Enogastronomia Politica

Silvio Berlusconi fa tappa al McDonald’s. Non l’ambientazione di un film, ma la notizia che da qualche ora circola su web e giornali, consolidata da una foto già diventata cult e ripresa dai principali quotidiani di oggi. Lo scatto, che ritrae il fondatore di Forza Italia seduto a un tavolo del fast food a Segrate, porta inevitabilmente il pensiero al processo di spending review sui costi di pranzi e cene che interessa il partito dell’ex premier, che dal Natale del 2014 usa riunire i suoi parlamentari non più sui roof garden del centro di Roma ma in anonimi locali di periferia. (Corriere della Sera, La Stampa, Libero) (Ma chissà che il Cavaliere, più semplicemente, non abbia ripiegato su un fast food dopo aver trovato i ristoranti “tutti pieni” n.d.r) 

La notizia

Nuovi scontri a Bruxelles sulle etichette nutrizionali “a semaforo” che indicano sugli alimenti la presenza di grassi, sali e zuccheri. Mentre sei multinazionali dell’industria alimentare (Coca-Cola Company, Mars, Mondelez International, Nestlè, PepsiCo e Unilever) hanno annunciato di voler presentare un’etichetta che possa essere “armonizzata a livello UE” con informazioni anche sulla singola porzione l’Italia, da sempre contraria al semaforo, ha sottolineato come questa proposta possa penalizzare gravemente i prodotti italiani tutelati a livello UE come le Dop e Igp, con paradossi come il bollino rosso all’olio di oliva e il verde alle bevande gassate. “L’etichetta a semaforo sponsorizzata dalle multinazionali mette a rischio il made in Italy” ha attaccato Coldiretti, mentre il ministro Maurizio Martina ha assicurato: “Chiederò chiarimenti al commissario competente Andriukaitis già questo lunedì”. (Italia Oggi). @ Intanto, da Coca-Cola arriva anche una svolta light. La multinazionale americana “mette a dieta” i suoi marchi e investe il 60% in più per promuovere bibite meno caloriche, dando un sensibile taglio agli zuccheri. E per Coca Cola Zero e Life annuncia anche il ritorno al logo tradizionale. (Italia Oggi) @ Il mondo “piange” la crisi del cacao, con quotazioni in caduta libera che coinvolgono soprattutto i Paesi produttori ed esportatori, tra cui la Costa d’Avorio, il Ghana, la Nigeria, l’Ecuador e il Camerun. Un calo drastico determinato dall’abbondanza dei raccolti ma anche da un calo della domanda che ha portato a un aumento delle scorte. Ma se la caduta dei prezzi interessa principalmente i produttori, le conseguenze si sentono anche nei Paesi importatori. In Italia, ad esempio, il business del cioccolato vale 2,5 miliardi di euro e nonostante in media si consumino 4 chili di cioccolato (fondente) pro capite, il mercato risulta in contrazione da ormai 3 anni. (Corriere della Sera e La Verità) @ Non tutti i ristoranti naturali sono davvero biologici o a Km0. Lo scrive Mimmo Di Marzio, che sul Giornale di oggi spiega come sotto il vessillo del “biologico” si nascondano in realtà locali che tanto “bio” non lo sono. “La disinformazione che esige sul sistema alimentare biologico - scrive - alimenta equivoci e bufale”. La dimostrazione arriva da Milano, dove sono solo 4 i locali certificati, ovvero i due ristoranti “Radicetonda” (via Spallanzani e p.zza Buozzi), il ristorante NaturaSì di via De Amicis e il Bioesserì di via Fatebenefratelli, oltre ai punti ristoro dei grandi magazzini IKEA sparsi un tutta Milano. 

Vino e semplificazioni, consigli ai viaggiatori e la pizza napoletana che conquista Roma e Milano

Le semplificazioni nel settore del vino sono presenti nel Testo unico della legge 236/2016 però perché possano davvero essere messe in atto bisogna attendere i decreti attuativi che invece tardano ad arrivare. A scriverlo su Italia Oggi il presidente della Commissione agricoltura Ungdcec (Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) Alberto Tealdi @ “Morbido, sensuale, femminile”. Così su Panorama Bruno Vespa definisce il vino Le Rive prodotto dalle sorelle Meri, Rosetta e Alessandra Tessari a Soave (Verona) @ Ma di vino scrive anche Paolo Massobrio, che su La Stampa di oggi racconta i vini “folli” prodotti sui colli asolani da Ida Agnoletti. @ Sulla stessa pagina Doctor Chef Federico Francesco Ferrero sottolinea l’importanza della non-cottura nei cibi avanzati. E scrive: “Riscaldare un alimento già cotto produce un’ulteriore perdita di acqua, con conseguente concentrazione del sale e delle proteine (…) Al risalire delle temperature alcune piccole sostanze aromatiche responsabili del gusto volano via per sempre”. @ Quindi l’intervista di Rocco Moliterni a Ernesto Iaccarino, chef alla guida del ristorante Don Alfonso di Sant’Agata dei Due Golfi. @ Nuova sosta per Edoardo Raspelli, che questa settimana recensisce i piatti del ristorante Picocarda di Barge (Cuneo) con voto finale: 15/20. @ “Una meta da sogno ideale soprattutto per gli amanti del vino”. Così su La Stampa Roberto Fiori presenta Bordeaux, la Bella Addormentata situata nel cuore del più grande vignoble del mondo. @ Ma di itinerari da scoprire parla anche il Corriere della Sera con un approfondimento sui piccoli borghi più belli d'Italia secondo una classifica stilata da Skyscanner. @ Consigli di viaggio anche su Panorama, dove Maddalena Bonaccorso e Stefania Fiorucci segnalano gli indirizzi più interessanti tra Roma e Milano in cui gustare la vera pizza napoletana “Fatta solo con ingredienti campani, dal bordo alto e con il basilico che profuma di basilico”. 

L'assaggio

Al ristorante Milano 37 (via Milano, 37 - tel. 0295302437) di Gorgonzola (MI). Una bella scoperta, questo locale condotto con professionalità e passione da Luigi Pantaleo e dal figlio Carlo, che in cucina dà vita a una proposta di terra e mare che merita scoprire: dal “Non hai scampo”, ovvero scampo con brodo di agrumi e vaniglia, cima di rapa e fiocco di buratta al “Sottoterra”, con topinambur, funghi, olive nere e caffè; dal “Tradizione”, con cappelletti di cappone, brodo di gallina e foglie di senape alla carne, cotta alla brace in diversi tagli, al “Tiramisù di mare”, con branzino, robiola, pistacchi e prezzemolo. Su ilGolosario.it l' approfondimento di Marco Gatti. 

Il Vino

La Barbera d’Asti Superiore Nizza La Generala della cantina Bersano (tel. 0141 701706) di Nizza Monferrato (AT). Un vino di grande impatto, che fin da un primo approccio mostra subito la sua grande complessità. Di colore con importanti riflessi granata, al naso ha profumi di ciliegia e viola, che presto lasciano spazio a cannella, cacao goudron. Ma è in bocca che La Generala marca davvero la differenza: l’acidità è smussata, ha tocco vellutato ed è armonica, con grande corpo.