Paolo Massobrio è il personaggio dell'anno

Questo riconoscimento è stata una sorpresa, accompagnata da una serie di commenti partecipati di tanta gente. E’ la dimostrazione di quanto il nostro lavoro sia fatto in mezzo alla gente, giorno per giorno, con contatti continui fra i migliori produttori di cose buone d’Italia e i consumatori attenti”. Così Paolo Massobrio, dal quartier generale di Alessandria, stamane ha commentato il riconoscimento ottenuto nel sondaggio di Italia a Tavola sui personaggi più influenti dell’anno, che lo ha visto superare i concorrenti della categoria “Opinion Leader” con un totale di 11.471 preferenze. Tra gli altri vincitori anche il “Re del cioccolato” Ernst Knam (Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri), Antonello Maietta (Maitre, Sommelier e Manager d’Hotel) e Danny Del Monaco (Barman).

La notizia

Italiani meno “spreconi”. Per Coldiretti quasi sei italiani su dieci nel 2016 sono riusciti ad annullare (o diminuire) gli sprechi alimentari mettendo in atto alcune strategie. Tra le più quotate il riutilizzo degli avanzi, ma anche una maggiore attenzione alla data di scadenza, la spesa a Km0 e la richiesta della “family bag” al ristorante. (QN) @ E in tema di abitudini alimentari, dai principali quotidiani anche la notizia di una vera e propria rivoluzione a tavola, che vede finire nel paniere Istat 2017 anche i prodotti vegani. Secondo i dati diffusi da Coldiretti, l’incremento del giro d’affari per seitan, soia, tofu e centrifughe di frutta nell’ultimo anno ha raggiunto il 18%, coinvolgendo 1,8 milioni di italiani (circa l’8% del totale) e circa 10 milioni di “simpatizzanti”. Un fenomeno consolidato dal business nato attorno a ristoranti, supermercati, take away e siti internet specializzati, ma anche dalla diffusione di nuove tribù alimentari come i fruttariani e i crudisti. E se da un lato l’atteggiamento sempre più “green” degli italiani inorgoglisce gli alfieri della cucina vegetariana, come nel caso dello chef Pietro Leemann per cui “Non si tratta più solo di moda ma di un cambio di mentalità”, dall’altro divide la comunità scientifica. Su QN di sabato interviene anche il nutrizionista Pietro Migliaccio, che sul tema dice: “E’ un fenomeno mediatico, ma la dieta è squilibrata”. (QN, La Stampa e Il Corriere della Sera) @ Frutta e verdura finiscono agli onori della cronaca non solo perché sempre più consumate, ma anche perché sempre più care, con prezzi anche triplicati specialmente dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la Spagna e l’Italia, ovvero i due “orti” d’Europa. A guidare la classifica dei prodotti più cari i finocchi, passati all’ingrosso da 70 cent. a 2,45€ al chilogrammo (+250%), seguiti da insalata iceberg (+194%), insalata gentile (+191%), carciofi violetti (+187%) e pomodori datterini, che in questi giorni costano 4,55€ al chilogrammo (+ 176%) (Repubblica di sabato) @ “Mangiare italiano è molto più difficile di quanto possa sembrare”. Su Libero di domenica Attilio Barbieri lancia un allarme sui salumi, spiegando come l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta valga solo per la carne di maiale fresca ma non per gli insaccati, che spesso risultano difficili da decifrare. E a supporto del suo monito elenca una serie di prodotti acquistati in negozi della grande distribuzione dove ottenere informazioni circa l’origine delle carni è particolarmente difficile.

Robin Food, sommelier del riso e lumache beauty

Bottura annuncia nuove iniziative, come quelle del Refettorio Ambrosiano, a Londra e Berlino. I piatti, spiega a Licia Granello su Repubblica di domenica, avranno un costo simbolico: 50 centesimi per una zuppa e 30 per un piatto di verdure. Questa intervista riattizza il battibecco con IlGiornale. “Poveri noi. Noi che non siamo poveri. E nemmeno ricchi. E che quindi i piatti dei cuochi artificiali non li assaggeremo mai” è il commento di Andrea Cuomo che definisce Bottura “Robin Food”. @ Dopo le 23 regala il cibo avanzato agli indigenti. E’ la bella iniziativa di un ristorante milanese, Ballarò, che ha messo un annuncio su Facebook chiedendo se qualche famiglia bisognosa volesse passare a ritirare l’invenduto. E la sera dopo alle 23 si è presentata una famiglia delle vicinanze. (Libero) @Tutti pazzi per la bava. Di lumaca. Secondo Coldiretti il consumo è aumentato del 325% con una produzione annuale di 44mila tonnellate. Secondo l’Istituto nazionale di Elicicoltura di Cherasco la produzione copre la metà del consumo, però manca ancora una legislazione efficace. (La Stampa) @ Il sommelier del riso ovvero come districarsi tra 140mila chicchi diversi. Su Libero si parla dell’iniziativa lanciata da Acquaverderiso a Golosaria dove già nella scorsa edizione fu presentato il “metodo Gramegna”. E nei prossimi mesi si annunciano, con IlGolosario, nuovi progetti. @ Scambiarsi semi è sempre più una tendenza. Repubblica di domenica pubblica una lunga intervista a Max, cuoco di Eataly per professione, e appassionato collezionista di fagioli (ne ha oltre mille, ma le varietà censite sono decine di migliaia). I semi, spiega Max, non si vendono ma si scambiano (e lui per un fagiolo raro ha rifiutato anche mille euro).

