La notizia

Chef francesi fuori dalla top ten della classifica dei “The World’s 50 Best Restaurants”. E scende in campo il governo francese che si fa una propria lista dei migliori 1000 ristoranti del mondo (ma non c'è già una guida che fa queste cose?) @ Ad Asti l’iniziativa di un corso per diventare pizzaioli rivolta ai richiedenti asilo. @ A Padova la novità della prima Ytheca italiana dov’è possibile acquistare da portare a casa o farsi cucinare sul posto il pesce di diverse specie proveniente da 70 Paesi, grazie all'utilizzo di una speciale teca criogenica. @ Da Milano invece l’idea di una start up che porta il vino a domicilio, ideale per i regali di Natale. @ A proposito di vini delle feste oggi Fiammetta Fadda pubblica il suo vademecum ragionato sugli champagne, mentre Giancarlo Aneri confessa il segreto del successo dei suoi vini: il palato delle donne @ E tra i regali a tema vino, da Portacomaro l’iniziativa per adottare una vite della Vigna del Papa @ Gennaro Esposito, il geniale chef di Vico Equense, pensa a portare la sua cucina anche nel Nord Italia. @ Il dono come dottrina politica. Lo spiega Marino Niola portando l’esempio della società aborigena..

La classifica di Stato (francese) degli chef e lo Champagne a domicilio

La classifica dei “The World’s 50 Best Restaurants” della San Pellegrino esclude dai primi dieci posti gli chef francesi e fa infuriare il governo di Parigi. Così il ministro degli esteri Fabius ha presentato una classifica dei migliori 1000 ristoranti al mondo elaborata dall’istituzione che promuove il turismo francese. E nella “liste” ai primi 10 posti sono ben 5 gli chef francesi. (La Stampa) (A quando la guida del Quirinale? Qui davvero non si può neanche dire che stiamo sfiorando il ridicolo: ci siamo finiti proprio dentro) @ I richiedenti asilo diventano pizzaioli, grazie a un progetto del Consorzio Co.a.la e Piam in collaborazione con la pizzeria Francese di Asti. Qui è stato organizzato un corso a cui hanno partecipato tre ragazze nigeriane, tre afghani, due pakistani e un maliano arrivati ad Asti lo scorso anno. Ne ha parlato anche ieri su Avvenire Paolo Massobrio @ Gennaro Esposito, intervistato da Carlo Cambi su QN, racconta il successo della cucina campana e anticipa il progetto di rafforzare il brand legato al suo nome con nuove collaborazioni, nel Nord Italia, come già accade con il Resort Casta Diva di Blevio. @ Champagne (e grandi super alcolici) consegnati a casa nel giro di un click. Libero racconta la start up Milanovino lanciata da 5 giovani imprenditori che prevede l’ordine del vino on line e la consegna (gratuita) a casa tramite un fattorino. Nella lista etichette importanti (molti Champagne) e gli ingredienti da cocktail. Il servizio, spiegano, durante le Feste può essere utilizzato per i regali di Natale: preparano i pacchi e scrivono anche il biglietto.

Tutto sulle bollicine e le regole per salvare il girovita

Bollicine simbolo di festa. Ne parla Fiammetta Fadda, che su Panorama propone un “vademecum ragionato” sul re degli spumanti, lo Champagne. Ma quali sono le tipologie più adatte ai vari momenti della giornata? Nel caso del pranzo e all’ora dell’aperitivo il migliore è il Blanc des Blancs, mentre per la cena è preferibile un Cristal (già, fantastico... e soprattutto alla portata di chiunque....) Quanto al servizio, il formato ideale è quello Magnum, il più adatto a valorizzarne il carattere, mentre la temperatura corretta dev’essere tra gli 8 e i 10 gradi. Ma attenzione; per non incorrere in scivoloni, è importante conoscere alcune parole importanti: millesimè, tirate, dégorgement, prise demorse, dosate, remuage, cuvée e perlage. (Tutti promossi? Ma dove troviamo i soldi per lo Champagne? E se bevessimo un Trentodoc?) @ Dallo Champagne al Prosecco, con l’intervista di Maddalena Bonaccorso al “Mago delle bollicine” Giancarlo Aneri, che a proposito del successo della sua azienda ammette: “Devo tutto al palato e alla raffinatezza delle donne, che hanno reso il Prosecco uno dei vini più amati al mondo”. E dopo aver servito il suo vino ai tavoli di Barack Obama, John Elkann, George Clooney e al G8 dell’Aquila, annuncia per il futuro di voler far rotta sulla Cina. “Il mercato cinese ha enormi potenzialità - dice - e anche se è difficile sfondare non per questo la Aneri si tirerà indietro: il made in Italy può conquistare tutti”. (Panorama) @ Da Portacomaro l’idea regalo di adottare una vite della “Vigna del Papa”, la vigna piantata su un terreno incolto e dedicata a Papa Francesco originario del paese. Dopo la posa delle barbatelle nel 2013, il prossimo anno ci sarà la prima vendemmia e chi aderisce avrà le prime bottiglie. @ Le feste di Natale sono un rito cui è difficile rinunciare, un’occasione per stare in compagnia tra brindisi e grandi abbuffate. Ma come si può “sopravvivere” al tour de force culinario senza eccedere? Bastano poche pratiche regole: tenere frutta a portata di mano per compensare improvvisi attacchi di fame, ascoltare il corpo per distinguere tra gola e vera fame, prediligere alimenti integrali, imparare a gestire il vino a tavola, usare le spezie per stimolare il metabolismo, non dimenticarsi del “goccetto” dopo i pasti (a patto che sia Armagnac, consiglia Mességué, evitando amari e grappe) fondamentale per digerire (quest'ultima poi è esilarante. Ma i dietologi sono d'accordo?)(Panorama)

