Martina Caruso è la giovane chef di questo ristorante sorprendente, nell'albergo di famiglia

Se siete a Salina, la più fertile e verde delle isole Eolie, significa che avete già scelto di vivere, anche solo per breve tempo, un’esperienza indimenticabile. Salina è un’isola magica, dove tutti i sensi vengono sollecitati ed esaltati. Il gusto, forse più degli altri, trova innumerevoli occasioni per mettersi all’opera, tra materie prime e prodotti locali eccezionali – i capperi, la malvasia, le granite – e piatti tradizionali che esaltano la cucina mediterranea.

Si mangia bene, insomma, come in tutta la Sicilia, e non manca la scelta. Salina regala però un’enorme sorpresa: una giovanissima chef, Martina Caruso, che con pazienza, umiltà e grande convinzione delle proprie capacità, ha saputo raggiungere traguardi importanti e sicuramente altri ne raggiungerà in futuro. Lavora nel Ristorante dell’Hotel di famiglia, il Signum, nel comune di Malfa; lei in cucina, il fratello Luca in sala a dare significato alla parola accoglienza. La mamma, Clara Rametta, donna incredibilmente attiva e entusiasta della vita, ti accoglie con simpatia all’ingresso e ti affida orgogliosa alle cure dei figli.

Nello splendido dehors, con vista su Panarea, può quindi iniziare l’incredibile viaggio tra sapori, profumi, creatività e tecnica. Quattro i “Percorsi Gourmet” con menu da tre portate (€ 45) fino alle nove portate del ”Sigillo”(€ 100). Ad aprire lo sfizioso cannolo di baccalà. Tra gli antipasti, la prima piacevolissima sorpresa con il gambero rosso di Salina con ricotta di Vulcano e acqua di pomodoro, piatto sensuale ed esaltante. Ottime anche le cozze lardellate con lenticchie di Ustica e la spatola panata, olive verdi e mandorle.

Ogni piatto al Signum è un piccolo capolavoro, come la carbonara di mare nella migliore interpretazione mai assaggiata di questo piatto che si sta via via inflazionando nei ristoranti di pesce. E poi la ricciola al forno con ceci, salsa d’arancio e cipolla marinata. Dalla fornitissima cantina i migliori accompagnamenti per queste prelibatezze fino ad arrivare ai dolci, tra i quali meritano la citazione lo zuccotto con ricotta, spicchitedda, malvasia e il Dolce non dolce di capra girgentana dove ancora una volta la ricotta viene esaltata a farne un gustosissimo dessert... Radioso il luogo, radiosa la cucina, radioso il giudizio. Brava Martina!

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