Animalisti contro la macellazione religiosa, la verità sul fruttosio

Ha chiuso i battenti ieri, 30 giugno, la storica macelleria Curletti di Torino. Nata all’inizio del ‘900, offriva carne che arrivava dalla provincia di Cuneo per essere poi frollata a regola d’arte. Vantava tra i suoi clienti anche Gianni Agnelli. Ne parla su Italia Oggi Riccardo Ruggieri, che ne vede la chiusura come un atto di fede a difesa della genuinità, contro le regole imposte dalla moderna industria alimentare. @ Dalla storia della macelleria Curletti alla battaglia degli animalisti contro la macellazione religiosa, che in deroga a norme nazionali e comunitarie esclude lo stordimento dell’animale. A metterla in discussione sono alcuni studi scientifici e due proposte di legge che, pur sostenendo la libertà religiosa, invitano a seguire l’esempio di Olanda, Svizzera, Danimarca, Svezia e Malesia, che hanno già accolto il divieto. Le comunità si dicono “Pronte a dialogare”, ma continuano a difendere i metodi tradizionali. (Repubblica) @ Intanto, a La Spezia si infuoca il dibattito sulla morìa di cozze registrata nelle acque del Golfo nel mese di febbraio. Protagonisti, da un lato, gli spezzini, che forti delle analisi che hanno scongiurato la presenza di inquinanti nei mitili uccisi, continuano a riempirne i piatti. Dall’altro Legambiente, che ha accusato i dragaggi che non bonificano denunciando un “rischio eco tossicologico permanente”. (Avvenire) @ Quali sono i locali più “cool” del momento? Su Repubblica, un servizio di Federico De Cesare Viola propone un viaggio in giro per il mondo alla scoperta dei ristoranti d’autore più suggestivi, dall’Opera Garnier di Parigi al Traymore del Metropolitan di Miami, fino al Filippo La Mantia di Milano. @ Fruttosio sì, fruttosio no. Il dolcificante utilizzato da molti come alternativa allo zucchero potrebbe non essere così salutare. A sostenerlo un ricercatore dell’Università di Losanna, Luc Tappy, che nel corso di un intervento all’Expo ha dichiarato: “Per una dieta che funzioni davvero è necessario ridurre le calorie. Non basta dire no a fruttosio e saccarosio”. (La Stampa)

La notizia

Arriva da oggi il grande caldo, con temperature in aumento in tutta Italia. Ma come affrontarlo? Su La Stampa lo spiega Sara Ricotta Voza, che propone un vademecum per evitare bruschi cali di pressione (e buon gusto). @ Intanto è giallo sul caso del formaggio senza latte che l’Europa costringe a legalizzare in Italia. E la colpa sembra non essere di Bruxelles. Sulla questione interviene il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo. @ Dal Belgio all’Expo, l’accusa di non tener conto delle denominazioni d’origine di cui si è resa paladina. Fatta eccezione per l’Italia, seguita timidamente anche da Francia e Spagna: nel resto dei padiglioni pare proprio non esserci traccia. @ Buone notizie dal mondo del vino, dove per 6 cantine su 10, nei primi quattro mesi del 2015 è cresciuto il fatturato dell’export. @ Poi l’allarme lanciato da Assolombarda sul rischio di infiltrazioni mafiose nelle imprese del Nord Italia: dopo il settore edile, è la volta della ristorazione. @ Territorio, recupero e reinserimento sono i “mantra” delle imprese sociali, gruppi di volontari, cooperative o consorzi spontanei che partendo dagli ultimi reinventano l’economia dando vita (anche) a nuove forme di business. Le racconta su La Stampa Stefano Rizzato.