Rubriche

Cioccolato e liquore è una combinazione tipica del Piemonte, e il campione assoluto è il Cuneese al rhum. Lo scrive stamane Paolo Massobrio su La Stampa, che a proposito di questo dolcetto - croccante all’esterno e morbido all’interno - scrive: “Dal capoluogo i Cuneesi sono diffusi in tutta la provincia con differenti composizioni, dove prendono la denominazione locale (…) Ma bisogna andare a Dronero per conoscere il mitico Dronerese Bianco”. @ E sempre su La Stampa, tra le pagine nazionali, Massobrio racconta anche la storia di Luca Balbiano, il giovane vignaiolo che ad Andezeno ha puntato tutto sul Freisa, il vino amato anche da Don Bosco e soprattutto sul Cari, antico vitigno @ Sulla stessa pagina anche Federico Francesco Ferrero, che rispolverando i suoi ricordi d’infanzia smentisce chi punta l’indice contro il latte appena munto e scrive: “Non è un veleno”. @ Rocco Moliterni racconta invece dell’appendice serale della presentazione della guida Michelin andata in scena alla Mercedes di Pero; “Un viaggio nell’Italia del gusto” attraverso i piatti di Pino Cuttaia, Gennaro Esposito, Giorgio Damini, Gianni Tarabini, Davide Oldani e Giancarlo Perbellini. Tutto accompagnato dai salumi di Massimo Spigaroli. @ Infine Edoardo Raspelli, che recensisce i piatti del ristorante Novecento di Rovereto (Tn) con voto finale: 14/20. @ Continua il successo del libro Grill Master (Comunica Edizioni) che nella sua categoria, su Amazon, supera anche la Bibbia del barbecue Weber. 

Ho capito bene?

"Cenare non èun reato" e devastano un ristorante. E' la notte brava (finita in una cella di sicurezza) di quattro giovani di Abbiategrasso e Mortara che hanno preso di mira il Roadhouse di Corsico, dove si sono recati a cena con l’intenzione di non pagare. Così, dopo aver mangiato e bevuto senza ritegno, hanno iniziato a distruggere il locale spaccando sedie, rovinando il bagno e utilizzando la porta d’ingresso come orinatoio. “La situazione è degenerata al momento di pagare il conto - ha spiegato il responsabile del locale - “E’ stato allora che i quattro hanno cercato di fuggire urlando “Cenare non è un reato!”. (Corriere della Sera)

Fuori dalla tavola

“Il dono è un investimento sul futuro. Un contratto a lungo termine”. Lo scrive su Repubblica Marino Niola prendendo come esempio l’economia della generosità' praticata dagli aborigeni delle isole Trobirand, in Australia, che “Nel dare a piene mani hanno fatto un’arte della convivenza e la base della loro dottrina politica. Anticipando ed ispirando le teorie contemporanee del convivialismo e dell’antiutilitarismo”.

L'assaggio

E’ da Fiorital (via Rezzonico, 8 - tel. 00498300979) di Padova, la prima ytheca italiana dove si possono gustare pesci provenienti dai mari di tutto il mondo, cucinati crudi, alla griglia, al forno, al vapore oppure fritti. Tra i piatti da non perdere i panini con astice, tonno o salmone norvegese, ma anche la zuppa del pescatore, gli spaghetti alla chitarra ai frutti di mare e il buonissimo fritto di calamari. L’approfondimento di Paolo Massobrio su ilGolosario.it.

Il Vino

Ma che sorpresa, che buona questa Albarossa “Foglio 16” prodotta a Cassine (Al) da Renata Cellerino di Villa Felice (tel. 0131252291). Ha colore rubino classico, al naso un misto di note fruttate e minerali. Fra tutti gli Albarossa di nostra conoscenza, ci è piaciuto per la personalità: l’eleganza dei padre nebbiolo, la forza paciosa e fresca della Barbera. Ha buona persistenza, ottimo a tutto pasto, a patto che ci sia la carne. Davvero ottimo! (Ma da provare anche il rosso ottenuto da uve surmature)