Golosaria arriva a Tokyo!

大成功, scriverebbero in Giappone. Tradotto: “Un bel successo”. Quello che la mini-Golosaria, realizzata in collaborazione con la rivista Ryoritsushin e andata in scena stamane a Tokyo, ha riscontrato grazie a una importante partecipazione di giovani, cuochi (tra questi Mijamoto di Icaro e Masato Myane dell’ Ostu di Tokyo), giornalisti, importatori e operatori di settore. Una vetrina che ha acceso le luci sulla nuova edizione della guida ilGolosario, presentata da Paolo Massobrio insieme a una serie di prodotti simbolo dell’eccellenza made in Italy, dal salame di fichi di Garritano al panettone alla manna di Fiasconaro, dal culatello firmato da Spigaroli al primo fiore del Monte Baldo, dalle marmellate di Rosi agli asparagi di Bassano, dal salame cucito della Corte di Brignano Frascata alla pasta korosan di SolleoneBio, interpretata per l’occasione dallo chef di Oltrevino di Kamakura, fino ai mieli italiani, declinati in 8 varianti in una degustazione dedicata. Quello di stamane è stato il terzo appuntamento del viaggio in Giappone di Paolo Massobrio, dopo il concorso di cucina italiana interpretata da chef giapponesi di lunedì e il dibattito di ieri alla Camera di Commercio Italiana in Giappone, dove Massobrio ha affrontato insieme al critico Masuhiro Yamamoto il tema dell’evoluzione del gusto in Italia e Giappone negli ultimi 40 anni.

Luci e critiche sulla nuova "rossa"

A un giorno dalla presentazione della nuova edizione della Guida Michelin, avvenuta ieri al Teatro Regio di Parma, oggi sui quotidiani si accende il dibattito. E le critiche. I giornali ne parlano elencando conferme, novità e ultimi ingressi, ma non manca anche qualche appunto; sul Messaggero Carlo Ottaviano segnala, ad esempio, l’assoluta assenza di chef donne tra le new entry dell’ultima edizione. E lo nota anche Roberto Perrone, che sul blog Perri’s Bite mostra pure qualche perplessità sulle scelte, indicando quindi la brutta caduta rappresentata dall’esclusione dalla guida del ristorante Manuelina di Recco. Dissapore invece, della cerimonia comunque positiva scrive: “Avremmo voluto ancora di più, noi che non ci saziamo mai e che non usciamo proprio appagati da una presentazione collettiva e un po’ troppo breve”. E su ilGolosario.it anche l'affondo di Marco Gatti, che esprime le sue perplessità in merito alla mortificazione di alcune zone d’Italia come, ad esempio, la Liguria e la città di Milano.

Italiani a tavola, app contro la fame e i cibi da non chiedere mai

Consumi alimentari in picchiata e effetti sociali dimenticati. Sono i temi al centro dell’intervento di Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi riprende i dati presentati dal Censis nel rapporto annuale sugli italiani a tavola e commenta: “La crisi ha portato a una contaminazione generalizzata dei consumi secondo una legge dell’adattamento alimentare, ma anche alla demonizazzione di alcuni alimenti come la carne, che però è un alimento importante della dieta mediterranea (…) Dalla ricerca del Censis non emerge però il fattore psicologico, che meriterebbe approfondire perché il legame tra cibo e psiche è la chiave di lettura alla base di tante patologie. (…) Otto anni di crisi non sono misurabili soltanto per l’effetto del calo della spesa, ma anche per l’isolamento sociale di vaste fasce del nostro Paese”. @ Ma il tema della carne è ripreso anche da Vittorio Sabadin, che su La Stampa di oggi - presentando il libro di Anthony Bourdain sui piatti da non ordinare al ristorante - cita tra questi la carne ben cotta e i piatti di pollo, non particolarmente amati dagli chef. Oltre al pesce il lunedì, probabilmente in frigo da troppi giorni, e ai piatti fuori menu, che creano disturbo anche alle cucine meglio organizzate. @ La risposta alla fame può arrivare da un’App. A idearla il 30enne nigeriano Oskar Ekponimo, che ha sfidato fame e malnutrizione sperimentando un’applicazione per smartphones in grado di monitorare i prodotti prossimi alla scadenza e razionalizzarne la distribuzione ai più bisognosi. Un’idea vincente, che si è aggiudicata uno dei dieci premi assegnati ai migliori progetti hi-tech nell’ambito degli Awards for Enterprise andati in scena al Dolby Theatre di Hollywood. (La Repubblica)

L'assaggio

Al ristorante La Piana (via Zappitelli, 15 - tel 0362909266) di Carate Brianza. Un ristorante-gioiello al cui timone vi è il grande Gilberto Farina, campione di umanità ma anche di cucina, che delizia con piatti che vanno dall’insalata di nervetti e cannellini con crema calda di patate di Oreno alla millefoglie di riso croccante con ragù di pasta di salame fresca e fino alla Cassoela, per noi la numero uno in Brianza. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

E’ il m’Ami Spumante Extra Brut di Tenuta Belvedere (tel. 347 5957202) di Montecalvo Versiggia (PV). Giallo paglierino brillante, ha spuma ricca, naso fine con note di fiori e frutta, sorso fresco ed armonico, lunga persistenza!