10 cotolette da non perdere, parola d'ordine ramen e il nuovo galateo empatico

Sono il re di Franciacorta e non mi piace faticare. Su IlGiornale di oggi Piera Anna Franini intervista Vittorio Moretti che racconta: “Da piccolo non volevo studiare e ho fatto il magutt”. Poi: “Il successo è nel DNA, noi siamo tutti imprenditori” (e difatti anche le figlie sono tutte impegnate in azienda). @ Si chiamerà Bubble’s Magazine, il nuovo magazine dedicato alle bollicine (a cui è legato anche il portale www.bubblesitalia.com), che uscirà in tre numeri da collezione all’anno. Lo presenta su QN Emanuele Bottiroli. @ E il vino è sempre più di tendenza a Milano, oggetto di corsi di degustazione, chiacchiere al bancone, assaggi a buon mercato e wine sharing per le bottiglie più costose. Lo scrive il Corriere della Sera di domenica. @ Quali sono le 10 migliori cotolette di Milano? Una risposta arriva da Paolo Galliani che su IlGiorno di domenica stila le dieci assolutamente da assaggiare. E sono tutte preparate da ristoranti recensiti nel Gatti Massobrio. Eccole: Masuelli, chic’n Quick, L’Altra Isola, Liberty, Arlati, Alfredo since 1964, La Pesa dal 1902, Da Berti, Ratanà, Trattoria All’Antica. @ Ma alla Milano gastronomica della tradizione si affianca anche quella della sperimentazione; dopo il boom di sushi, sashimi, involtini primavera e proposte fusion, al vocabolario della cucina etnica si aggiungono anche parole come ramen, ceviche, kimchi, nikkei e smorrebrod. Un viaggio tra le tavole di Perù, Corea e Paesi del Nord raccontato sulle pagine di Repubblica da Federico De Cesare Viola. @ I Colli del Bio, ovvero come vendere i prodotti bio di 4 provincie (Alessandria, Pavia, Piacenza e Genova) in 4 stati diversi: Italia, Spagna, Germania e Svizzera. Su La Stampa il racconto dell’idea imprenditoriale on line di due tortonesi che ha proprio la sua origine tra Baci di dama e Timorasso. @ E’ on line anche l’Archivio del Monferrato, l’ultima iniziativa di Roberto Maestri e del circolo culturale I Marchesi del Monferrato (www.archiviomonferrato.com) con pubblicazioni, documenti storici, ricerche sul territorio. Sono già 2500 le schede caricate. @ L’orzo può proteggere il cuore e il cervello dallo stress. Parola della nutrizionista Carla Favaro, che sul Corriere della Sera di domenica spiega come il merito di questi effetti vada riferito soprattutto ai beta-glucani contenuti nell’orzo, già noti per il loro ruolo anti-colesterolo. @ E in tema di alimentazione sana interviene anche Letizia Cini, che su QN riporta le 5 regole della buona tavola; mangiare frutta secca, utilizzare una buona quantità di olio extravergine di oliva, bere molta acqua, consumare verdure, concedersi qualche (raro) dolce se il proprio stile di vita lo permette. @ Più gentilezza nel contatto con gli altri, ma anche più attenzione ai particolari e alle regole del bon ton. Sul Corriere della Sera Rossella Burattino riporta i fondamenti del nuovo galateo empatico, ripresi anche nel libro “Il Tovagliolo va a sinistra”, dove Elda Lanza spiega ciò che non si dovrebbe fare mai. Tra le altre cose, dire frasi ovvie come ad esempio “Tolgo il disturbo”, chiamare “Amore” o “Tesoro” o “Carissimo” qualunque persona. Rispondere “Non dovevi disturbarti” a chi offre un regalo.

L'assaggio

Al ristorante Il Drago (piazza dell’Antenna, 1 - tel. 0457680670) di Soave (VR). Un posto che lascia il segno, questa enoteca che agli ambienti caldi e accoglienti affianca una proposta di piatti con “un guizzo” che non ci si aspetta. Da provare la trota affumicata sui crostini, ma anche il carpaccio di baccalà. Quindi la tradizionale pasta e fagioli alla veneta, i bigoli con lardo di Soave, pomodorini ed erba cipollina, la polenta croccante con soppressa di San Bortolo e Monte Veronese vecchio oppure gli stracci di carne salada saltati in padella. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

E’ il Cannonau Barrosu riserva Franzisca 2013 prodotto a Mamoiada (NU) da Giovanni Montisci (tel. 328 0193273) Di colore rosso rubino con sfumature granata, ha bouquet emozionante, con note di frutta rossa, sentori elegantissimi di origano e mirto, profumi di capperi e note di macchia mediterranea, in un continuo alternarsi di sensazioni che sembrano una sinfonia angelica, mentre al palato ha grande struttura, con freschezza che sostiene in modo mirabile il sorso, profonda armonia, sapidità invitante e lunghissima persistenza. Un vino dell’altro mondo!