Quel pasticciaccio brutto del CETA e il ritorno della bresaola 100% italiana

Il trattato di libero scambio tra Europa e Canada darà forza al nostro export, con una riduzione dei dazi e più tutele sui prodotti tipici. Sul Corriere della Sera il Ministro Carlo Calenda spiega in una lettera al direttore perché il CETA conviene. @ Intanto ieri, a Roma, migliaia di allevatori e agricoltori sono scesi in piazza guidati da Coldiretti per protestare contro lo stesso trattato, che “Con un’indiscriminata liberalizzazione e deregolamentazione degli scambi, danneggia il made in Italy e legittima le imitazioni di tanti prodotti di eccellenza”. Simbolo della protesta un maxipacco in Piazza Montecitorio con le imitazioni di tante specialità. (La Stampa) @ Addio alla carne di zebù, per la bresaola torna la carne 100% italiana. Firmato un accordo tra la filiera agricola italiana di Coldiretti e la Rigamonti Spa per l’utilizzo di soli bovini italiani per realizzare il salume tipico della Valtellina. (La Repubblica) Il nostro approfondimento a questo link

Europa da bere e i mille volti del pomodoro

Nell’ Europa che beve vince la concorrenza. Alla domanda su cosa abbiano bevuto negli ultimi 3 mesi, il 57% degli europei ha risposto birra, il 51% vino, il 27% champagne, il 21% vodka, il 20% whisky, il 13% rum e il 10% gin. (Corriere della Sera). @ Bellavista conquista la patria del Bordeaux. Andrea Radic sul Giornale racconta la degustazione dei grandi formati dell’azienda franciacortina che ha stregato la Francia a Vinexpo ed è stata replicata anche ad Erbusco. @ Parola d’ordine: pomodori. Sul Giornale di questa settimana uno speciale di Mara Venturini declina i volti di questo prodotto di eccellenza: “Un tesoro nazionale per biodiversità, qualità e storia che stiamo riscoprendo. Mentre si creano nuovi ibridi e aumentano i consumi interni”.

Ultime da ilGolosario

Resta accesa l’attenzione su Subito Barbecue: Il volume de “I Libri del Golosario” firmato da Marco Agostini e dedicato all’arte del barbecue all’Italiana, è protagonista di una segnalazione sul settimanale Oggi, ma anche anche di un bell’ approfondimento a firma di Michele Ruschioni sul sito Braciamiancora.com @ Intanto, il quadrimestrale Mediterraneo dedica la copertina dell’ultimo numero a Paolo Massobrio, che si racconta in una lunga chiacchierata con Dario Benetti e ripercorre la strada fatta per la valorizzazione della qualità nel settore agricolo e alimentare. Da leggere su IlGolosario.it

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio racconta i vini “champagneggianti” prodotti da Cascina Baricchi a Neviglie (Cuneo). @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero celebra il gusto della pastasciutta cucinata in barca, mentre Rocco Moliterni intervista Gianni Spegis, chef 33enne alla guida delle cucine del Fior Food di Torino. @ Infine Edoardo Raspelli questa settimana recensisce i piatti del ristorante Romano di Viareggio con voto finale: 17/20.

Il pensiero

Su La Verità Gustavo Bialetti commenta la censura applicata dall’Istituto per l’autodisciplina pubblicitaria a uno spot del tè freddo, che ha come protagonista un bambino in difficoltà con la matematica che, bevendo il tè, diventa magicamente un piccolo Einstein. Mentre per l’Istituto questo spot “Propone una rappresentazione basata su una cristallizzazione dei generi eccessivamente stereotipata”, per Bialetti “L’unica a doversi sentire offesa, in questo spot, dovrebbe essere la matematica. Dipinta sempre come un incubo”.

L'assaggio

Al ristorante Io e Luna (via fraz. Montebello, 1 - tel. 0173611724) di Guarene (CN). Alle porte di Alba un locale-bomboniera in cui è tornato all'opera lo chef Davide Odore, che propone un ricettario davvero originale con piatti tra cui spiccano l’insalata tiepida di testina di vitello fondente con legumi e alici marinate, ma anche i tortelli ripieni di finanziera in acqua di parmigiano con carciofi e tartufo nero o il trancio di paguro alla cacciatore di mare. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Nero d'Avola Syrah prodotto da Feudo Luparello (tel. 0735 488010) di Pachino (SR). Di colore rubino intenso, al naso dapprimaoffre la freschezza della prugna ma, dopo "l'ascolto" attento, emerge il descrittore tipico del Nero d'Avola: un mirtillo elegante, persistente, che si mischia a note di frutta secca. In bocca si avvertono la pienezza appagante, i tannini fini e diffusi e poi quella sapidità tipica propria di queste terre siciliane. Approfondimento a questo link