La notizia

Novant’anni e non sentirli. Una regola che certamente vale per il tramezzino, il panino simbolo del pranzo veloce all’italiana inventato nel gennaio del 1926 dalla signora Angela De Michelis Nebiolo del caffè Mulassano di Torino. Qualche curiosità? A chiamarlo “tramezzino” fu Gabriele D’Annunzio, che osservando la forma di pane a cassetta pensò alle tramezze della sua casa di campagna, mentre dal principio venne usato come aperitivo, salvo assurgere a vero e proprio spuntino grazie al suo immediato successo.@ E a proposito dell’utilizzo del tramezzino come pasto fuori casa interviene anche Giorgio Calabrese, che dice: “Perché no? E’ un piatto di pasta travestito”. (La Stampa) @ Dal compleanno del tramezzino alla cotoletta, che domenica sarà celebrata in tutto il mondo grazie alll’iniziativa del Gruppo virtuale cuochi italiani. Appassionati  e cultori della Milanese Doc potranno partecipare ai festeggiamenti unendosi virtualmente in uno stesso rituale: friggere, fotografare ed inviare gli scatti del proprio banchetto al Gruppo, che le pubblicherà in un immenso album globale. Unico vincolo: tutti dovranno attenersi a una ricetta codificata, con costolette di vitello, uova, pan grattato, burro chiarificato. E lo spessore? Per gli chef milanesi: “Dev’essere spessa. Almeno 3-4 cm” (Repubblica). Intanto, su ilGolosario.it presentiamo le 10 migliori costolette alla milanese (di Milano e dell'hinterland milanese) del GattiMassobrio. @ Ma in tema di “spuntini”, a Milano spopola anche la “schiscetta”. Lo conferma un sondaggio del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, secondo cui 2 studenti su 3 si portano il pranzo da casa. Una tendenza che determina anche un calo d’importanza per il luogo della mensa, non più riconosciuta come spazio d’incontro e surclassata dagli spazi aperti delle Università. (QN) @ Poi la storia del negozio che non chiude mai. Il caso arriva da Mandello del Lario (Lecco) e riguarda Paolo Castelli, il titolare di un negozio di alimentari che dal gennaio 2010 serve ininterrottamente i suoi clienti. “Il mio modello - dice- è Richard Brandson, il fondatore della Virgin, e in subordine Oscar Farinetti, patron di Eataly”. Ma ad Alberto Mattioli confida: “Che fatica lavorare sempre”. (La Stampa). 

Start-up del cibo e la riscossa del vermut

E’ il momento delle start up del cibo: l’ultima novità arriva dal Belgio e fa capo al sito menunextdoor.com. Il funzionamento è semplice: i cuochi aderenti mettono on line i propri piatti, il potenziale cliente ordina, passa al domicilio dello chef e ritira il piatto. Il tutto a prezzi contenuti. L’alternativa è proposta da un altro sito smartmat.be dove on line ci sono le ricette che vengono vendute sotto forma di ingredienti già nelle giuste dosi da cucinarsi a casa propria. @ La riscossa del vermut parte da Barcellona. L’aperitivo piemontese è tornato di moda nei tapas bar della capitale catalana (dove grazie al piemontese Mezzalama era arrivato a inizio Novecento). Oggi per Barcellona si possono fare veri e propri vermut tour e tra i suoi estimatori c’è il fratello di Adrià, Albert, che ha una massima in proposito: “Vorrei morire in vermuteria”. (Venerdì di Repubblica) @ Nel Sud Italia si diffondono piantagioni di banane ed avocado, mentre pomodori e grano duro si spostano nel Nord. Anche vigne e olivi migrano più a Nord e in alto (in Valle d’Aosta) mentre la gradazione del vino è aumentata in media di un grado. Sono i primi effetti del riscaldamento globale che, tra le altre cose, mette a rischio cacao e caffé. (Venerdì di Repubblica) @Si chiama Garcina Cambogia e sta spopolando in rete come il magico integratore per perdere i chili di troppo (dieci chili in un mese) grazie alla buccia che contiene acido idrossicitrico ritenuto uno dei principali agenti anti obesità. Però i pareri si dividono e in molti invitano alla prudenza. Lo scrive Laura Laurenzi sul Venerdì di Repubblica. 

