La notizia

“Restituisco un po’ della fortuna che ci ha regalato il Barolo”. Così titola, su La Stampa di oggi, l’articolo con cui Paolo Massobrio introduce la storia Enrico Scavino, patron della cantina Paolo Scavino di Castiglione Falletto e papà del Bric del Fiasc, uno tra i cru di Barolo più ricercati del mondo che venerdì prossimo celebrerà i suoi primi 30 anni. La famiglia Scavino oggi vende all’estero l’80% dei suoi vini (su un totale di 170mila bottiglie, in gran parte Barolo n.d.r) e possiede vigne in 7 paesi del Barolo. “Una famiglia - scrive Massobrio - che ha dentro qualcosa di molto italiano che si chiama principio di restituzione”, che l’ha spinta a devolvere in beneficenza la prima riserva di Bric del Fiasc, quella del 2008, favorendo lo stanziamento di alcune borse di studio per medici impegnati nei Paesi in difficoltà. "Viviamo in una zona dove si sta bene - ha confidato Enrica Scavino - ma un tempo non era così: era durissima. Io ho conosciuto solo la parte migliore, per cui abbiamo sentito il bisogno di fare qualcosa per chi non è stato fortunato come noi”. @ Ma l’eccellenza piemontese sarà anche al centro di “Made in Piemonte”, il progetto guidato dalla Regione e finanziato dall’Unione Europea che dal 19 marzo al 26 giugno toccherà le province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola contribuendo allo sviluppo del turismo d’impresa con una serie di itinerari turistici alla scoperta delle eccellenze piemontesi nei settori del lusso, del design e dell’agroalimentare. “Un’occasione - secondo l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Antonella Parigi - per scoprire o riscoprire tutte le fasi dei processi produttivi, abbinando allo shopping negli spacci aziendali e ai tour a piedi o in bicicletta la scoperta del patrimonio storico e artistico del Piemonte Orientale”. "L’identità di un territorio si fonda anche sulle sue anime produttive - continua l’assessore - e avere l’opportunità di esplorarle offre un’esperienza culturale nuova”. (La Stampa)

Adesso

Oggi si celebra San Patrizio (V sec). Su Adesso, per la rubrica "Degli alimenti" scopriamo le materie prime dell'impasto: lievito, sale e olio.

Eccellenze d'Italia, binomio tra cibo e vino e supermercato del futuro

Dalle eccellenze piemontesi a quelle italiane, con 271 prodotti che rendono grande l’intero Stivale. Dalla focaccia di Recco alla ciliegia di Marostica, passando per il pecorino delle balze volterrane. Sul Corriere della Sera, un servizio di Manuela Cagiano mette in risalto tutti i prodotti Dop, Igp e Stg che rendono l’Italia il Paese leader in Europa per le sue tipicità locali. A seguire il Bel Paese i cugini francesi (217), quelli spagnoli (179), i portoghesi (125) ed infine i tedeschi (78). (Corriere) @ L’agricoltura italiana vale 52miliardi di euro. Questi i dati dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria secondo cui a differenziare l’Italia da altri paesi europei è la biodiversità. “Un pregio - secondo gli esperti - da gestire meglio, con una maggiore organizzazione tra consorzi di tutela e marchi di qualità e più attenzione rivolta al mercato interno”. Tra i principali nodi da sciogliere quello relativo ai prezzi, di cui è esemplificativo il caso del latte venduto a due terzi in più di quel che incassano i produttori. Ma nonostante questo, il lavoro nell’agroalimentare ha segnato un + 7,1% nel 2014. (Corriere) @ Due milioni di ettolitri di vino rendono l’Italia il il primo esportatore a livello globale. Dall’Osservatorio realizzato realizzato da Vinitaly, i fatturati 2014 sono cresciuti del 5% e anche il primo semestre 2015 avrà segno positivo. Bene anche per la grande distribuzione, dove il vino confezionato segna un +1,5% a valore e un + 0,2% a volume. (Corriere) @ Del binomio imprescindibile tra cibo e vino parla invece Roberto Perrone, che sul Corriere della Sera si affida alle testimonianze di grandi autori per ricostruire la storia di questa accoppiata che vive dalla notte dei tempi. Partendo da Giovanni Rebora, che nel suo “La civiltà della forchetta" parla della rivoluzione del costruire un intero pranzo da abbinare a vini a Gualtiero Marchesi, per cui occorre bere soltanto acqua per distinguere bene i sapori dei piatti. Intanto, sempre più ristoranti hanno menu ridotti ed etichette mirate, mentre crescono le cantine private. (Corriere) @ Monitor, etichette intelligenti ed interazione tra prodotto e consumatore. Questi i tratti del supermercato del futuro che si potranno conoscere nel FutureFoodDistrict di Expo, il progetto speciale dell’Esposizione che nasce dalla collaborazione tra Coop, Senseable City Lab del Mit di Boston e lo Studio Carlo Ratti Associati. (IlGiornale)

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Test con l’etilometro per i professori dell’Istituto alberghiero Carlo Porta di Milano. E’ successo nei giorni scorsi, quando ai docenti della struttura è stato recapitato un modulo da riconsegnare firmato con cui si chiedeva di autorizzare il medico al trattamento “con etilometro” che, in caso di rifiuto, avrebbe potuto comportare il licenziamento. Un’iniziativa che ha scatenato reazioni contrastanti: mentre secondo il preside dell’Istituto “Si tratta di norme”, per i sindacati, “Controlli simili vanno riservati a chi lavora in situazioni ad alto rischio. (Già, qui il rischio è che nelle scuole alberghiere venga bandito il vino. ndr). (Repubblica)

L'assaggio

E’ al Rinascimento (piazza Ducale 46 – tel. 038170792) di Vigevano (Pv). Un gioiello che vi aspetta in uno scenario che ha pochi eguali in Italia, la piazza Ducale, ospitato negli spazi di un “locale storico” che una sapiente ristrutturazione ha restituito allo splendore delle origini. Potrete gustare vapore di pesci di mare calamari gamberi pescatrice e verdure o polpo con olio extravergine e rosmarino, patate schiacciate. Tra i primi non perdetevi il risotto al nero di seppia con code di scampi e crema di zucca, mentre tra i secondi è da provare il maialino cotto a bassa temperatura. Spuma di cioccolato con barolo Chinato gelato di pistacchio e cioccolato bianco il dolce finale. Approfondimento di Marco Gatti su ilgolosario.it.