La notizia

Riprendiamo oggi con l’invio della Notizia del Giorno, sospesa ieri in occasione di San Baudolino, patrono della città di Alessandria. @ Grande clamore sui media per l’inchiesta lanciata dal procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello sull’olio d’oliva. Sette grandi aziende avrebbero venduto come extravergine l’olio vergine anche se tale non era. @ @ Guerra del latte: la Lactalis replica agli allevatori, che presidiano la sede da 4 giorni, con la serrata e non ritira il latte. Oggi, però, ha ripreso il ritiro mentre rientra la protesta. @ Obbligo di gomme invernali anche con 20 gradi. In alcune regioni italiane, come la Valle d’Aosta, è già scattato nonostante le giornate primaverili. @ Starbucks toglie i riferimenti alla tradizione cristiana del Natale per non offendere le atre religioni… e alla fine sulle tazze non rimane nulla @ Per fare un wurstel sano serve un maiale felice. Lo dice un’inchiesta di Der Spiegel. @ Milano è il comune più contadino d’Italia: non solo attività tradizionali, ma iniziative sociali e turistiche. @ Il sito dell’Expo diventerà un polo di ricerca. Lo ha confermato ufficialmente ieri il premier Renzi.

Il caso extravergine e la guerra del latte

Carapelli, Bertolli, Sasso, ma anche Santa Sabina, Coricelli, Primadonna e Antica Badia. Sono queste le aziende finite sotto la lente del pm Guariniello: avrebbero venduto olio vergine per extravergine. La segnalazione è partita dalla rivista dei consumatori Il Test e raccolta dalla Procura torinese. Da qui il prelievo di alcune bottiglie di 20 diversi marchi e le analisi del Panel test dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che hanno confermato la classificazione non adeguata. L’accusa contestata, al momento, è frode in commercio. @ Continua la guerra del latte: la Lactalis risponde con la serrata. Non ritirati 3mila litri in Piemonte e 14mila in Lombardia: è la risposta al blocco dei propri stabilimenti di Ospedaletto Lodigiano, attuati dagli agricoltori. "Decisione indegna” il duro commento dell’assessore regionale all’agricoltura del Piemonte Giorgio Ferrero, che ha subito scritto alla multinazionale francese per un chiarimento. Il blocco però nelle ultime ore è andato risolvendosi e l’azienda francese ha ripreso il consueto ritiro. La pace si attende però per domani con il tavolo del settore lattiero caseario convocato dal Ministero a Roma. 

Milano come la Silicon Valley, suini felici e contadini urbani

Una Silicon Valley alle porte di Milano. Questo per Matteo Renzi è l’aspetto che potrebbe assumere il polo fieristico di Rho nel dopo-Expo, nell’ambito del progetto che lo stesso Premier ha definito “Italia 2040”. L’intento del Governo è quello di trasformare l’area in un centro di ricerca specializzato in malattie neurodegenerative, tumori, nutrizione e sostenibilità, in grado di coinvolgere 1600 ricercatori in 6 laboratori che occuperanno un’area di 30mila metri quadrati. Per la creazione del polo, che  vuole essere “Una scintilla per accendere l’innovazione nel nostro Paese partendo dal Nord-Ovest”, il Governo si è detto disposto a stanziare 150milioni di euro l’anno per i prossimi dieci. “Sarà un progetto sinergico - ha detto Renzi - per cui vorrei evitare guerre di campanili che, specie a Milano, non hanno senso”. (La Stampa) @ Insaccati sì o insaccati no? Un tormentone rimbalzato sui quotidiani di mezza Europa e ancora acceso in Germania, dove l’opinione pubblica teme per la possibilità di dover rinunciare ai beneamati würstel. E nel tam tam di opinioni espresse dagli esperti del settore, come quella del professor Gerhard Rechkemmer per cui “Tutto fa male se si esagera”, o quella uscita sul periodico Der Spiegel secondo cui “L’allevamento intensivo in pollai e stalle è più economico, ma la carne dei suini depressi e tristi risulta più tossica”, a farsi largo è il piano promosso dal ministro dell’agricoltura Cristian Schmidt e denominato “Mehr Tierwohl!, più benessere per gli animali. La sostanza? Non bisogna torturare le bestie. O almeno, non oltre certi limiti. (italia Oggi) @ Milano città di contadini, in larga parte giovani e donne. A rivelarlo è Fondazione Cariplo, impegnata per tracciare l’identikit del contadino urbano. Secondo i dati, aggiornati al giugno del 2015, in Lombardia sono 26.556 le aziende agricole, di cui 6mila concentrate nell’area metropolitana di Milano, guidate per metà da donne e nel 12% dei casi da giovani al di sotto dei 29 anni. E in molti di questi casi l’attività è sempre più multifunzionale; non solo con attività tradizionali, ma anche con iniziative sociali e turistiche. (Corriere della Sera)

Fuori dalla Tavola

Quando le norme non vanno di pari passo con la natura: in Valle d’Aosta è già scattato l’obbligo di mettere le gomme da neve mentre le temperature sfiorano i 20 gradi. “Sembra assurdo, ma è impossibile prevedere quando farà freddo” spiega il direttore di Assogomma e di fronte a una nevicata improvvisa i prezzi per chi non è preparato potrebbero schizzare. (Libero)

Ho capito bene?

Starbucks si inventa il Natale decristianizzato. La catena americana toglie i riferimenti religiosi dalle tazze in occasioni delle prossime festività, eliminando non solo le simbologie cristiane ma qualunque riferimento a storie connesse, compreso il faccione di Babbo Natale. Riducendo le tradizionali mug a semplici superfici colorate. “Ma come si fa per la festa che celebra la nascita di Gesù a non riferirsi alla tradizione cristiana?” si chiede Francesco Borgonovo su Libero. 

Il pensiero

Nei locali troppo piccoli, le coppie spesso parlano a voce alta e non ci si riesce a parlare se non usando whatsapp. E’ lo sfogo di una lettrice del Corriere della Sera in risposta all’articolo di qualche giorno fa che spiegava come difendersi la domenica dall’invasione delle famiglie. “Posso solo raccomandarle - risponde a sua volta Isabella Bossi Fedrigotti - di evitare i locali troppo piccoli e troppo pieni poiché il confine tra comunicazione e maleducazione è evidentemente assai sottile. Tuttavia - non me ne voglia - mangiare e tacere forse somiglia un po’ troppo a una punizione per indisciplinati bambini del passato”. 

L'assaggio

E’ al ristorante Le Aiuole (loc. Aiole – tel. 0564967300) di Arcidosso (Gr) dove assaggiare un’autentica cucina di territorio con polenta di castagne con formaggio fresco, fiocchi di neve (grandi e soffici gnocchi di patate e ricotta) con burro e formaggio, cinghiale con cioccolato. Lo racconta Francesca Brugna su IlGolosario.it 

Il Vino

E’ lo Spumante Rosé Hallé Rosé prodotto da Enrico Crola (tel.347 801 705) a Oleggio (No). Prodotto da uve nebbiolo, ha un bel colore rosa antico e nel bicchiere mostra un perlage fine. Al naso è fresco, con i profumi di piccoli frutti rossi. In bocca il sorso è cremoso e l’acidità viva, con una lunga persistenza. Ideale in abbinamento al tradizionale salame della duja  novarese. Una bottiglia costa sui 18 euro.