Decalogo anticaldo e imprese sociali

“Il primo comandamento di un decalogo anticaldo dovrebbe vietare la lettura di più di un bollettino meteo”. Così apre il suo servizio Sara Ricotta Voza, che su La Stampa propone un vademecum per affrontare al meglio, e con eleganza, il grande caldo in arrivo da oggi. Tra le regole: scegliere vestiti leggeri senza denudarsi, rinfoderare ventagli e cappelli, utilizzare soltanto trucchi resistenti all’acqua, uscire sempre con gli occhiali da sole scegliendo la lente più adatta magari con un’App e tenere a portata di frigorifero una scorta di cibo e bevande fresche. (La Stampa) @ Solo l’Italia crede nelle Dop. Questa, almeno, l’impressione che lascia una visita all’Expo, dove tra i padiglioni mancano riferimenti ai prodotti con le denominazioni d’origine. Unica ad impegnarsi in questo senso è stata l’Italia, nei cui padiglioni ha esibito l’universo delle Dop e delle Igp italiane e dove ogni Consorzio è descritto e illustrato con video realizzati a regola d’arte. (Libero) @ Successo per l’export del vino nei primi mesi del 2015. Per 6 cantine su dieci, infatti, tra gennaio e aprile è cresciuto il fatturato, tanto che l’85% delle cantine italiane si dice soddisfatto per l’attuale andamento del mercato. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Wine2Wine di Vinitaly. (Italia Oggi) @ Dopo l’edilizia, anche la ristorazione corre il rischio delle infiltrazioni mafiose. A lanciare l’allarme è il consigliere di Assolombarda Antonio Calabrò secondo cui: “Si tratta di un fenomeno finora sottovalutato”. E sempre da Assolombarda è anche partita una ricerca che ha preso a campione 500 imprenditori e amministrazioni d’azienda dove si evidenzia la sempre più allarmante presenza di clan di ’ndrangheta, mafia e camorra. “Intrecci fra criminalità e corruzione della pubblica amministrazione - conclude Calabrò - che rischiano di frenare la crescita economica.” (QN) @ Fanno economia, generano profitti e danno un’altra opportunità. Sono le imprese sociali, fatte di volontari, cooperative e consorzi che partendo dagli “ultimi” danno un nuovo impulso all’economia. Le racconta su La Stampa Stefano Rizzato: dai carcerati che a Padova sfornano i panettoni alle imprese agricole fondate sui terreni confiscati alla camorra. (La Stampa)

Giallo sul formaggio senza latte: interviene Roberto Moncalvo

Resta acceso il dibattito sul caso del formaggio senza latte che l’Europa ha imposto all’Italia di legalizzare. Ma la lettera inviata da Bruxelles con l’ultimatum sembrerebbe essere stata sollecitata da Assolatte, organizzazione di produttori tutta italiana. Ad affermarlo, ieri, nella seduta congiunta al senato, è stato il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan. Subito pronte le repliche del ministro Maurizio Martina, che ha fatto sapere di voler “Difendere fino in fondo la qualità del sistema lattiero-caseario italiano e la trasparenza delle informazioni per i consumatori”, e del presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo (nella foto con Phil Hogan), secondo cui: ”Siamo di fronte a un caso di alto tradimento del made in Italy da parte di un’associazione che ha agito contro gli interessi dell’Italia, dell’agroalimentare nazionale e forse di parte dei suoi associati, impegnati nel garantire la qualità e la tipicità della produzione lattiero-casearia tricolore”. (Italia Oggi e Libero) 

L'assaggio

E’ al ristorante Amami (via Amerigo Vespucci, 1 - tel. 0265560388) di Milano, vista privilegiata sui grattacieli di Porta Nuova a due passi da piazza Gae Aulenti. Un locale aperto sette giorni su sette, dalla colazione al dopocena, in cui si gustano piatti come la Parmigiana di melanzane patata ai pistacchi, la pasta con le sarde o alla Norma e il fritto di mare e verdure (nella foto). Su ilGolosario.it l’approfondimento di Marco Gatti.

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E’ il Neostòs rosato 2014 prodotto dalla cantina Spiriti Ebbri (tel. 0984408992) a Spezzano Piccolo (Cs). Il colore è intenso e al naso spiccano frutti di bosco (fragoline) mescolate ad un piacevolissimo floreale (rosa, viola di campo). All'assaggio intenso, fresco, sapido e lungo. È un vino “pericoloso”, che invita alla beva. Una bottiglia costa sugli 8 euro. Ne parla Alessandro Ricci su ilGolosario.it.