La notizia

Anche i vegetariani fanno “coming out”. Su Repubblica un servizio svela come la conversione ad una dieta fatta di frutta e verdura avvenga soprattutto da giovani, creando qualche problema di organizzazione in famiglia. @ Ma a fronte di un aumento dei (giovani) vegetariani cambiano le tendenze alimentari degli italiani, sempre più rivolti al bio ma attenti alla qualità. @ Expo ancora sotto i riflettori, con i giornali che riportano la polemica sui prezzi dei “ristoranti del mondo”. E se nei padiglioni il conto risulta un po’ troppo salato, tra i visitatori c’è chi ha deciso di optare per il più economico street food o la tradizionale schiscetta. Ma, diatribe a parte, l’Esposizione è soprattutto sinonimo di eccellenze come quella italiana, testimonial della mostra “La Potenza del Saper Fare” allestita a Palazzo Italia, in cui ogni regione è protagonista di un viaggio virtuale, con storie e testimonianze di realtà che hanno modificato il Bel paese in modo sostenibile. @ Poi la rivincita del burro, che dopo 50 anni “da grasso” oggi è rivalutato anche dai nutrizionisti e lo studio che svela i meccanismi alla base del nostro interruttore della fame

"Coming out" vegetariano e riabilitazione del burro

“Cara Mamma, sono vegetariano”. Così titola l’articolo di Vera Schiavazzi su Repubblica, che affronta il tema della conversione al “vegetarianismo” da parte dei giovani. Un annuncio che solitamente avviene nell’adolescenza e che riguarda soprattutto le ragazze. E se nella maggior parte dei casi i genitori lo vivono come un affronto, gli esperti assicurano: “Carenze dietetiche? Se non si esagera, nessuna”. (Repubblica) @ E se tra i giovani aumentano i cultori di frutta e verdura, a tavola cambiano anche le tendenze alimentari degli italiani. Rispetto ai pasti sostanziosi degli anni del boom economico, oggi - complice la crisi - la dieta si è fatta più varia ed equilibrata, con porzioni più piccole, poca carne e più verdure, possibilmente biologiche. Tutto con un’attenzione particolare alla qualità. (Corriere della Sera) @ Burro nocivo per la salute? No, grazie. Dopo mezzo secolo “da grasso” anche questo ingrediente è stato rivalutato e ritenuto meno calorico dell’olio. Una tesi confermata anche nel convegno svoltosi ieri a TuttoFood, dove i medici hanno assicurato: “Il burro è più che mai parte della dieta mediterranea. E’ un alimento naturale il cui carattere nutrizionale lo rende ben tollerato anche da chi soffre di allergie alimentari. (Il Giornale) @ Mc Donald’s perde la ricetta della crescita. A sostenerlo è Pietro Saccò, che su Avvenire di oggi smentisce l’ultima campagna promozionale della multinazionale americana, che a Milano ha recentemente aperto una nuova hamburgeria celebrando i suoi panini come creazioni che non hanno nulla da invidiare a quelle gourmet di altri (e più quotati) locali dedicati. Secondo Saccò: “Quando si è stati per anni il simbolo del cibo spazzatura, non bastano controlli rigorosissimi e l’ingresso di nuove proposte nel menu per conquistare i clienti del 2015”. @ Da MC Donald’s a Eataly, firmataria di una nuova collaborazione con Starhotels, per cui la catena di patron Farinetti creerà menu dedicati ed eventi con chef stellati del territorio. Ad inaugurare questo connubio Rosa Grand di Milano, in piazza Fontana. (Italia Oggi) @ Grande successo per la Barbera, che conquista sempre più turisti. A testimoniarne l’ascesa la Festa della Barbera di Castagnole Lanze che, svoltasi in contemporanea con l’inaugurazione di Expo, ha accolto 30mila visitatori, molti dei quali provenienti da Francia, Germania e Polonia e diretti all’Esposzione di Milano. E per l’occasione non sono mancate le premiazioni con la consegna del Lanzevino che quest’anno è stato assegnato all’azienda Braida di Giacomo Bologna che “Ha saputo portare alto il nome della barbera nel mondo”. Un ottimo riconoscimento nell'anno dei 30 anni del Bricco dell'Uccellone.

