La notizia

La tecnologia cambia la vita e crea nuovi posti di lavoro, ma è un settore che l’italia guarda ancora con diffidenza. E’ il tema di cui si è discusso ieri al Forum dell’economia digitale organizzato a Milano da Confindustria Giovani, nel corso del quale è emerso che “L’ 84% delle aziende fallite nell’ultimo anno non aveva un sito web”. Un ambito, quello del digitale, che riguarda anche il mondo del cibo, dove si discute soprattutto sull’utilità o meno dei servizi online. E mentre per il cofondatore di Grom  Guido MartinettiSe si riesce a utilizzare il digitale per fare in modo che un prodotto possa arrivare a destinazione prima, potrebbe essere utile”, di diverso avviso si è mostrato Davide Oldani, secondo cui “La cucina è artigianato. In rete circolano solo informazioni”. (QN) @ Uccelli e pesci utilizzati da Israele per intercettare e contrastare i movimenti del nemico. E’ l’accusa che da qualche tempo l’Iran muove allo stato di Gerusalemme. Mentre già nel 2011 un grande avvoltoio fu catturato come spia nella città saudita di Hyaal per via un trasmettitore Gps dell’ Università di Tel Aviv, che in realtà serviva solo a “incamerare e conservare dati sugli spostamenti dell’uccello”, l’ultima accusa è quella che ha scatenato la cosiddetta “Guerra del caviale”: secondo l’Iran infatti, Israele avrebbe introdotto nelle acque del Mar Caspio diverse tonnellate di meduse che avrebbero distrutto la produzione delle prelibate uova di storione. (Libero) @ Dalla guerra dello storione all’avvelenamento da liquami tossici che ha riguardato 35mila trote marmorate dell’incubatore ittico comunale di Villafranca Piemonte. A dare l’allarme i gestori dello stabilimento, che hanno commentato: “Un danno ambientale enorme. Ci hanno ammazzato anche tutti i riproduttori che eravamo riusciti a rendere utili per far nascere nuove trote. (…) Ora valuteremo se  continuare o smettere definitivamente di lavorare”. (La Repubblica) @ Mare mosso sulla storica cantina sociale La Versa nell’Oltrepò Pavese. Nonostante a novembre il tribunale avesse dato il via libera al piano di risanamento presentato dal nuovo ad Abele Lanzanova, il clima è tornato teso soprattutto tra i soci, in subbuglio per il mancato pagamento delle uve delle ultime vendemmie. Nei giorni scorsi un gruppo di viticoltori ha chiesto aiuto al tribunale e dalla Procura di Pavia è arrivata un’istanza di fallimento. Mercoledì si terrà la sentenza che permetterà (o meno) di ribaltare le accuse. (Corriere della Sera) 

Lezioni di cioccolato, tavole intellettuali e Oscar Green

Lezione di pane, cioccolato, biscotti, brioches, paste e salatini. E’ quanto successo ad alcuni dei 29mila agricoltori della cooperativa svedese Lantmannen Unibake, specializzata in prodotti da forno surgelati, che ha deciso di allargare la propria attività in Italia facendo imparare ai suoi associati lavorazioni, gusti e materie prime locali. Maestri per un giorno i fratelli Cislaghi di Paderno, che hanno detto: “Li abbiamo accolti con scetticismo. Io e mio fratello abbiamo imparato il mestiere e l’intransigenza da nostro padre: prodotti selezionati, massima cura del risultato e produzione modellata sul cliente”. (Ai posteri l’ardua sentenza n.d.r) (Corriere della Sera) @ Anche gli intellettuali mangiano bene. Lo scrive Enrico Mannucci, che su Sette guida fra cene e trattorie amate dagli studiosi insieme al professore di storia e filosofia Tullio Gregori, che dice: “L’omologazione dei gusti dovuta ai fast food e ai cibi pronti è segno della decadenza dell’Occidente”. E lancia un appello: “Torniamo a fare le porzioni a tavola”. @ Coldiretti Lombardia premia gli imprenditori agricoli alle prime armi. Si chiamano Oscar Green e sono stati assegnati ieri a 8 giovani che hanno scelto la via dell’agricoltura, ma anche dell’innovazione. Dai formaggi con beta caseina A2A2 de La Fontana di Comazzo al banano di montagna del Frutteto dello Strone nel brasciano, fino al servizio di “educazione al verde” proposto dalla Lampugnani Walter di Orsenigo. (Il Giorno)

Rubriche

L’albero perfetto per l’estate? La Catalpa. Una pianta dall’aspetto importante, vistoso ed elegante particolarmente diffuso nella regione francese del Périgord, dalle foglie che hanno il potere di allontanare le zanzare e con un’ombra tardiva che lo rende adatto come riparo per uomini, bestie e piante da ombra. Su la Stampa di oggi ne parla Paolo Pejrone, che aggiunge una curiosità: "All’ombra fresca della Catalpa Manzoni scrisse il 5 maggio”. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta la storia di Richard Geoffroy, lo chef de cave che da 26 anni crea lo stile di Dom Pérignon e che a proposito del suo mestiere confida: “Il vino è un mistero, meglio non giocarci troppo”. @ Nuova tappa golosa per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante San Pietro di Cetara (Salerno) e da bere consigliano l’Ansonica 2015 prodotto da Cataldo Calabretta a Cirò Marina (Crotone), mentre su Espresso Enzo e Paolo Vizzari descrivono i piatti del ristorante Al Cambio di Bologna e per Altre Tavole segnalano l’Osteria Da Giovanna di Arezzo e il De Remigis di Teramo. 

Il pensiero

Quello di oggi è di Aldo Grasso, che su Sette commenta le proteste nate a Firenze a seguito della volontà espressa da Mc Donald’s di aprire un ristorante in Piazza del Duomo, ma anche l’ invasione di programmi televisivi sul cibo. E ricordando come l’apertura di un Mc Donald’s in piazza di Spagna a Roma nel 1986 fu una delle cause della nascita di Slow Food, scrive: “Il tempo passa per tutti e non credo che la protesta contro l’apertura di un ‘casual restaurant’ provocherà qualcosa di simile a Slow Food. Adesso dobbiamo fare i conti con altri fantasmi (…) e soprattutto con l’invasione di programmi televisivi che parlano di cibo, con i cooking show e gli chef stellati che sono sempre in tv. Lo confesso: quando vedo questi grandi chef con le stelle Michelin che si concedono sempre ai media e sponsorizzano le patatine industriali, mi viene una gran voglia di hamburger”. 

L'assaggio

Al Ristorante Nazionale (c.so Italia, 37 - tel. 019748887) di Noli (Sv). A due passi dalla via Aurelia, con affaccio diretto sul lungomare, un ristorante storico in cui domina la cucina di pesce, preparato in modo semplice e tradizionale. Tra gli assaggi: zuppetta di cozze e vongole, moscardini in umido con le patate, tagliatelle allo scoglio, riso alla marinara, pescato del giorno servito alla piastra o al vapore con patate e olive taggiasche o l’immancabile fritto misto. Su ilGolosario.it la sosta di Andrea Voltolini. 

Il Vino

E’ il Vermentino Acini Rari de Le Rocche del Gatto (tel. 3482627094) di Albenga (Sv). Giallo oro, al naso ha profumi intensi di macchia mediterranea, salvia, rosmarino, chinotto, note tipiche di avena e sentori iodati, mentre in bocca è ampio, di buon equilibrio, e lunga persistenza! La Liguria che vogliamo!