Rubriche

Novità “stellate” al prossimo Vinitaly, che nell’edizione 2016 sostituirà il tradizionale Concorso enologico con il Premio “5 Star Wines” (1-3 aprile). Lo scrive Luciano Ferraro, che sul Corriere della Sera dedica una pagina al nuovo riconoscimento e annuncia che i giudici saranno 60 e tra questi 15 master of wine e 15 master sommelier saranno a capo dei singoli panel. Le bottiglie votate dalla giuria saranno dotate di un marchio speciale che le renderà più riconoscibili (e acquistabili) sugli scaffali del mondo”. @ Intanto Paolo Pejrone su La Stampa parla del sottobosco, piccole piante sempreverdi e spesso fiorite che resistono al freddo invernale e grazie a cui “Il giardino non conosce cattive stagioni”. @ Sosta golosa per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Tola Rasa di Padova e da bere consigliano il vino Madonna della Scoperta 2010 prodotto a Lonato (Bs) da Perla del Garda, mentre Enzo e Paolo Vizzari su Espresso raccontano la cucina de Le Grand Restaurant di Parigi e per “Altre Tavole” consigliano il ristorante M in Cucina di Reggio Emilia e il Fred di Udine. 

Tartufi & Riso

Il ministro Martina aprirà domenica la celebrazione, a Canale, dei tartufai e dei loro cani e di tutto il mondo riunito intorno al tuber magnatum pico (e qui si raccoglie il Tartufo delle Rocche del Roero, il primo dell’anno e l’ultimo dell’annata). Un segnale importante di apertura dopo la convocazione di un tavolo a Roma per rispondere alla domanda dei commercianti e trifolao di riconoscere il tartufo come prodotto agricolo. Domenica a Canale saranno celebrati tutti, a partire dai cani dei cercatori che riceveranno la gualdrappa decorata. Ma ci sarà anche spazio per celebrare la cucina: alle 10,45 Paolo Massobrio consegnerà ai “ristoranti del tartufo” il riconoscimento nato dalla collaborazione tra la guida Gatti Massobrio e l’Enoteca Regionale del Roero. Al pomeriggio appuntamento invece a Vercelli (Teatro Civico) con l’associazione Donne & Riso che ha allestito un processo “benefico” a pasta e riso con tanto di difensore e pareri di esperti. Partecipa Paolo Massobrio. Su IlGolosario.it il programma completo dell’appuntamento. 

La convention di Papillon a Magenta

Domani i delegati di tutta Italia del Club Papillon si riuniranno a Magenta, alle porte di Milano, per il consueto raduno annuale, per discutere dell’anno appena trascorso (che ha visto un netto incremento degli associati) e presentare le iniziative del 2016. Clicca qui per conoscere le modalità di associazione al Club di Papillon.

Ho capito bene?

Anche con i gusci vuoti si può aiutare l’ambiente. Accade in Louisiana dove una ong recupera dai ristoranti i resti delle ostriche, poi li ripulisce e li riporta in mare per creare le condizioni ideali per la riproduzione dei molluschi e ricostruire la barriera corallina. (Il Venerdì di Repubblica)

Fuori dalla Tavola

Fumare fa male… anche agli a amici a quattro zampe. A dirlo la campagna lanciata dall’Ordine dei Medici Veterinari e dal Comune di Milano che spiega come gli animali domestici siano particolarmente esposti alle patologie provocate dal fumo passivo. E Quindi propongono di non fumare mai davanti a cani e gatti, anche all’aperto. (QN)

L'assaggio

E’ alla Ligusticheria (via Daste, 11 - tel. 327 8261601) di Genova. In un negozio di 25 metri quadrati Nicola Ganci, giornalista e blogger, poco più di un anno fa ha raccolto un’attenta selezione di prodotti tipici della Riviera, molti dei quali nomi storici del Golosario: confetture di Dalpian, Montebore di Vallenostra, formaggi del caseificio Val d’Avello e birre di Montegioco e Maltus Faber. Quindi spazio ad erbe aromatiche, liquori genovesi, vini e salumi locali. Ne parla Alessandro Ricci su ilGolosario.it

Il Vino

E’ il Valpolicella Ripasso classico superiore Giago di Damoli (tel. 045 7502273) di Negrar (Vr). Di colore rosso rubino profondo al naso ha profumo intenso di frutta rossa, prugna e sentori speziati, tra cui spiccano pepe e cannella, mentre al palato è caldo, di buona struttura e buona persistenza. Si abbina a carni rosse e formaggi di media stagionatura. Una bottiglia costa sui 16 euro.