Polemica sui prezzi d'oro dell'Expo, eccellenze italiane a Palazzo Italia

In molti lo considerano il grande paradosso dell’Expo dedicata all’alimentazione. Sui giornali di oggi a tener banco è la polemica sui prezzi d’oro dei ristoranti dei padiglioni, con tappe culinarie che ad oggi appaiono tutt’altro che abbordabili. In questo contesto, e dopo le prime proteste, Giuseppe Sala ha inviato i suoi collaboratori sul campo per valutare quanto costa mangiare ad Expo. (Repubblica) @ E a fronte dei pochi assaggi e dei menu salatissimi proposti dai ristoranti del mondo, con scontrini arrivati anche a 100 euro, tra i visitatori c’è stato chi ha preferito soluzioni come quella dello street food o della schiscietta. E se sull’afflusso di gente ancora non ci si sbilancia, i numeri del cibo parlano chiaro sulle aspettative: 140 ristoranti in cui si può mangiare a flusso continuo e 26milioni di pasti da distribuire. @ Dall eco-manager al produttore di aceto doc, ma anche cowboy, gelatai e apicoltori. Questi solo alcuni esempi delle eccellenze italiane  al centro della mostra “La Potenza del Saper Fare” allestita a Palazzo Italia. Ogni regione e' protagonista con storie e testimonianze dei personaggi che hanno saputo modificare l’Italia nel nome dell’ecosostenibilità. Oggi la prima tappa, con in vetrina la Sardegna con la storia dell’imprenditrice Daniela Ducato. Ma oltre a lei, ospiti di Palazzo Italia nei prossimi giorni saranno anche lo chef Niko Romito per l’Abruzzo, il viticoltore Josko Gravner per il Friuli e molti altri. (Il Giornale) 

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“Il consumo di latte munto da vacche sacre, ma insufficientemente indiane è la causa principale della delinquenza giovanile dell’India”. Lo sostengono gli attivisti del Rashtriya Swayamasevak Sangh, secondo cui solo le virtuose vacche di pura razza indiana produrrebbero quel buon latte indù in grado di aumentare la produttività di chi lo beve, “Senza generare pensieri malvagi”. (Italia Oggi)

L'assaggio

E’ all’Officina dei sapori (piazza San Francesco 24 – tel. 0392754029) di Biassono (Mb), dove il talentuoso chef Roberto Rossoni propone una cucina che è espressione moderna della tradizione. Inizierete con la golosa pancetta affumicata La collinetta di Marco d’Oggiono con agrodolce di rapa. Tra i primi, da non perdere il risotto allo zafferano con pennellata di liquirizia e, a seguire, l’ ossobuco di vitello in gremolata servito con patate schiacciate al prezzemolo. A chiudere il vostro pasto un curioso riso Venere al cacao e vaniglia Bourbon mango e gelato al rum Zacapa. Su ilgolosario.it l’approfondimento di Marco Gatti. 

Il Vino

E’ il Pinot Nero Patricia della Cantina Girlan (tel. 0471662403) di Cornaiano (Bz). Rosso rubino con riflessi granata, al naso è elegante con note di lamponi, fragoline selvatiche, rosa, e sentori di spezie, vaniglia, tostato, mentre in bocca è morbido e armonico, fresco e di buona persistenza. Si abbina a carni rosse. Una bottiglia costa 14 euro.

L'interruttore della fame e il dibattito sulle fibre

E’ sempre più vicina la scoperta dell’interruttore della fame: uno studio pubblicato sulla rivista Pnas aiuta a capire quali sono i meccanismi che regolano la richiesta di cibo. E’ stato scoperto un gene che produce l’ormone che manda il segnale per arrestare l’ingestione di cibo e contemporaneamente gli scienziati hanno anche individuato una proteina che può agire per modificarlo. (Repubblica) @ Parlare di una sola fibra è una semplificazione che non fa bene alla salute: meglio parlare di fibre diverse che hanno effetti differenti. Lo spiega Eugenio Del Toma su Repubblica.