni - Ma la vendita del prodotto rimarrà anche a Raveo”. (Libero) @ Città del Messico si mobilità contro lo smog. Grazie alle firme “social” di 80mila abitanti, la capitale messicana ha dato il via libera a un progetto green che prevede l’inserimento di giardini verticali su 1.000 piloni della viabilità disposti lungo 27 chilometri di tangenziale. Lo spiega Edoardo Vigna su Sette. @ Da leggere, su Sette, anche la riflessione di Paolo Martini, che a proposito de “Il Collegio”, il nuovo docu-reality in onda tutti i lunedì su RaiDue, scrive: “Peccato che per ora, Il Colelgio non riesca a far tornare la televisione al centro del dibattito tra le generazioni su un tema così decisivo come l’educazione (…) Viviamo pur sempre in nel mondo dove ormai, con la diffusione dei Social, è avvenuto il ribaltamento dal “personaggio in cerca d’autore” all’improvvisarsi di tutti autori in cerca di personaggi”. RUBRICHE: su La Stampa di oggi Paolo Pejrone racconta la storia delle viole amate da Napoleone, fiori per cui il condottiero provava un’ossessione così forte che “Fece piantare anche milioni di alberi”. @ Sul Corriere della Sera è tutta da leggere l’intervista di Luciano Ferraro a Ginevra Venerosi Perosini, vignaiola della Tenuta di Ghizzano, in Toscana, che oggi vende tre dei suoi migliori vini anche nella scuola superiore Sant’Anna di Pisa. “Per promuovere ricerca e talento”. @ Sosta golosa per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Crotasc di Sondrio e da bere consigliano il Nemorino Rosso 2015 prodotto da I Giusti e Zanza a Fauglia (Pisa). @ Nuovo appuntamento con la cucina etica e sostenibile. Dal 22 al 25 gennaio l’Alta Badia torna ad ospitare Care’s l’iniziativa promossa dallo chef altoatesino Norbert Niederkofler che porterà negli hotel e nei rifugi della zona 30 chef provenienti da 16 nazioni, che per quattro giorni si confronteranno sul legame tra alta cucina, ecosostenibilità e salute. (Corriere della Sera)

Fuori dalla Tavola

Buone notizie per le foche monache. Terminata quasi ovunque la persecuzione a colpi di fucile, molte esemplari della specie stanno risalendo sulle nostre spiagge, facendosi ammirare dai turisti. Tanto che un censimento ne ha contate già 700 sulle coste di Italia, Grecia e Croazia. (Corriere della Sera)

Il pensiero

Quello di oggi è di Francesco Vecchi che su Libero, nella rubrica “Buon Mattino”, riprende le vicende del giovane di Moncalieri sospeso da scuola dopo aver spacciato snack ai compagni. E scrive: “Il venditore di merendine deve imparare a integrarsi come fosse un migrante”

L'assaggio

Al ristorante Il Tino (via Monte Cadria, 127 - tel. 065622778) di Fiumicino (Roma). All’interno del cantiere Nautilus Marina, un locale luminosissimo che grazie a un’ampia vetrata permette di pranzare con vista sul molo fluviale di attracco delle imbarcazioni. In cucina, il bravo Daniele Usai propone piatti mai banali, utilizzando materie prime di primissima qualità. Da non perdere il prosciutto di tonno con visciole all’Armagnac, ma anche i gustosi spaghetti ai cannolicchi e gambi di prezzemolo e la tempura di calamari e mazzancolle. Su ilGolosario.it la sosta di Andrea Voltolini.

Il Vino

E’ il Passito Mastro Terenzio 2013 prodotto dalla cantina Feudo dei Sanseverino (Tel. 0981.21461) di Saracena (CS). Di colore ambrato brillante, al naso è intenso, con tutta l’esuberanza della pesca e dell’albicocca, dell’uva passa e una nota viva, vibrante che si ritrova allo stesso modo in bocca dove colpisce per la morbidezza, la consistenza carezzevole, setosa, e quel nerbo di freschezza che lo rende ottimo da accostare ai dolci lievitati della tradizione. Un gran bel passito!