La notizia

Alleanza nel nome del pane tra Starbucks e il marchio italiano Princi Bakery. Howard Schultz, ceo della catena americana, ha firmato ieri a Londra un accordo con Rocco Princi, imprenditore calabrese inventore dei locali-panetterie presenti a Milano. La joint venture, che vede tra i protagonisti anche il fondo di venture capital AngelLab di Angelo Moratti, farà di Princi il fornitore esclusivo degli store Starbucks di più alto livello, sostenendone gli investimenti. E mentre si attende l’apertura del primo negozio Starbucks in Italia, il debutto di Princi è previsto nel 2017 a New York e Shangai, dove il gruppo a stelle e strisce inaugurerà uno Starbucks Reserve Roastery e una Tasting Room che serviranno il pane di Princi. Quanto all’esordio di Starbucks in Italia, Schultz ha annunciato: “Non abbiamo l’ambizione di insegnare agli italiani come si fa il caffè, ma vogliamo mostrare quello che abbiamo imparato”. (Riuscirà il caffè americano a battere la concorrenza di tre colossi italiani come Illy, Vergnano e Lavazza? n.d.r)  (Corriere della Sera e La Repubblica) @ Dai semi di tabacco il primo biocarburante che alimenterà i voli di linea. Si chiama “Bioject Fuel” ed è un invenzione dell’italiano Carlo Ghilardi, imprenditore bergamasco che domani, per la prima volta sperimenterà il frutto del suo lavoro in Sudafrica, lungo la tratta di 1.200 chilometri che collega Johannesbrug a Cape Town.  “Il tabacco energetico - spiega Ghilardi - non è Ogm, non è tossico e si adatta a diversi climi, può essere coltivato su terreni marginali non utilizzabili per la produzione alimentare. (…) Il nostro obiettivo è arrivare tra Sudafrica e Namibia a coltivare 250mila ettari che daranno lavoro a 150mila persone”. (La Stampa) @ 30 anni e non sentirli. E’ lo spirito con cui il papà di Baladin Teo Musso ha spento le prime 30 candeline della sua birreria. Una grande festa che ieri, a Piozzo, si è svolta in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo stabilimento di produzione; un’operazione da 15milioni di euro che trasformerà un vecchio cascinale in un mega birrificio esteso su 70mila metri quadri con l’obiettivo di portare la produzione dagli attuali 25mila ettolitri a 45mila entro il 2020. “Ma lo scopo di questo posto non sarà solo produrre - ha annunciato Teo Musso - Nella primavera del 2017 verrà inaugurata l’area destinata all’Open Garden; la domenica ospiterà il mercato dei contadini del territorio, faremo le farine e ogni mese un macellaio diverso verrà qui a vendere la sua carne”.  (La Stampa)

Gelato globale, cucina templare e dieta anticaldo per cani e gatti

Arriva da Parigi il gelato italiano più famoso nel mondo. Lo scrive Antonella Bersani, che su Panorama dedica la rubrica “Campioni del Mondo” alla storia di Amorino, la catena di gelaterie nata a Parigi nel 2002 da un’idea di Cristiano Sereni, che in 14 anni è arrivata a fatturare 57milioni di euro, con un gruppo che oggi comprende 150 gelaterie in 14 Paesi che vanno dal Regno Unito alla Repubblica Ceca, dagli Stati Uniti alla Corea. “Senza timore di smentita - commenta Sereni - posso affermare che siamo la prima catena di gelaterie al mondo”. @ Dal gelato italiano più amato del mondo allo chef “templare” che vuole conquistare Cracovia. Su La Stampa di oggi Miriam Massone scrive di Adelio Debenedetti, cuoco del Laboratorio41 di Alessandria esperto di cucina alchemica, templare e kasher in questi giorni in trasferta in Polonia per far conoscere i segreti della sua cucina. “Bisogna far conoscere i sapori della tradizione italiana raccontando la storia dei piatti, comunicandone le origini, la natura e suggerendo emozioni: questa è cultura del cibo”. E a proposito della cucina templare confida: “Rispolvera le antiche usanze di un’epoca in cui la dieta era perfetta”. (La Stampa) @ D’estate anche gli animali hanno bisogno di un’alimentazione bilanciata per non patire il caldo. Ma qual’è la dieta più adatta alle loro esigenze? Pesce e carote in abbondanza, poche proteine e niente dolci. Ma i veterinari allertano: “Mai lasciare troppo l’umido nella ciotola. L’acqua? Va lasciata sempre a disposizione, è ancor più importante del cibo”. (Libero)

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio riporta la storia di Marco Tonini, il viticoltore che a Isera produce Marzemino e Brut che fanno rinascere la Vallagrina. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero racconta  nostalgicamente di quanto siano cambiati i ristoranti contemporanei rispetto al passato. “Oggi - scrive - l’azzardo è estinto a favore dell’organizzazione, dell’efficienza e della reperibilità che, a quanto mi avevano insegnato, è altro dall’arte. (…) Per non deludere il cliente, le preparazioni attendono al freddo, sottovuoto, di venire estratte dai sacchetti, per essere assemblate e rigenerate in padella o nel forno”. @ Rocco Moliterni intervista Maria Fernanda Di Giacobbe, chef venezuelana vincitrice del primo Basque Culinary World Prize che utilizza il cacao come simbolo dall’impatto positivo su tutta la catena alimentare. E che a proposito del suo successo dice: “In Venezuela siamo immensamente grati che il premio culinario basco abbia riposto tanta fiducia in noi”. @ Edoardo Raspelli recensisce i piatti del ristorante Miramonti l’Altro di Concesio (Bs) con voto finale: 18/20. @ Da non perdere, su Panorama, anche l’approfondimento di Fiammetta Fadda su “sua maestà” il granchio. “Il più raro è il King Crab - scrive - ma anche i suoi parenti più modesti sono una delizia”. Qualche esempio? Provate l’ Horseshoe Crab, dal carapace nero e rotondo che popola le spiagge di Staten Island o Pelham Bay, ma il Granchio Blu, che vive sulle coste della Florida, le Granceole e i Granciporri, due grossi granchi delle coste atlantiche amatissimi dalla cucina lagunare italiana. 

L'assaggio

E’ all’Antica Locanda del Falco (castello di Rivalta - tel. 0523978101) di Gazzola (Pc). Nel borgo antico di Rivalta, a due passi dal castello, un posto di cui ci si innamora, che ha anche una bottega strepitosa di prodotti locali. La cucina, che Sabrina Piazza ha voluto rivoluzionare con la presenza del cuoco giapponese Tomohoide Nakayama, propone piatti tra cui spiccano l’insalata tiepida di merluzzo con pomodorini confit, olive taggiasche e cipolla di Tropea, i tortelli di ricotta e spinaci al burro e salvia ma anche gli gnocchi di piselli con gambero rosso di Sicilia su crema di porri e pecorino toscano, senza dimenticare lo straordinario petto di faraona con pesca caramellata al Brandy. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio. 

Il Vino

E’ il Lugana Monte Lupo di Cobue (tel.030/9108319) di Pozzolengo (Bs). Giallo paglierino brillante, al naso ha grande eleganza con note di fiori bianchi e agrumi, profumi di pesca bianca e albicocca, sorso secco, fresco e sapido e di buona persistenza. Una conferma che il Lugana è un grande bianco italiano. Una bella novità!