La notizia

Toccatemi tutto, ma non la Nutella. Così la ministra francese Segolene Royal manda “mille scuse” al marchio italiano per averlo accusato di deforestazione. Mentre la first lady italiana all’Expo ordina una crepe con Nutella. @ Intanto proprio all’Expo oggi è atteso l’arrivo di Michelle Obama che ieri, sempre a Milano, aveva cucinato insieme allo chef Mario Batali la quinoa. @ Brutte notizie invece dalla Russia: le sanzioni e il conseguente blocco delle esportazioni costano al cibo italiano 20 milioni di euro al mese. @ Sulla Stampa da leggere la riflessione del Priore di Bose Enzo Bianchi che dice: nel mangiare sono occupati tutti i sensi (orecchio compreso).

L'affaire Nutella e le sanzioni russe

Il caso Francia - Italia sulla Nutella si chiude con le scuse del ministro Ségolène Royal che in una trasmissione aveva chiesto di non mangiare più questo prodotto perché - a suo dire - responsabile della deforestazione visto l’utilizzo dell’olio di palma. Peccato che l’azienda di Alba abbia subito precisato che le sue materie prime sono tutte certificate anche per il rispetto ambientale e che la difesa del marchio italiano sia stata bipartisan, con il ministro dell’ambiente italiano Galletti che ha definito “sconcertanti” le dichiarazioni. La risposta più efficace è però arrivata da Agnese Renzi che ieri all’Expo si è fatta fotografare allo stand della Nutella. @ Ma ieri è stato anche il giorno dell’arrivo a Milano della first lady americana Michelle Obama con figlie al seguito. Ieri insieme a Mario Batali ha cucinato per i bambini dell’American School di Opera, oggi invece sarà in visita a Expo. A far scalpore la pasta scelta dalla Obama per l’insalata: le fregole sarde su cui ha versato generose cucchiaiate di Parmigiano (insomma un efficace spot per il made in Italy). @ A far male al made in Italy sono invece le sanzioni inflitte alla Russia e la ritorsione sulle esportazioni volute da Putin: secondo Coldiretti la perdita è stimata sui 20 milioni di euro mensili e dall’inizio dell’anno le esportazioni si sono dimezzate. Il Consorzio del Grana Padano stima una perdita dall’inizio dell’embargo di oltre 15milioni di euro. (QN)

Il gigante del lusso punta al Brunello e la vigna di Leonardo

Lvmh punta su Montalcino. Il gigante francese dei beni di lusso, già detentore di grandi marchi tra cui Chateau d’Yquem, Moet & Chandon e Dòm Perignon ora punta alla Toscana, dove pare sia intenzionato a raggiungere anche il Brunello. In cima alla classifica di gradimento dei proprietari del gruppo sarebbe l’azienda Biondi Santi, seguita con probabilità da Cerbaioni e da Marchesato degli Aleramici. (Panorama) @ Milano apre al pubblico la Casa degli Atellani. In occasione di Expo, la dimora privata aprirà le porte al pubblico fino al 31 ottobre offrendo ai visitatori la possibilità di conoscere la vigna di Leonardo Da Vinci: 16 filari di Malvasia di Candia Aromatico che nel 1408 Ludovico il Moro regalò all’artista per ringraziarlo dei suoi servigi. Per info e orari www.vignadileonardo.com (Repubblica) @ Davide Rampello porta la Valle d’Aosta all’Expo. Il curatore del Padiglione Zero sarà anche direttore artistico per la Valle d’Aosta, che proprio ieri ha presentato il suo palinsesto di eventi. “Il mio desiderio - ha detto Rampello - è quello di creare un percorso di percezione nuova della regione, mediante una conoscenza del territorio più profonda e sensibile”. (Italia Oggi)

Il pensiero

Mangiare impegna tutti i sensi, udito compreso. Lo scrive sulla Stampa di oggi il Priore di Bose Enzo Bianchi che spiega: “Il vero cuoco prima di guardare sente se è il caso di intervenire per non lasciare bruciare il cibo. Poi, quando si mangia, il suono dei cibi in bocca ci giunge alle orecchie attraverso i muscoli della faccia: fratumare un grissino con i denti, succhiare una mozzarella, masticare una bruchetta al pomodoro”. E anche nel bere è impegnato l’udito: ecco perché facciamo cin cin.

Rubriche

Su La Stampa di oggi, tra le pagine del Nord-Ovest, Paolo Massobrio scrive dell'albicocca puntinata di Valleggia che “Trionfa nel mese dal 15 giugno al 15 luglio e trova nelle zone costiere e nelle fasce collinari della Riviera di Ponente un terreno che le conferisce polpa carnosa e sapore dolce”. @ Ma sempre su La Stampa Paolo Massobrio racconta anche della famiglia Forner, che nel cuore della Marca Trevigiana ha riabilitato uno storico vitigno del ‘600, la recantina. @ Sulla stessa pagina anche Doctor Chef Federico Francesco Ferrero, che questa settimana scrive dei piselli “Che annunciano il solstizio d’estate”. @ Protagonista della rubrica di Rocco Moliterni è invece Enrico Bartolini, chef del Devero di Cavenago che, riproponendo a Villa Arnese Lucini di Genova una cena attraverso cinque secoli, ha confidato: “Per preparare i piatti della cena di stasera mi sono ispirato al contenuto dei libri custoditi nella biblioteca di questa dimora”. @ Intanto, Edoardo Raspelli recensisce le proposte del Relais Il Borgo di Penango (At). @ Infine Bruno Vespa, che su Panorama scrive la storia della famiglia Ferrio, specializzata nella lavorazione dei vitigni di Barbera e Nebbiolo e la cui cantina, la Cascina Ca’ Rossa, celebra i suoi primi vent’anni.

Ho capito bene?

Roma senza regole fa incetta di abusivismo. Sul Corriere della Sera un’inchiesta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella svela il “grande degrado” che interessa la Capitale. A partire dalla zona franca intorno al Colosseo - feudo della famiglia Tredicine - dove 69 camion ospitano venditori abusivi di cartoline, tappeti, e souvenir (e che il Sindaco Marino ha promesso di spostare in tempi brevi n.d.r), passando dal trattamento non sempre “corretto” riservato ai turisti dai romani, con prezzi alle stelle e “sòle” dietro l’angolo. Fino ad arrivare ai servizi, scarsi e fuori norma, ma che nessuno controlla. (Corriere della Sera)

L'assaggio

E’ la Drogheria Parini 1915 (via Borgospesso, 1 – tel. 0276002303) una boutique di cose buone nel centro di Milano che è anche un bar e un ristorante, ambientato nelle celle del convento della Chiesa di San Francesco di Paola, dove assaggiare linguine “Verrigni” alla puttanesca bianca e costoletta di vitello alla milanese. Lo racconta Marco Gatti sul IlGolosario.it

Il Vino

E’ il Sauvignon 2012 della cantina Kante (tel. 040 200255) di Duino Aurisina (Ts). Di colore giallo paglierino con riflessi oro, al naso è elegante e intenso, con note di foglia di pomodoro, frutta esotica in particolare ananas e frutto della passione, erbe aromatiche, mentre al palato è di grande armonia, fine, di buona sapidità e lunga persistenza. Si abbina a piatti di pesce e carni bianche. Una bottiglia costa sui 20 euro.