La notizia

Un “pasto testimone” conservato dai ristoranti per almeno 72 ore come campione del menu servito in occasione di pranzi e banchetti nuziali. E’ il contenuto della proposta avanzata dall’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, a seguito del caso di intossicazione che ha colpito un centinaio di invitati a un pranzo di nozze servito in un ristorante dell’astigiano. Una proposta che tuttavia sta facendo storcere il naso alle associazioni di categoria; dalla Federazione dei pubblici esercizi (Fiepet), per cui “Quel che conta è la tracciabilità dei prodotti”, all’ Epat di Torino, che ha rivendicato il diritto dei ristoranti a non essere trattati come le mense. (Repubblica) @ E sul tema è da leggere anche l’intervento di Aldo Cazzullo, che sul Corriere della Sera risponde a una lettrice preoccupata per il cibo servito dai ristoranti. “Da un punto di vista materiale, siamo più ricchi. Ma da quello culturali siamo molto più poveri. (…) Dopo tante chiacchiere sul biologico e il Km0 in tavola non mettiamo la tinca in carpione, ma le capesante. Che in Monferrato, rischiano in effetti di fare male. (…) Dobbiamo ricordarci chi siamo, da dove veniamo e riflettere su quel che siamo diventati. Non solo a tavola”. @ Intanto, un altro caso di intossicazione su larga scala arriva anche da Basiglio (Milano 3), dove 36 persone si sono sentite male dopo aver mangiato insalata pollo in una mensa aziendale. Per 24 di loro è stato necessario il trasporto in ospedale, ma nessuno è in gravi condizioni. Le analisi sono in corso, ma il sospetto è di un problema nella conservazione del cibo servito ai clienti. (Corriere della Sera) @ E a mettere altra carne sul fuoco arriva anche l’Annonaria di Milano, che solo tra gennaio e giugno ha sequestrato 8 quintali di alimenti in cattivo stato di conservazione o addirittura scaduti, accertando un totale di 749 violazioni. Ultimo caso quello che ha visto il sequestro di 200 chili di carne in una macelleria di via Giambellino. (il Giorno) @ Soffocato da una brioche mentre fa colazione al bar. E’ accaduto a Este, dove un trentenne disabile l’altro giorno ha rischiato la vita mangiando un cornetto al Salotto, un bar del centro città. L’uomo è ricoverato in gravi condizioni ma fuori pericolo, grazie al pronto intervento di una cameriera laureata in medicina e di un medico presente al momento dell’accaduto. (Il Mattino di Padova).

Formaggio in pericolo e le multinazionali della tavola italiana

Il formaggio è in pericolo: il rischio è che le Dop vengano “mangiate” dalle grandi aziende, come già accade in Francia. (Repubblica) E’ l’allarme che arriva da Cheese, che questa mattina ha acceso i riflettori sull'incontro tra la Robiola di Roccaverano Dop e i vini del Monferrato. Presenti al dibattito, a cura del Consorzio della Robiola di Roccaverano DOP, Roberto Arru di AssoPiemonte, Filippo Mobrici del Consorzio della Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, Matteo Marconi del Consorzio della Robiola di Roccaverano, l'assessore Giorgio Ferrero e Paolo Massobrio. @ La parmigiana non è emiliana ma siciliana: portata dagli Arabi in Andalusia da lì approdò nell’isola. La sua avvincente storia su La Verità di sabato. @ Nestlè compra Blue Bottle, il brand di caffetteria, basata su bio e commercio equo e solidale, nata nella baia di San Francisco. L’obiettivo è fare concorrenza a Starbucks. (La Stampa) @ La tavola italiana sempre di più in mano a multinazionali straniere. Repubblica di domenica partendo dall’ultimo caso (quello di Acetum) traccia la mappa dei marchi nostrani che hanno traslocato.

News dal mondo del vino

Oltre quaranta aziende sono state premiate al concorso enologico Torchio d’Oro andato in scena durante la Festa della vite e del vino. Due gli Oscar consegnati all’azienda Olivetta di Castelletto Merli e a quella di Paolo Angelini di Ozzano. La serata è stata condotta da Paolo Massobrio. (La Stampa) @ Sul Corriere della Sera di sabato le anticipazione dei migliori 50 vini d’Italia secondo Gardini e Grignaffini. Al primo posto l’Oreno 2013 di Tenuta Setteponti. @ “Ho lasciato la musica per produrre un vino che ha il mio carattere”. Su Il Mattino di oggi l’intervista a Paolo Brunello, ex violoncellista e ora viticoltore nella sua tenuta Vignale di Cecilia di Baone, Top Hundred di Papillon nel 2010 con il Colli Euganei Rosso “Passacaglia”.

Frutta e verdura per andare bene a scuola e libertà di cibo

Più verdura e frutta e meno bibite zuccherate per andare bene a scuola. La nutrizionista Carla Favaro sul Corriere della Sera riprende i risultati di uno studio australiano pubblicato su Appetite e fornisce alcuni consigli per affrontare meglio il rientro tra banchi di scuola. Tra questi segnala l’importanza di una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura e povera di zuccheri raffinati, un’idratazione adeguata e una prima colazione energetica, in grado di fornire il giusto carburante per affrontare la giornata. @ Ma dell’importanza della colazione parla anche la dottoressa Emanuela Bartolozzi, che su QN risponde alle domande di Letizia Cini e spiega quanto il primo pasto della giornata possa contribuire anche a mantenere la linea. @ Alimentazione anche al centro de “I fascio-vegani. Libertà di cibo e di pensiero”, l’ultimo libro del giornalista Giuseppe Cruciani che pesca tra gli azzardi verbali del veganesimo più estremo. Lo spiega Maria Luisa Agnese sul Corriere della Sera.

Enogastronomia politica

In molti parlano già di #couscousgate. E poco ci manca, a giudicare dal polverone sollevato da Florian Philippot, braccio destro di Marine Le Pen, che qualche sera fa, a cena a Strasburgo insieme ad altri colleghi del partito ultranazionalista Front National, ha postato una foto beandosi di aver gustato “il miglior cous cous di Strasburgo” e scatenando le ire degli altri colleghi militanti. Pronta la replica della sua assistente, Amélie della Rochère, intervenuta in sua difesa ricordando che in Francia è consuetudine consumare abitualmente piatti stranieri come ad esempio l’italianissima pizza.

L'assaggio

Al Fre (loc. San Sebastiano - tel. 0173 789269) di Monforte d’Alba (CN). Un vero e proprio villaggio del gusto, completo di cantina, camere, spa e - ovviamente - il ristorante ambientato in sale di design con una carta che offre soluzioni e abbinamenti inconsueti; dal capriolo con yogurt e pantaggine ai plin con cipolla e Castelmagno al fassone con asparagi e ribes. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Freisa d'Asti 2016 di Bricco Ottavio (tel. 335 616 6596) di Buttigliera d'Asti. Certificato biologico, ha note di frutta molto avvolgenti, ma la sorpresa è in bocca con quella trama fine e presente dei tannini del Freisa, che a questo punto, davvero sembra essere il barolo del Monferrato. Comunque sia segnatevi questa cantina e siccome qui tutti verranno a Golosaria dall'11 al 13 novembre, mettete in conto di cercare Bricco Ottavio. Promesso?