Un ambiente di decisa personalità, vini mai scontati e una cucina che affianca proposte della tradizione a piatti innovativi

Irina Freguia sta al Vecio Fritolin come Raffaella Carrà sta al TucaTuca. In altre parole un’istituzione che a Venezia intreccia novità e storia. Il ristorante si scopre percorrendo calle della Regina 2262 Santa Croce (tel. 041 522 2881 - veciofritolin.it), dove, in un ambiente piacevolmente simile al tinello di una casa di buona famiglia, la cucina è nelle mani di Pierluigi Lovisa, da gennaio a capo di una nuova brigata fortemente voluta da Irina e dalla figlia Daniela. 

La sala è curata da Matteo Gottardo, perfetto anfitrione e ideale trait d’ union con il cuoco. 
Alcune proposte legate alla tradizione si affiancano a interessanti piatti di matrice innovativa, tra i quali non mancano ottimi spunti dedicati alla tendenza vegana.

L’ambiente rivela una decisa personalità, tra graziosi centrotavola del mastro vetraio Mauro Vianello e fotografie di Arsen Revazov alle pareti che regalano indimenticabili viste cittadine, in modo da far vivere nello stesso istante due passioni come cibo e arte.

Abbinamenti al calice mai scontati accompagnano il fresco benvenuto di gazpacho andaluso e il delicato antipasto di Fassona Piemontese con ceviche di carota viola e chips di patate. Da provare il convincente “Next Stop Rialto” un caleidoscopio di sole verdure in diverse consistenze. Gli gnocchi di patate dolci con emulsione di spugnole sono una ghiottoneria che accontenta ogni palato, così come lo spaghettone in carbonara di mare. 

Tra i secondi spicca il branzino in 4 cotture con le sue variegate, saporite consistenze: al vapore, in padella, al forno, con bisque di crostacei e in oliocottura. 

Giunti al dolce i colori arrivano come una scossa che porta con sé spiccato senso estetico e personalità. È il caso dell’after eight al basilico con marasche e sensazione affumicata, oppure ancora dei piselli con cioccolato avorio, gelato all’ olio extravergine d’oliva e miele. Entrambi per non concludere un’esperienza difficile da dimenticare.

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